Musicista (Verona 1658 - Bologna 1709). Studiò il violino a Bologna. Nel 1686 entrò a far parte della cappella di S. Petronio come suonatore di viola, studiando contemporaneamente composizione con G. A. [...] postuma. Molte altre opere strumentali si conservano inedite a S. Petronio. L'op. 1 contiene Sonate a 3 col basso continuo (non distinte tra "dachiesa" e "da camera"). Dall'op. 2 alla 4 si svolge una tendenza sempre più accentuata verso lo stile ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] ’opera rimase legata a temi religiosi e allo spirito della Controriforma.
Parallelamente si sviluppò la m. strumentale (sonatadachiesa, da camera, concerto grosso e concerto solistico), grazie al contributo di F. Couperin e J.-P. Rameau in Francia ...
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Musicista (Torino 1650 circa - ivi 1723). Celebre virtuoso di violoncello, attivo specialmente alla corte di Torino; pubblicò ad Amsterdam (1701) alcune sonate per violino e altre per violoncello. Il figlio [...] Andrea Stefano (Milano 1686 circa - Torino 1732) fu anch'egli celebre violinista e compositore, e di lui si ricordano molte opere teatrali e 12 sinfonie dachiesa. ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] , di quell'epoca, le sinfonie e le sonateda camera di W. Boyce, le sonate per violino di J. Gibbs, allievo di corte, invecchia in un'epoca in cui l'eroe è l'uomo di chiesa: la vita di Donne incarna questa transizione. Partecipa con l'Earl of Essex ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] della melodia (cantata-opera) e della determinazione strumentale del contrappunto (ricercare, canzone, toccata, fuga, suite e sonatada camera, sonatadachiesa, a uno e più strumenti: concerto grosso, solista ecc.), e della riunione delle voci agli ...
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SCHUBERT, Franz Peter
Ildebrando Pizzetti
Compositore, nato a Vienna il 31 gennaio del 1797; morto ivi il 19 novembre del 1828. Il padre faceva a Vienna, nella parrocchia di Lichtenthal, il maestro [...] per Ottetto, una per archi e strumenti a fiato, le altre due per soli strumenti a fiato, e Sonate e numerosi pezzi staccati. Di musica dachiesa, sei Messe e molti pezzi varî. E per orchestra, oltre a molti pezzi staccati, sei Ouvertures e nove ...
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SINFONIA (gr. συνϕωνία propr. "accordo di voci o di suoni")
Giulio Cesare Paribeni
Nome di una forma di musica strumentale.
Se tale è l'accezione odierna della parola, questa tuttavia ha avuto significati [...] introduttivo di composizioni interamente strumentali, come le Suites e le Sonateda camera. Così mentre, tra i primi, A. Banchieri che (come il Giulini, il Brivio, il Monza, il Chiesa, il Piazza, il Lampugnani, il Galimberti) ne seguirono le orme ...
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TRIO
Giulio Cesare Paribeni
. Nella terminologia musicale questa voce ha due significati. 1. Forma di musica strumentale. In un tale senso la parola trio ha avuto ne Sei e nel Settecento un sinonimo [...] , per gli aspetti e per la condotta, della musica vocale. Col consolidarsi di quella forma detta sonatadachiesa, più che con la sonatada camera o suite di danze, la composizione a tre prese sviluppo e diffusione. Generalmente i tre strumenti ...
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VITALI, Giovanni Battista
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore di musica, nato a Cremona verso il 1644, morto a Modena il 12 ottobre 1692. Studiò con Maurizio Cazzati, maestro di cappella a S. Petronio in [...] da brazzo" in quella stessa cappella intorno al 1666. Circa il 1674 era maestro di cappella dell'altra chiesa bolognese maniere, contrapunti dopii, inventioni curiose, capritii e sonate, op. XVIII, ivi 1689; Sonateda camera a 3, op. XIV, ivi 1692 ...
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COLONNA
Oscar Mischiati
Famiglia di organari e musicisti attivi a Venezia e a Bologna dalla seconda metà del XVI sec. agl'inizi del XVIII.
E capostipite fu Vincenzo, nato da Domenico a Venezia nel 1542 [...] d'anni più tardi, nel 1602-1605, quello per la chiesa di S. Francesco; sempre nel 1605 compì un importante lavoro da Felsina cantate musicali a voce sola date in luce da signori compositori bolognesi, ibid. 1685, G. Monti; due sonate in Sonateda ...
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sonata
s. f. – 1. Forma oggi meno com. (anche se frequente in usi pop. o letter.) di suonata (v.) nelle accezioni generiche e negli usi figurati. 2. In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...