monomolecolare
monomolecolare [agg. Comp. di mono- e molecola] [CHF] Relativo a una singola molecola. ◆ [CHF] Film, o strato, m.: strato costituito da molecole di una medesima sostanza disposte le une [...] e avente quindi lo spessore di una sola molecola che in opportune condizioni si forma sulla superficie di un solido adsorbente; strati m. si possono anche formare quando particolari sostanze organiche non idrosolubili sono messe a contatto con una ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] , quando viene raffreddato scende sotto la temperatura di fusione Tf, dove la fase liquida è in equilibrio termodinamico con il solido; il liquido sovraraffreddato attraversa poi una regione di transizione Tv1-Tv2, larga da 10 a 20 °C, dove la sua ...
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Apparecchiatura impiegata per la separazione per spontanea deposizione dei solidi sospesi nei liquidi. Il loro impiego offre un’alternativa all’operazione di filtrazione. I d. possono essere continui [...] primo caso sono formati da grandi vasche metalliche o in muratura rese impermeabili in cui si fa sostare la sospensione del solido nel liquido per il tempo richiesto alla voluta separazione. Talora hanno una forma conica con un rubinetto nella parte ...
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La più piccola massa di una sostanza che ne conservi la composizione chimica e che ne determini il comportamento chimico e chimico-fisico.
Chimica
Generalità
Una m. è formata da un insieme di atomi uguali [...] pur conservando ciascuna la propria identità) possono dar luogo ad aggregazione delle m. interagenti, formando così sistemi condensati solidi o liquidi. Quasi tutti i liquidi, se si eccettuano i metalli liquidi, sono legati da forze di questo ...
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pólvere da sparo Sostanza deflagrante adoperata come esplosivo di lancio nelle armi da fuoco e per cariche esplodenti in artifici (→ pirotecnica). Vi sono due tipi principali di p. da s.: la polvere nera, [...] (nitrato di potassio), carbone e zolfo, e le polveri che non producono fumo e non lasciano residuo solido (polveri infumi); tra queste ultime si distinguono quelle alla nitroglicerina e quella alla nitrocellulosa, quest'ultima ottenuta sciogliendo ...
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In chimica inorganica, composto binario dell’ossigeno. Gli o. metallici (per es., CaO, o. di calcio; FeO, o. di ferro) hanno comportamento basico e sono anche detti o. basici, quelli non metallici (per [...] ClO3, tri-o. di cloro) hanno comportamento acido e sono anche detti o. acidi o anidridi. Molti o. metallici hanno, allo stato solido, struttura di tipo ionico, gli altri o. sono di tipo covalente (come, per es., l’acqua), altri ancora hanno struttura ...
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Materiali amorfi
Sergio Pizzini
Molti materiali di interesse applicativo presentano vistose deviazioni dalle proprietà ideali dei solidi cristallini. In alcuni di essi, il disordine nativo, caratterizzato [...] è assente per vincoli che dipendono dalla simmetria locale, che è di ordine 5. Questa è una differenza essenziale rispetto ai solidi che cristallizzano nei 14 reticoli di Bravais, caratterizzati da simmetrie di ordine 2, 3, 4 e 6, le uniche, infatti ...
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crescita continua
Andrea Levi
Modo di crescita di un cristallo, detto anche modo di Volmer-Weber, nel quale sulla superficie si formano collinette, che via via diventano sempre più larghe e più alte, [...] coarsening. Diviene prevalente in condizioni di forte disequilibrio, e spesso a bassa temperatura, quando, durante la crescita, il solido non fa in tempo a riequilibrarsi (ma, in linea di principio, di nuovo ad alta temperatura, quando la superficie ...
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Crescita di superfici
Andrea C. Levi
In generale, le scienze tendono a spostare i loro interessi sempre più verso i fenomeni evolutivi. Probabilmente la maggior parte di esse studia dapprima i fenomeni [...] e il flusso di gradini.
Crescita a strati (o di Frank-van der Merwe)
La superficie è uno degli strati cristallografici del solido, anche se spesso è diverso dai piani cristallini interni: è rilassato (vale a dire, si trova a una distanza dal secondo ...
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elettrolito
elettrolito (o elettròlito o elettròlita o elettrolìta) [Der. di elettrolisi] [CHF] Ogni sostanza che si dissoci, in misura più o meno grande, in ioni quando venga disciolta in acqua o in [...] altro solvente dissociante: v. elettrochimica: II 276 a. ◆ [CHF] E. anfoteri ed e. colloidali, e. forti ed e. deboli: v. elettrochimica: II 276 d. ◆ [CHF] E. solido: v. sali fusi: V 98 f. ...
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solido1
sòlido1 agg. e s. m. [dal lat. solĭdus, propr. «intero, compatto, massiccio, senza cavità o vuoti interni»; cfr. saldo1 e sodo]. – 1. agg. a. Stabile, ben piantato, resistente: una serie di s. pilastri; fondamenta s.; la costruzione...
solido2
sòlido2 s. m. [dal lat. tardo solĭdus, uso sostantivato dell’agg. solĭdus (v. solido1), sottint. nummus «moneta» (v. soldo)]. – Moneta aurea del tardo Impero romano, che ebbe corso soprattutto in Oriente, e dal 325 d. C. in poi fu...