Soncino Comune della prov. di Cremona (45,3 km2 con 7586 ab. nel 2008).
Da S., dove si stabilì per un certo tempo, prese il nome Soncino (o Soncinati) una famiglia di stampatori ebrei, originari di Spira, [...] attiva dal 1483. Dopo varie sedi in Italia, la stamperia si trasferì nel 1526 a Salonicco e infine a Costantinopoli, dove fu attiva con Eleazar ben Gerson fino al 1547. Le edizioni ebraiche dei S. sono ...
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CAFA, Pietro
Giuseppe Dondi
L'ipotesi che questo modesto stampatore dell'inizio, del sec. XVI fosse di origine giudaica, oltre che essere sostenuta dal nome (Capha, Cefa, "pietra"), sembrò trovare, [...] a sé è il Fioretto de cose noue nobilissime, l'unica opera che, prodotta dal C., non rechi anche il nome del Soncino, pur essendo stata di certo stampata nella sua officina su istanza di Niccolò Zoppino.
Dopo il luglio 1510 si perdono le tracce del ...
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BARTOLI, Ercoliano
Alfredo Cioni
Nacque nella prima metà del sec. XVI da una famiglia di Salò. Si trasferì a Pavia, impiantando una stamperia che prosperò, sotto la direzione del fratello maggiore Girolamo.
GIROLAMO [...] svolse per un certo periodo la sua attività insieme con Costantino Soncino, ma nel 1585 si stabilì a Genova, ove fondò una nuova azienda che diresse con superiore spirito d'arte. Mai a Genova la tipografia aveva raggiunto la perfezione cui la ...
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Patriota e bibliofilo (Lugo 1816 - ivi 1889), membro del Consiglio dei deputati a Roma (1848), rappresentante del popolo nella Costituente romana (1849) e ministro delle Finanze nella Repubblica Romana. [...] e ivi ebbe cariche civiche. Bibliografo accurato, pubblicò Annali tipografici torinesi del sec. XV (1863), Annali tipografici dei Soncino (4 voll., 1883-86, incomp.), Studi di bibliografia analitica (3 voll., 1881-82). Raccolse una ricchissima ...
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BICILLO, Guid'Ubaldo
Alfredo Cioni
Nato a Urbino intorno all'anno 1500, fu tipografo a Venezia e a Pesaro, in società con gli eredi di Bartolomeo Cesano. Questi aveva a Venezia bottega più di libraio [...] il Cesano impiantò in quella città.
In Pesaro la tipografia aveva avuto splendore sul principio del Cinquecento per merito dei Soncino; partiti quelli non vi fu chi prendesse il loro posto: i pochi, modesti tipografi che svolsero una qualche attività ...
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BINDONI, Francesco
Alfredo Cioni
Figlio maggiore di Alessandro, fu anch'egli editore, tipografo e libraio a Venezia, durante il sec. XVI. Seppure sia possibile che sia nato nell'Isola Bella del Lago [...] di famiglia,Itinerario de Ierusalem,Sermones cuiuscumque generis di G. D. Circondello (tarda ristampa di una edizione del Soncino, già più volte replicata a Venezia e Firenze).
Nel 1524 si costituisce la società regolare "Francesco di Alessandro ...
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BRAGADIN, Alvise
Alfredo Cioni
Figlio di Pietro, della nobile famiglia veneziana, nacque nei primi anni del sec. XVI, e fu il primo della famiglia ad impiantare nella città natale, dopo che un altro [...] . Questo testo era stato già stampato quattro volte: la prima - in un anno non determinato, attorno al 1490 - dal Soncino, la terza volta nel 1509 da Bahamias in Costantinopoli e finalmente, e magistralmente, in Venezia dal Bomberg nel 1524. Rabbi Mē ...
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BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] zur Gesch. der hebräischen und armäischen Studien, München 1884, pp. 193, 209-10, 212, 226, 230; G. Manzoni, Annali tipogr. dei Soncino, III, Bologna 1885, pp. 4-14, tavv. VII-VIII; H. Brown, The Venetian printing press, New York-London 1891, pp. 63 ...
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BRENTA, Nicola
Giovanni Dondi
Orfano di padre ancora in età minore, lasciò, dopo il 1490, la nativa Varenna (nel Comasco), dove la famiglia aveva possedimenti terrieri, per recarsi a Venezia. Qui, il [...] 28 giugno 1512, Pietro Cafa. Era questi un tipografo di Capodistria, che aveva già lavorato a Pesaro, in connessione con Gerolamo Soncino, poco dopo la partenza del B. da quella città. La supposizione che tra i due fosse stata stretta una società non ...
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Il Rinascimento. La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Giorgio Montecchi
La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Dal manoscritto al libro scientifico a stampa
Nelle aggiunte alla [...] e Cinquecento, Francesco Griffo da Bologna, che incise i punzoni di caratteri tondi e corsivi per Aldo Manuzio e per Gershom Soncino. La matrice, a sua volta, era posta all'estremità di una cavità in forma di parallelepipedo di un piccolo stampo ...
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woke agg. Detto di chi si sente consapevole dell’ingiustizia rappresentata da razzismo, disuguaglianza economica e sociale e da qualunque manifestazione di discriminazione verso i meno protetti; usato anche come s. f. e m. inv. | (iron.) Persona...
petizione
petizióne s. f. [dal lat. petitio -onis, der. di petĕre «chiedere»]. – 1. a. In senso generico, spec. nell’uso ant. e letter., domanda, richiesta che ha per fine di ottenere qualche cosa: dove egli era n’andarono e lui ... pregarono...