BIONDI, Cesare
Egisto Taccari
Nacque a Barga (Lucca) il 12 ag. 1867. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia presso l'università di Firenze, fu allievo dei medici legali A. Filippi e L. Borri. [...] essere citate Le alterazioni dei gangli cardiaci da avvelenamento da solfurodicarbonio. Contributo clinico e sperimentale, in Studi di medicina legale pubbl. in on. di G. Ziino, Messina (1907), pp. 226-255. La intensa attività che il B. svolgeva in ...
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avvelenamento nel sistema nervoso
Patologia che coinvolge, esclusivamente o insieme ad altri organi, il sistema nervoso, in seguito all’introduzione nell’organismo di una sostanza chimica presente in [...] sono simili: cefalea, irrequietezza, confusione, delirio, fino al coma; spesso è presente polineuropatia. Il solfurodicarbonio provoca sintomi extrapiramidali; il metilbenzene (presente in colle e pitture a spruzzo) tremori, atassia cerebellare ...
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COS (solfurodi carbonile)
Fabio Catino
Gas incolore e inodore, solubile in acqua e in alcol, di formula chimica COS, detto anche ossisolfuro dicarbonio. Il solfurodi carbonile contribuisce in modo [...] situate sia sulla terraferma sia negli oceani e dall’ossidazione del CS2 (solfurodicarbonio); si trova disciolto in piccole quantità in alcune acque solforose, come componente di gas vulcanici e anche nei gas che si formano nella decomposizione ...
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Brace De Witt Bristol
Brace 〈brèis〉 De Witt Bristol [STF] (Wilson, New York, 1859 - Lincoln, Nebraska, 1905) Prof. di fisica (1888) nell'univ. del Nebraska. ◆ [OTT] Compensatore di B.: compensatore ottico [...] l'intero campo di vista e l'altra metà di tale campo. ◆ [OTT] Polarizzatore di B.: polarizzatore a birifrangenza, costituito da una laminetta di calcite immersa in un liquido con alto indice di rifrazione (solfurodicarbonio, bromoformio, ecc.) e ...
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crioluminescenza
crioluminescènza [Comp. di crio- e luminescenza] [FSD] Luminescenza che s'osserva portando certe sostanze (per es., solfurodicarbonio) a bassa temperatura. ...
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Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] dai plasmidi comprendono enzimi per l’utilizzazione di fonti insolite dicarbonio, come il toluene, e per la . verdi e i b. purpurei utilizzano come donatore di elettroni il solfurodi idrogeno e pertanto non producono ossigeno. Poiché gli elettroni ...
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Elemento chimico avente simbolo Pb, numero atomico 82, peso atomico 207,2; ne sono noti in natura gli isotopi stabili: 204, 206, 207 e 208. È un metallo di color bianco bluastro, che all’aria diventa rapidamente [...] e la successiva reazione tra questo e il solfuro (PbS), così da originare p. metallico. Accanto a queste reazioni è inoltre possibile la normale riduzione dell’ossido di p. con carbone e con ossido dicarbonio. Il processo, che si realizza in forni a ...
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silice Biossido di silicio, di formula SiO2. Allo stato libero o combinato è uno dei costituenti più abbondanti della crosta terrestre; può esistere in diverse forme cristalline, criptocristalline e amorfe.
In [...] silicio, SiCl4, volatile e per riscaldamento con zolfo si forma il solfuro SiS2. Ad alta temperatura il magnesio e l’alluminio riducono la s. a silicio metallico. Le soluzioni alcaline o dicarbonati alcalini, a caldo, attaccano con facilità il gel ...
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Operazione con la quale si riduce, talora fino all’eliminazione completa, il tenore dello zolfo o dei composti solforati presenti in una determinata sostanza.
La d. ha grande importanza in metallurgia, [...] non si possono realizzare, la d. si può attuare nel canale di colata o in siviera per aggiunta dicarbonato sodico (che reagendo con il solfurodi ferro si trasforma in solfurodi sodio).
Altrettanto importante è la d. nel petrolio, poiché lo zolfo ...
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Elemento chimico, di simbolo Co, peso atomico 58,94, numero atomico 27. In natura è diffuso in diversi minerali principalmente come arseniuro, solfuro e solfoarseniuro, in genere associato con il nichel [...] nell’ossido Co2O3; questo, a sua volta, è ridotto a c. metallico con idrogeno o ossido dicarbonio, o è disciolto in acidi per dare sali di cobalto.
I produttori principali mondiali di c. sono il Congo, la Cina, lo Zambia, la Russia e l’Australia. Si ...
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carbonio
carbònio s. m. [der. del lat. carbo -onis «carbone»]. – Elemento chimico, di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01; è un solido inodore, insapore, insolubile nei solventi ma solubile in molti metalli fusi. Cristallino, si...
solfocarbonismo
s. m. [comp. di solfo- e carbonio, col suff. -ismo]. – Intossicazione da solfuro di carbonio, malattia professionale cui sono esposti i lavoratori addetti alla produzione del solfuro e del tetracloruro di carbonio, del raion...