Pseudonimo dello scrittore russo Fëdor Kuz´mič Teternikov (Pietroburgo 1863 - ivi 1927). Tanto nelle sue poesie (Stichotvorenija "Poesie", 1896, 1904, 1916; Plamennyj krug "Il cerchio di fuoco", 1908; Žemčužnye zvëzdy "Astri perlacei", 1913), quanto nei racconti (Tjažëlye sny "Sogni grevi", 1896; Tvorimaja legenda "La leggenda che si crea", 1908-12; Zaklinatel´nica zmej "L'incantatrice dei serpenti", ...
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Poeta lirico bulgaro, nato a Koprivštica nel 1887, morto nella guerra mondiale, sulle rive della Struma, nel 1916. Dotato di singolare talento poetico, rifletté nelle sue liriche la tristezza di tutta [...] breve esistenza. Subì l'influenza dei contemporanei lirici, soprattutto russi (Bal′mont, Brjusov, Blok, Belyj, Sologub, Ivanov) e francesi o belgi (Baudelaire, Verlaine, Verhaeren, Régnier, Maeterlinck), e indirettamente, attraverso versioni francesi ...
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GRABHER, Carlo
Saverio Bellomo
Nacque a Terni, il 25 apr. 1897, da Giuseppe e da Paolina Locci. Dopo gli studi liceali si iscrisse, nel 1915, alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Pisa. [...] , Roma 1929, e la traduzione di tutto il teatro, Firenze 1948, che raccoglie anche testi già pubblicati singolarmente), F. Sologub (Fiodor Sologub, in Russia, IV [1925]), I.S. Turgenev (cfr. Turgheniev e il suo teatro, in La Fiera letteraria, 1° ag ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] sempre del Rino, l'eco dannunziana: ‟Ella conobbe tutto il Male e il Bene", e il cliché (che ricorda i famosi versi di Sologub citati sopra): ‟Porgi le labbra al mio Veleno chiaro / che brilla in tazze fine di smeraldo", o La sfinge muta (1907) di A ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] satanici, cinismo provocatorio, voluttà (K. Bal´mont; V.J. Brjusov), gusto morboso, incubi, come nella poesia di F. Sologub (pseudonimo di F. Teternikov) e nel suo romanzo Melkij bes («Il demone meschino», 1905), momento alto della prosa simbolista ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] col mondo.
La malinconia di Niels Lyhne, l'accidia dello stupendo Oblomov (1859) di Gončarov o la malvagità di Sologub (Melkij bes, Il demone meschino, 1905) sono le grandiose difese regressive che l'artista oppone all'irrompere della vita ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] parte dei cubo-futuristi, insieme con altri artisti d'avanguardia, vengono presentati come grandi personaggi ormai affermati (Blok, Sologub ecc.); Majakovskij è rappresentato da un lungo brano di Oblako v štanach (La nuvola in calzoni). Ma nel ...
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