Composto chimico solforato costituito dall’interazione dei gruppi SH di due molecole di cisteina e conseguente formazione di un ponte disolfuro S–S. Ha formula (
acido di-α-ammino-β-tiolpropionico). [...] della c., che si deposita in vari organi e viene abbondantemente eliminata con le urine (cistinuria). La c., poco solubile, tende ad accumularsi nelle cellule reticolo-istiocitarie del rene (oltreché del fegato, della milza, dei linfonodi e della ...
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Steroide sintetico la cui formula di costituzione differisce da quella del cortisolo, da cui deriva, per la presenza di un doppio legame tra le posizioni 1 e 2. Si presenta in cristalli incolori, che si [...] un doppio legame tra le posizioni 1 e 2; polvere cristallina incolore, inodore, che si decompone a circa 235 °C, poco solubile in acqua. I vantaggi terapeutici che il p. presenta rispetto al cortisone e all’idrocortisone sono gli stessi di quelli del ...
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Fegato
Daniela Caporossi e Nicola Dioguardi
Il fegato è il più grande organo ghiandolare dei Vertebrati. Nell'uomo è disposto trasversalmente nella parte superiore dell'addome, ha colorito rosso bruno, [...] di questa zona. Con le reazioni della seconda fase, il fegato trasforma alcune sostanze insolubili e molti lipidi in forma solubile, coniugandoli con l'acido glucuronico, con l'acido acetico, con la taurina, con la glicina e con acido solforico ...
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Cannabinoidi
(*)
Classe di sostanze che comprende il cannabinolo e i composti a esso strutturalmente correlati. Il cannabinoide più importante è il tetraidrocannabinolo (THC) presente nella canapa indiana [...] il loro uso in farmacologia è stato lungamente dibattuto. Esistono, inoltre, problemi oggettivi legati all’uso di alcuni di essi in quanto il THC è poco solubile in acqua, poco stabile e ha una lunga emivita. (*)
→ Terapia farmacologica del dolore ...
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Elemento chimico, appartenente al gruppo degli alogeni, scoperto da B. Courtois nel 1812; simbolo I, numero atomico 53, peso atomico 126,90. Il nome deriva dal francese iode, coniato nel 1812 da J.-L. [...] reattivo in chimica analitica.
Acidi e composti
L’acido iodico ha formula HIO3, e si presenta sotto forma di cristalli incolori solubili in acqua. È l’ossiacido più stabile dello i.; si prepara per azione di un acido forte (solforico ecc.) sui sali ...
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FONTANA, Francesco
Federico Di Trocchio
Nacque a Pesina (Verona) il 4 febbr. 1794 da Antonio e Elisabetta Brighenti. Dopo i primi studi a Lazise sul lago di Garda, fu iscritto al liceo di Verona, allievo [...] dell'uso della polvere di salice (un glicoside bianco di sapore amaro che cristallizzava in aghi e risultava poco solubile nell'acqua e insolubile nell'etere) nella cura delle febbri intermittenti come farmaco sostitutivo della china. Il 20 dic ...
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ZINCO (fr. zinc; sp. zinc; ted. Zink; ingl. zinc)
Paolo AGOSTINI
Livio CAMBI
Alberico BENEDICENTI
Leonardo MANFREDI
Elemento chimico di simbolo Zn; peso atomico 65,38; numero atomico 30.
Non sembra [...] aggiunta di un acetato alcalino, precipita ZnS hianco (il solo solfuro dei metalli pesanti comuni, di questo colore); esso è solubile negli acidi forti, non in quelli deboli come l'ac. acetico e appunto, per neutralizzare l'acido forte che si libera ...
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Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] ') è già stato isolato in forma pura dai Batteri, mentre il DNA del gene che dirige la sintesi di uno degli RNA solubili è stato sintetizzato in laboratorio. Non c'è dubbio che un numero sempre maggiore di geni sarà isolato e sintetizzato in futuro ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] specifico per l'antigene (o TCR, T Cell Receptor). A differenza degli anticorpi, che possono essere prodotti in una forma solubile capace di agire a distanza, il recettore dei linfociti T è una proteina integrale di membrana. Pertanto, le risposte T ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] (v. Lumsden, Experimental... II, 1949). Più tardi l'attenzione venne concentrata sull'estrazione salma (con KCl e NaCl) delle proteine solubili a pH neutro e acido (v. Roboz Finstein e Henderson, 1959; v. Kies e Alvord, 1959). L'estrazione acquosa ...
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solubile
solùbile agg. [dal lat. tardo solubĭlis, der. di solvĕre «sciogliere»]. – 1. a. letter. Che si può sciogliere, in senso proprio. b. In senso fig., che si può risolvere, spec. in espressioni negative o limitative: una questione difficilmente...
solubilita
solubilità s. f. [dal lat. tardo solubilĭtas -atis, der. di solubĭlis «solubile»]. – 1. Condizione di ciò che è solubile, che si può risolvere: la s. di un problema, di un enigma. 2. In fisica e in chimica, proprietà di una sostanza...