Uomo politico polacco (n. Gorzów Wielkopolski 1959). Dopo una militanza in Solidarność, negli anni 1990 intraprese una carriera politica che lo condusse al ruolo di capo della segreteria del primo ministro [...] J. Buzek. Entrato nel partito Legge e Giustizia, fu capo del governo tra l’ottobre 2005 e il luglio 2006. Ha poi svolto il ruolo di commissario provvisorio della municipalità di Varsavia; nel marzo 2007 ...
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Sindacalista polacco (n. Popov, Breslavia, 1943). Operaio elettricista nei cantieri di Danzica, come leader del sindacato indipendente Solidarność (1980-90) è stato uno dei principali esponenti dell'opposizione [...] di ispirazione cattolica al regime socialista. Imprigionato fra il dic. 1981 e il nov. 1982, nell'ott. 1983 ha ricevuto il premio Nobel per la pace. Presidente della Repubblica dal 1990 al 1995, ha sviluppato ...
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Morawiecki, Mateusz Jakub. – Economista, manager e uomo politico polacco (n. Wrocław 1968). Figlio di Kornel, fondatore del ramo radicale di Solidarnosc, dopo la laurea in Storia presso l’Università di [...] Breslavia ha compiuto studi di economia e diritto negli Stati Uniti, in Svizzera e Germania. Banchiere d’affari, presidente della Banca Zachodni WBK del gruppo Santander, M. è membro del partito di ispirazione ...
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Buzek, Jerzy. – Uomo politico polacco (n. Smiłowice 1940). Ricercatore in ingegneria chimica e membro dell’Accademia polacca delle scienze, negli anni Ottanta fu attivista del sindacato clandestino Solidarnosc, [...] protagonista della transizione della Polonia dal comunismo alla democrazia. Tra il 1997 e il 2001 è stato primo ministro della Polonia. Parlamentare europeo dal 2004, nel luglio 2009 è stato eletto presidente ...
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Uomo politico polacco (n. Varsavia 1949). Si è dedicato alla politica attiva sin da ragazzo e, sempre al fianco del fratello gemello L. Kaczyński, dopo la laurea in Giurisprudenza è entrato a far parte [...] del Komitet Obrony Robotników (Comitato di difesa degli operai da cui è nato Solidarność). Negli anni Ottanta ha partecipato alla transizione del paese verso la democrazia (con Solidarność appunto) e nel 1990 ha dato vita al partito di centro ...
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Generale e uomo politico polacco (Kurow, Lublino, 1923 - Varsavia 2014). Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà terriera, nel 1939 fu deportato in URSS dove si arruolò (1943) nelle unità militari [...] d'assedio: dic. 1981), J. inaugurò un periodo di repressione mitigata dall'esigenza di non chiudere completamente il dialogo con Solidarność e la Chiesa. Ministro della Difesa fino al 1983 e primo ministro fino al 1985, nel nov. di quell'anno assunse ...
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Comunismo
Massimo L. Salvadori
sommario: 1. Crisi dell'internazionalismo e ‛multipolarismo' comunista. 2. Il mondo sovietico da Breznev a Gorbačëv. 3. L'eurocomunismo. 4. La ‛demaoizzazione' in Cina [...] fronte al vero e proprio collasso economico e politico del regime comunista in Polonia e alla sfida aperta di Solidarność (un movimento appoggiato dalla Chiesa cattolica e nato come tendenza sindacale, ma cresciuto sotto la leadership di Lech Walesa ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] di indipendenza nazionale sarebbe stata crudelmente soffocata -, nel 1980 e nel 1981 la reazione nei confronti del movimento polacco di Solidarność era stata diversa; dal 1986 in poi, inoltre, era venuta a mancare la forza sufficiente a soffocare in ...
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Vedi Polonia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Nella sua storia plurisecolare, la Polonia è stata al centro delle dinamiche geopolitiche e delle contese dei grandi imperi europei. Strate;gicamente [...] e dell’Unione Sovietica successivamente. L’attivismo della società civile polacca fu possibile grazie all’operato del sindacato Solidarność, guidato da Lech Wałęsa. Nel 1990 proprio quest’ultimo sarebbe divenuto il primo presidente della Polonia post ...
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solidarietà obbligatoria loc. s.le f. Nelle normative europee, meccanismo di accoglienza obbligata di quote di migranti da distribuire tra i Paesi dell’Unione in particolari circostanze giudicate straordinarie. ◆ [...] a Lussemburgo, in cui...