Chimico statunitense (Camden, New Jersey, 1881 - Kensington, California, 1983); allievo di E. F. Smith, prof. a Berkeley, si è interessato di problemi di chimica inorganica e chimica fisica (solubilità, [...] determinazione elettrolitica di anioni, spettrofotometria, ecc.). Sotto il suo nome sono conosciuti due elettrodi, derivati da quello a calomelano e da quello a idrogeno, e una regola secondo la quale ...
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Fisico e chimico (Varsavia 1880 - New York 1959); allievo di E. Rutherford, si occupò di ricerche sulla tensione superficiale dei liquidi. Sua è la Regola di A.: quando sono a contatto due liquidi fra [...] i quali esiste un'apprezzabile mutua solubilità, la tensione interfaciale è uguale alla differenza fra le tensioni superficiali dei due strati liquidi saturi a contatto. La regola di A. è verificata solo sotto particolari condizioni. ...
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Mineralista (Piedimulera, Novara, 1842 - Torino 1911), prof. di mineralogia nell'univ. di Torino (dal 1871); socio nazionale dei Lincei (1901). Autore di numerosi lavori di mineralogia, petrografia e geologia [...] dinamica; studiò l'origine dello zolfo siciliano e l'influenza della temperatura sulla solubilità e genesi dei minerali. ...
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Medico e chimico (Manchester 1775 - Pendlebury, Manchester, 1836); fu introdotto alla chimica da J. Dalton e si dedicò allo studio di problemi di combustione e di catalisi (azione del platino suddiviso [...] sulle miscele gassose). Nel 1803 stabilì il principio (legge di H.) che regola la solubilità dei gas nei liquidi (in assenza di reazione chimica): la quantità (in massa) di gas che si può sciogliere in un dato liquido (chimicamente inerte rispetto al ...
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Chimico, matematico e fisico britannico (Eaglesfield, Cumberland, 1766 - Manchester 1844), una delle figure più rappresentative della storia della chimica. Fu autore di importanti ricerche nel campo dei [...] 'additività delle pressioni parziali dei componenti di una miscela di gas (legge di D.) e la legge di dipendenza delle solubilità dei diversi gas di un miscuglio dalle pressioni parziali dei componenti nella miscela. Nel 1794 studiò su sé stesso quel ...
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Chimico (Budapest 1885 - Friburgo in Brisgovia 1966); allievo di G. Meyer, collaboratore di F. Haber e di E. Rutherford; prof. di chimica fisica a Copenaghen, a Friburgo e a Stoccolma. Ha compiuto fondamentali [...] . Introdusse l'uso dei traccianti radioattivi nelle ricerche chimiche e biologiche: determinò così il prodotto di solubilità di sali poco solubili del piombo, la assunzione e la distribuzione di questo metallo in alcune piante e studiò il metabolismo ...
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CAMPETTI, Adolfo
Antonio Garibaldi
Nato a Lucca il 2 luglio 1866 da Virginio e da Paolina Lucchesi, compì gli studi universitari a Pisa, dove fu allievo di Enrico Betti, ed ivi conseguì la laurea in [...] -60); sull'influenza della temperatura sulla velocità degli ioni (ibid., XXXII[1896-97], pp. 735-45); sulle relazioni tra solubilità e calore di soluzione (Nuovo Cimento, II[1901], pp. 125-29); sulla polarizzazione di magnesio in soluzioni alcaline ...
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Fisico e chimico tedesco (Briesen, od. Wa̧brzeźno, 1864 - Zibelle, od. Niwica,1941). Figlio di un giudice, studiò fisica in diverse università, e, nel 1887, si laureò con lode a Würzburg con F. Kohlrausch [...] ionica, teoria delle forze elettromotrici in soluzioni a composizione variabile, teoria della diminuzione della solubilità per aggiunta di una sostanza solubile, ecc.); in questi campi, fondamentali furono i suoi contributi anche metodologici. È di ...
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DE CARLI, Felice
Paolo Spinedi
Nacque da Deodato e da Bianca De Carli il 21 luglio 1901 a Roma; qui studiò fino al conseguimento della laurea in chimica, ottenuta a pieni voti nel 1922. Fu prima assistente [...] . e nat., s. 6, XV [1932], pp. 747 ss.; Proprietà delle soluzioni di cloruro di calcio e urea, ibid., pp. 584-90; Solubilità del gluconato di calcio in presenza di fosfato sodico e acido arsenioso, ibid., pp. 579-83). Nel 1935 cominciano a comparire ...
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DELLA VALLE, Paolo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli l'11 genn. 1886 da Antonio e da Giuseppa Matronola; la sua formazione culturale risentì della personalità e dell'ambiente scientifico del [...] nucleo e i cromosomi, non avrebbero dignità morfologica propria, ma sarebbero espressione di processi di capillarità, di solubilità, di cristallizzazione e di clivaggio dei cristalli, di forze molecolari.
Si era manifestata all'inizio del secolo la ...
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solubilita
solubilità s. f. [dal lat. tardo solubilĭtas -atis, der. di solubĭlis «solubile»]. – 1. Condizione di ciò che è solubile, che si può risolvere: la s. di un problema, di un enigma. 2. In fisica e in chimica, proprietà di una sostanza...
solubile
solùbile agg. [dal lat. tardo solubĭlis, der. di solvĕre «sciogliere»]. – 1. a. letter. Che si può sciogliere, in senso proprio. b. In senso fig., che si può risolvere, spec. in espressioni negative o limitative: una questione difficilmente...