Vetri: fenomeni di non equilibrio
Silvio Franz
È noto e ben compreso dal punto di vista teorico che la materia in equilibrio si può presentare sotto forma solida, liquida o gassosa. I liquidi e i gas [...] non riesce ad adeguare il proprio stato alle sollecitazioni esterne e si comporta, dal punto di vista meccanico, come un solido; il sistema esce quindi dallo stato di liquido metastabile ed entra in uno stato congelato, che per alcuni materiali può ...
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hopping
hopping 〈hòpin〉 [s.ingl. "salto" Der. di to hop "saltare"] [FSD] Lo stesso che trasporto a salto, processo di diffusione di un elettrone o di un atomo mediante il superamento di una barriera [...] energetica di altezza pari all'energia di attivazione del processo (se il salto è causato dall'agitazione termica si parla di h. termico): v. solidi, proprietà di trasporto dei: V 365 d, 368 b. ...
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Kirkendall Ernest Oliver
Kirkendall 〈kìrkëndal〉 Ernest Oliver [STF] (n. East Jordan, Michigan, 1914) Ingegnere metallurgico. ◆ [FSD] Effetto K.: fenomeno scoperto (1942) da K. e poi confermato (1947) [...] dallo stesso K. e da A.S. Smigelskas e pertanto noto anche come effetto K.-Smigelskas, che riguarda l'esistenza di meccanismi diffusivi sostenuti da difetti reticolari: v. diffusione materiale nei solidi: II 162 a. ...
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resistivita
resistività [Der. di resistivo] [GFS] R. apparente: v. geofisica applicata: III 24 f. ◆ [ELT] R. complessa differenziale: v. diodi a stato solido per microonde: II 207 a. ◆ [EMG] R. elettrica [...] in isolanti e conduttori. La tab. riporta i valori della r. e del coefficiente termico di r. per alcuni materiali solidi considerati comunem. come conduttori, mentre per dati relativi a materiali isolanti, v. dielettrico: II 122 Tab. 5.1, 5.2 ...
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meccanismo
meccanismo [Der. dell'ingl. mechanism, usato in it. come s.m., dal gr. mechané "macchina"] [LSF] Usato sia in senso proprio, per indicare un congegno meccanico che fa qualcosa (v. oltre), [...] qualcosa (oscillatore che funziona con un m. di reazione, ecc.). ◆ [FTC] [MCC] (a) Sistema di corpi, per lo più in gran parte solidi e di forma opportuna, ma anche fluidi, detti membri del m., accoppiati tra loro in modo da trasmettere da un corpo a ...
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Brillouin Louis-Marcel
Brillouin 〈briiuèn〉 Louis-Marcel [STF] (Saint-Martin-lès-Melle, Deux Sèvres, 1854 - ivi 1948) Prof. di fisica matematica nel Collège de France, a Parigi (1900). ◆ [FSD] Funzione [...] ferromagnetismo, in sostituzione della formula di Langevin della teoria classica: v. magnetostatica nella materia: III 591 b e solidi, proprietà magnetiche dei: V 370 d. ◆ [MCQ] Metodo di B.-Wigner: v. approssimazione in meccanica quantistica, metodi ...
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Kennedy George Clayton
Kennedy 〈kènidi〉 George Clayton [STF] (n. Dillon, Montana, 1919) Geologo in vari enti statali, poi prof. di geologia e geochimica nell'univ. della California a Los Angeles (1953). [...] di Williams e K. per la diopside: v. calore interno terrestre: I 431 c. ◆ [GFS] Relazione empirica di K.-Kraut (1966): riguarda la fusione di solidi alle alte pressioni che si hanno nell'interno della Terra: v. calore interno terrestre: I 431 e. ...
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Smigelskas Alice Domce
Smigelskas 〈smàig✄ëlskës〉 Alice Domce [FSD] Effetto S.: altro nome dell'effetto Kirkendall, in quanto tale fenomeno fu scoperto nel 1947 da E.O. Kirkendall e dalla S.: → Kirkendall, [...] Ernest Oliver. ◆ [FSD] Esperimento di S. e Kirkendall: quello con cui i due fisici scoprirono (1947) l'effetto che porta i loro nomi: v. diffusione materiale nei solidi: II 161 f. ...
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Chimica
Operazione condotta in opportune apparecchiature per vari scopi:
a) omogeneizzare la temperatura e la composizione di miscele liquide a più componenti;
b) migliorare la trasmissione del calore [...] e molecola si esercita una forza attrattiva, o forza di coesione, che decresce molto rapidamente con la distanza. Nei solidi, i valori delle forze di coesione risultano, per la vicinanza delle molecole, tali da non consentire a ciascuna particella ...
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non stechiometrici (o berthollidi o non daltonici), composti Composti nei quali i rapporti tra i componenti atomici non sono rappresentati da numeri fissi e interi, come accade per i composti propriamente [...] formula variabile entro un certo intervallo e dipendente dalle condizioni di preparazione.
I composti n. sono in genere solidi cristallini inorganici di tipo ionico; la parte cationica è spesso costituita da un metallo di transizione ma non mancano ...
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solidare
v. tr. [dal lat. solidare, der. di solĭdus «solido»] (io sòlido, ecc.), ant. – Rendere solido; in senso fig., consolidare, rafforzare (anche nella forma intr. pron. solidarsi).
solidismo
s. m. [der. di solido1]. – Corrente medica sviluppatasi nel sec. 19° che, in opposizione all’umoralismo, tendeva a ravvisare l’origine delle malattie nelle alterazioni degli organi solidi, cioè sulla base dell’anatomia patologica.