DANIELI, Giuseppe
Alessandra Quattordio
Figlio di Paolo e di Maddalena De Cian, nacque a Belluno il 10 maggio 1865. Fu allievo dell'accademia di belle arti di Venezia dove si formò alla scuola di Luigi [...] quegli anni avevano scelto le tematiche del paesaggio e della pittura digenere: G. Favretto, G. Milesi, Guglielmo e Giuseppe Ciardi, paesaggio e scelse come soggetti dei suoi quadri immagini e scene di vita familiare: Ritratto di famiglia, L'attesa ...
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CRESPI, Andrea
Graziella Martinelli
Di origine modenese, secondo l'attendibile testimonianza di fonti storiografiche coeve, nacque presumibilmente agli inizi del secolo XVIII; l'attività pittorica è [...] XVIII) enumera quattro quadri "da sala" digenere biblico con Giuditta, Sisara, Loth e Agar;quattro ritratti ovali di membri della famiglia del duca Francesco III d'Este, probabilmente copie, e diversi soggetti sacri - i Quattro evangelisti, S. Luigi ...
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DE MARTINI, Gaetano
Marina Picone Petrusa
Figlio di Girolamo e Pasqualina Gigli, nacque il 28 maggio 1840 a Benevento. Studiò nel collegio degli scolopi con la prospettiva di diventare ingegnere, secondo [...] , spingendolo a dedicarsi alla pittura di storia e a soggetti neopompeiani e orientaleggianti.
Pompei divenne uno quotidiana. Il D., si inseriva nel fortunato filone della pittura digenere affermatasi in Europa con il pittore inglese L. Alma Tadema e ...
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CAVALLERI, Vittorio
Antonio Pandolfelli
Nacque a Torino il 16 febbr. 1860 da Gioacchino e da Felicita Angelino in una famiglia piccolo-borghese che lo avviò agli studi commerciali collocandolo poi come [...] , nel '21, nel '22 e nel 1938.
Pittore digenere, ritrattista e soprattutto apprezzato paesaggista, non gli furono negati notorietà disoggetti religiosi e, nel 1898, partecipò all'Esposizione d'arte sacra di Torino con una Veduta della Palestina di ...
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CIOCI (Ciocchi), Antonio
Stella Rudolph
Non se ne conoscono la data di nascita, né il grado di parentela con la famiglia dei Ciocchi. La prima data relativa alla sua attività artistica può essere considerata [...] di questo generedi veduta commemorativa di G. P. Parmini. Tre anni dopo firmò le vedute delle torri di Pitiana, di Ristonchi e del convento di Vallombrosia incise nel volume, di tutte sono caratterizzate da soggettidi . cacciagione e suppellettili ...
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COLOMBO, Lorenzo (Renzo)
Giovanna Bonasegale
Nacque a Gallarate, ricca cittadina in provincia di Varese, il 16 febbr. 1856. Il padre Giacomo, era un apprezzato musicista e la madre, Maria Granger, insegnava [...] antichità, non per copiare ma per recuperare una bellezza che, sosteneva, è nella natura. Suoi soggetti preferiti, banditi costantemente quelli digenere, furono ritratti, temi storici o religiosi, anche questi trattati con un'aderenza alla verità ed ...
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CAPPELLETTI
Lello Moccia
Famiglia di ceramisti, attiva in Abruzzo nei secoli XVII-XIX, probabilmente originaria di Lanciano (Chieti). Vi appartenne Stefano che nel 1615 lasciò memoria autografa in Castelli [...] private: particolarmente note sono quelle con soggettidi caccia, derivati da stampe di Antonio Tempesta (1555-1630) e radicata tradizione, vedute digenere, di gusto orientaleggiante, con rovine classiche in azzurrino, tronchi di alberi piatti e ...
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CUMBO, Ettore
Gioacchino Barbera
Figlio di Diego e di Alcmena Borgia, nacque a Messina nel 1833. Romano d'adozione - fin dall'infanzia visse a Roma con la madre (De Gubernatis) -, studiò con ottimi [...] anni postunitari.
A partire dal 1870 circa il C. pubblicò i suoi dipinti - soggetti alpigiani, marine, vedute fiorentine, nature morte - affermandosi come pittore digenere. Partecipò inoltre a numerose esposizioni: si ricordano quella internazionale ...
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BORZONE (Borzon, Boulzon, Bourzon), Francesco Maria
Fabia Borroni
Figlio di Luciano, nacque a Genova nel 1625. Insieme con i fratelli Giovanni Battista e Carlo, fu indirizzato dal padre alla pittura [...] al gusto francese" (Buscaroli). Il Bénézit cita di lui, oltre a un paesaggio nel museo di Saintes, cinque tele con marine, paesaggi italiani e scene digenere, passate, come opere di attribuzione, sul mercato antiquario di Parigi nel 1929 e nel 1943 ...
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DEBOLI (Degoli), Pietro
Alfonso Garuti
Originario di Carpi (Modena), vissuto nella seconda metà del XVII secolo, se ne ignorano le date di nascita e di morte.
Le uniche notizie sono trasmesse dall'erudito [...] resa dei soggetti trattati, in prevalenza paesaggi.
Eseguiva quadretti da muro, di forma ottagonale, dove con grande perizia e maestria erano rappresentate architetture e prospettive su fondi di giardini e paesaggì, animate da scenette digenere e da ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...