LEVIER (Levi), Adolfo, noto anche come Adolfo Pakitz
Maurizio Lorber
LEVIER (Levi), Adolfo, noto anche come Adolfo Pakitz. – Figlio del commerciante Giacomo Levi e di Caterina Pakitz, nacque a Trieste [...] punto di vista dello stile, Levier iniziò a schiarire la sua tavolozza e nella composizione non utilizzò più quella solida struttura disegnativa che era alla base dell'insegnamento accademico ricevuto a Monaco. Di grande impatto sull'artista fu ...
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Masaccio
Manuela Gianandrea
Il fondatore dell’Umanesimo in pittura
L’importanza di Masaccio e le innovazioni che porta nell’arte sono paragonabili solo a quelle di pochissimi pittori nella storia dell’arte, [...] i due artisti: la s. Anna di Masolino, pur essendo un’immagine grandiosa, risulta più piatta e meno naturalistica della solida figura della Vergine di Masaccio, costruita grazie a un perfetto gioco di luce e colore. Sembra perciò molto appropriato il ...
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BERTI, Mauro
Anna Ottani
Nacque a Bologna l'11 genn. 1772. Pittore decorativo e scenografo, si occupò anche di architettura e meccanica. Il padre Carlo, architetto, del quale non si hanno notizie - [...] ci parlano le fonti, egli attinse sostanzialmente all'opera dei Bibiena e di M. Tesi, ai cardini cioè della più solida cultura prospettica. Un certo gusto arcaicizzante, dovuto appunto a questa devozione palese per i grandi scenografi di più antica ...
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Striscia di terreno più o meno lunga e di sezione sensibilmente costante, attrezzata per il transito di persone e di veicoli (in qualche caso di sole persone, s. pedonale) sia nei centri abitati sia nelle [...] molte s., anche con notevoli lavori di tagli e di incassature e di canali di scolo, non giunsero a creare una solida pavimentazione, come fecero invece i Romani, che rimasero i più grandi costruttori di s. dell’antichità. Molte sono le documentazioni ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] le volute anglosassoni del sec. 8°, esso presenta sempre una faccia frontale e il suo corpo è reso come un'entità solida, in contrasto con la maniera aperta dello stile animalistico III E, con cui sono rappresentati gli altri animali. Le splendide ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] si rivela sobria e massiccia. Sebbene la funzione militare non fosse quella primaria, il possesso di una costruzione così solida e di grande effetto doveva risultare molto rassicurante in tempo di guerra o di rivolta.Nessuna struttura in legno ha ...
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Il progetto
Franco Purini
L’argomento di questo saggio è il concetto di progetto, la specificazione di una nozione più ampia e generale. Si progetta infatti una legge, un viaggio, un edificio, un libro, [...] a dire di una visione del mondo costruita sull’elaborazione da parte dell’architetto di una concezione autonoma e solida del proprio ruolo, ritenuta un valore da difendere, diffondere e affermare. Tuttavia al modello della edificazione interiore di ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] dell'arte di Firenze, attraverso tutto il sec. 13°, di quanto lo sono il gusto fiorentino per il disegno e la solida forma strutturale. In effetti, l'audace intensità del disegno - nelle poche teste che recano qualche traccia di una qualità originale ...
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Il degrado dei materiali archeologici
Giorgio Torraca
Massimo Leoni
Costantino Meucci
Mariagrazia Plossi Zappalà
Marisa Laurenzi Tabasso
Marco Verità
Aspetti generali
di Giorgio Torraca
Il termine [...] I, Torino 1971; D. Fengel - G. Wegener (edd.), Wood, Berlin 1984; R.M. Rowell (ed.), The Chemistry of Solid Wood, Washington 1984; T. Higuchi (ed.), Biosynthesis and Biodegradation of Wood Components, London 1985; C. Meucci et al., Thermogravimetric ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] un cassettonato con apertura centrale quadrilobata sostenuto da una loggia di ordine dorico dalla struttura chiusa e solida: un concetto architettonico di carattere vignolesco (Feinblatt, 1975, p. 349) che nulla lascia trapelare del funambolismo del ...
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solidare
v. tr. [dal lat. solidare, der. di solĭdus «solido»] (io sòlido, ecc.), ant. – Rendere solido; in senso fig., consolidare, rafforzare (anche nella forma intr. pron. solidarsi).
solidismo
s. m. [der. di solido1]. – Corrente medica sviluppatasi nel sec. 19° che, in opposizione all’umoralismo, tendeva a ravvisare l’origine delle malattie nelle alterazioni degli organi solidi, cioè sulla base dell’anatomia patologica.