La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] derivativa. Il primo caso (➔ flessione) riguarda in genere le forme verbali (cfr. áma, amáva, amó, Pier Marco (2000), La durata vocalica di fronte ai nessi /sC/: un’indagine su soggetti pisani, «Studi italiani di linguistica teorica e applicata» 29, ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] testuali e materiali - diverse, ma anche di oggetti scritti d'altro e di vario genere: cartelli d'uso pubblico scritti e Europa del Medioevo l'insegnamento della scrittura era soggetto a restrizioni analoghe; i literati erano esclusivamente clerici ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] si è accennato sopra, infatti, l’inversione del soggetto si ha tipicamente coi verbi inaccusativi (➔ inaccusativi, verbi) e nelle costruzioni passive. Essa però si ha anche con verbi di altro genere e con strutture non focalizzate (Berretta 1995: 164 ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] per la presenza di un tema di discussione, dei soggetti dell’argomentazione (l’emittente che si propone di persuadere e ).
In una tipologia di questo genere, i testi scritti sono classificabili in base alle modalità di ricezione previste. Essi sono ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] (Luca sta bene). In questo caso il verbo ha la funzione di collegare il soggetto col predicato non verbale. In genere, il predicato non verbale precisa una qualità, un attributo del soggetto. Il verbo copulativo ha un significato ‘debole’, ‘leggero ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] ’: in contesti di rumore ambientale; nella comunicazione diretta al bambino (il ➔ baby talk), a soggetti non normoudenti, , cfr. Calamai 2008). Si tratta di un parlato di tipo enfatico, in genere più lento e di maggiore intensità, con più pause e con ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] tratta pur sempre di una varietà di italiano, ma posseduto nei limiti raggiunti da soggetti con scarsa istruzione, i cosiddetti semicolti. La documentazione di questo livello di italianizzazione è fornita dalle loro scritture (in genere lettere, rari ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] quella «stabilita od imposta secondo criteri di correttezza e di valutazione soggettivadi quel che viene espresso», ma « (1612), dimostrano la consapevolezza che i letterati e in genere gli intellettuali italiani ebbero del suo peso normativo, non ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] ricerca sociolinguistica, che chiedono ai soggetti interpellati autodichiarazioni del comportamento, presentano ’italiano (non rara presso immigrati di provenienza mediterranea), lingue seconde in generedi apprendimento scolastico come il francese, ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] come il romano «Giornale dei letterati» (1668) e la veneziana «Galleria di Minerva» (1695).
Già dalla fine del XV secolo e per tutto il vivi scogli.
Il romanzo barocco nasce come generesoggetto all’influenza dei rivolgimenti etici e socio-economici ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...