Processi di separazione nell’industria chimica e nelle tecnologie ambientali
Stefano Carrà
La separazione dei singoli componenti dalle loro miscele o da soluzioni liquide costituisce un’operazione importante [...] Nello stripping lo scopo è il trasferimento di uno o più componenti di una miscela liquida in un gas. Il solvente impiegato nell’assorbimento per rimuovere uno o più componenti solubili da un flusso gassoso, per esempio, viene spesso così rigenerato ...
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Base del gruppo della purina (1, 3, 7 - trimetilxantina),
cristalli incolori, amarognoli, solubili. È contenuta nei semi del caffè (1%), nelle foglie del tè (5%), nella noce di cola ecc. Si ricava trattando [...] la polvere di tè o di caffè con opportuni solventi, come il diclorometano. Si può preparare anche sinteticamente a partire dalla teobromina del cacao, o dall’acido cianacetico e urea, oppure dall’acido urico. Si usa nella preparazione della ...
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Composti chimici contenenti due radicali fenolici. In particolare il bisfenolo A (o difenilolpropano) ha formula OHC6H4−C(CH3)2−C6H4OH. È una polvere cristallina incolore o giallognola, di odore fenolico, [...] con temperatura di fusione di 156 °C, quasi insolubile in acqua, solubile nei comuni solventi organici. Si prepara per condensazione di acetone con fenolo; è un importante intermedio nel campo delle materie plastiche (policarbonati, resine ...
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In chimica, scissione di una molecola con formazione di radicali liberi. Le reazioni omolitiche sono quelle che avvengono con formazione di radicali liberi attraverso la rottura di un legame covalente [...] (dette anche radicaliche); hanno spesso un decorso a catena, avvengono in fase gassosa o in solventi poco polari e possono essere bloccate per aggiunta di inibitori. ...
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Sigla del diclorodifeniltricloroetano.
Fu descritto fin dal 1874, da O. Zeigler, ma si deve essenzialmente a P. Müller la scoperta delle sue proprietà insetticide. Si presenta in forma di cristalli bianchi, [...] dal debole odore aromatico, insolubili in acqua, ma solubili in gran parte dei solventi organici; si prepara condensando clorobenzene e cloralio in presenza di acido solforico e in tal modo si ottengono diversi isomeri non tutti efficaci come ...
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Sostanze odorose (dette anche oli eterei od oli volatili o essenze) ricavate da organismi vegetali o da secrezioni di piante o, in piccolo numero, anche da secrezioni animali. Gli oli essenziali a 15 °C [...] varie tecniche: metodi per distillazione (in corrente di vapore, sotto vuoto), metodi per pressione, metodi per estrazione con solventi volatili (in genere etere di petrolio) o non volatili (sevo). L’estrazione con sostanze grasse, già praticata nell ...
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Industriale chimico scozzese (Glasgow 1766 - Dunchattan, Glasgow, 1843). Studioso di chimica tecnologica, si dedicò dapprima alla tintura dei tessuti, nella quale introdusse perfezionamenti; affrontò poi [...] dei tessuti ottenendo per primo pratici risultati con l'uso di soluzioni di gomma nel benzene e in altri solventi naftenici ricavati dal catrame di carbon fossile. Col suo nome furono chiamati alcuni tessuti impermeabili, e anche un tipo ...
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Composto chimico derivato del benzene per sostituzione dell’idrogeno con un gruppo ossidrilico, di formula C6H5OH.
Generalità
Si presenta sotto forma di cristalli bianchi che fondono a 41 °C dando un [...] organici, artificiali ecc.); oggi l’uso principale è quello della preparazione dei fenoplasti; si impiega anche come solvente selettivo nella raffinazione degli oli lubrificanti, nella preparazione di erbicidi, di germicidi, di agenti tannanti, di ...
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Composto chimico eterociclico, di formula C2H2N4; a seconda della posizione dei 4 atomi di azoto nell’anello esagonale sono possibili 3 isomeri: vicinale, simmetrico e asimmetrico. L’isomero meglio noto [...] è quello simmetrico (1, 2, 4, 5 - tetrazina), che si presenta sotto forma di cristalli rossi, solubili in acqua e nei solventi organici; se ne conoscono anche numerosi derivati. ...
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Resine che provengono dalla reazione fra un alcol polivalente (glicol, glicerina, pentaeritrite) e un acido policarbossilico (o la sua anidride). Esempio tipico sono le resine gliceroftaliche che derivano [...] di acido ftalico (HOOC−C6H4−COOH) e di glicerina (CH2OH−CHOH−CH2OH). Sono in genere chiare, solide o viscose, solubili in molti solventi. Si usano nell’industria delle vernici, degli smalti ecc. Entrano in questa classe anche le resine maleiche. ...
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solvente
solvènte agg. e s. m. [part. pres. di solvere]. – 1. a. agg. Che ha la possibilità di pagare il suo debito, solvibile (cfr. il più com. insolvente, suo contrario). b. agg. e s. m. e f., non com. Pagante, riferito a degenti di un ospedale...
essenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo essentialis, der. di essentia «essenza»]. – 1. agg. a. Che costituisce o contiene l’essenza di una cosa; sostanziale, indispensabile (contrapp. a accidentale, accessorio): dati e. del problema; elemento,...