FERRI, Gaetano
Amalia Pacia
Nacque a Bologna il 23 sett. 1822 da Domenico, scenografo, pittore e architetto, e da Clementina Nicoli. Adolescente, fu avviato allo studio della pittura dal padre che seguì [...] e patriottica dei soggetti, valendosi, per la resa formale, di suggestive citazioni e di richiami alla grande pittura In questi anni continuò ad esporre alla Società promotrice dipinti digenere, quali L'aspettativa (1856), L'orfana abbandonata e L ...
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INGANNI, Angelo
Monica Vinardi
Nacque a Brescia il 24 nov. 1807 da Giovanni Battista Bartolomeo, pittore di prospettiva, e da Teresa Gobbini.
La sua produzione giovanile è poco nota; sino al 1830 svolse [...] anni Quaranta l'I. affrontò anche la singola scena digenere, confrontandosi con il modello offerto dalla pittura di G. Molteni e anticipando quella di D. Induno. Tra i suoi soggetti, più volte replicati, si ricordano quello dello Spazzacamino (1843 ...
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DE FRANCESCO, Beniamino
Stefano Marconi
Nato a Barletta intorno al 1815, secondo i cronisti dell'epoca si recò in giovane età a studiare pittura a Napoli. Dai documenti dell'archivio allievi dell'accademia [...] ambienti interni, come in Le catacombe di S. Gennaro, del 1834, o illustrò soggettidi argomento storico-letterario, come in La attività il realismo si tramutò in naturalismo di maniera o, meglio, in pittura digenere.
Il D. visse per una ventina d ...
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LUGLI, Albano
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Carpi, presso Modena, il 13 nov. 1834, in una famiglia di umili origini, primogenito degli otto figli di Venanzio e di Quiteria Govi.
Quindicenne s'iscrisse all'Accademia [...] Fabiano della parrocchiale di S. Biagio in Palude, databile al 1884).
Anche sul versante della decorazione disoggetto profano il L. si dedicò anche alla pittura digenere, prediligendo dipinti di ispirazione domestica ambientati in un contesto ...
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GANDOLFO (Gandolfi), Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Catania il 28 ag. 1792. Pur avendo manifestato sin da bambino una spiccata predisposizione per le arti figurative, fu avviato dal padre agli [...] che nel complesso si presenta piuttosto uniforme e finisce spesso per scadere nel bozzettismo e nella scena digenere, la predilezione per alcuni soggetti, tratti dal mondo degli umili e dei diseredati - Il pegno, L'addio, Musica forzata, La reietta ...
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DA MOLIN, Oreste
Alessandra Uguccioni
Nacque a Piove di Sacco (Padova) il 19 maggio 1856 da Antonio e Chiara Carraro. Fin da bambino aveva dimostrato spiccate tendenze all'osservazione e all'espressione [...] corso in Accademia (De Pusinich, 1939), espose un quadretto digenere In attesa di un compratore, del quale Zuccolo (1929, p. 120) moderna. Nel 1895 presentò alla prima Biennale di Venezia un dipinto dal soggetto analogo, Diurnisti a due lire, in cui ...
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FELICIATI, Lorenzo
Monica Zanfini
Nacque a Siena nel 1732 da Giovan Battista, appartenente a una famiglia di pittori.
Nel 1743venne cresimato (compare Antonio Fancelli) e nel 1756risulta "compare di [...] sacri (Madonna con Bambino per villa dell'Agazzara nei pressi di Porta S. Marco; Madonna del Rosario per villa Coltellinaio) sia soggetti profani, con scene campestri e digenere, nei palazzi Gori e Sergardi a Siena e nelle ville Piccolomini e ...
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LO FORTE, Salvatore
Maria Viveros
Nacque a Palermo il 20 marzo 1804 da Saverio e da Francesca Paola Caruso. Dopo un apprendistato nella pittura, prima presso G. Burgio e poi con V. Riolo (Riccobono, [...] delle realistiche scene digenere, come, per esempio, l'acquerello Bambini che giocano con la trottola (Palermo, Gabinetto dei disegni… Palazzo Abatellis).
Dagli anni Quaranta dell'Ottocento si dedicò anche all'esecuzione disoggetti mitologici, come ...
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CHIERICI, Gaetano
M. Antonietta Scarpati
Nipote del pittore Alfonso Chierici e del paletnologo Gaetano, nacque a Reggio Emilia il 1º luglio 1838 da Luigi e da Anna Catini. Frequentò dal 1853 al 1857 [...] ambito della pittura digenere, con una netta preferenza per scenette di vita quotidiana e di intimismo domestico, non annunciato all'Esposizione internazionale di Berlino (n. 2822 del catalogo).
Pochi altri soggetti sollecitarono l'interesse del C. ...
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DE PIAN (del Pian, dal Pian), Giovanni Maria
Egidia Coda
Figlio di Tommaso e di Giustina Butio, fu il capostipite di una famiglia di artisti, incisori e litografi attiva a Venezia nella seconda metà [...] Museo Correr), opere del Dúrer, del Veronese, del Reni, con soggetti pastorali, quali la serie ispirata a F. Londonio (Pin. Querini Stampalia) e con figurine digenere legate al gusto rococò (Civico Museo Correr). Parallelamente esercitò una notevole ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...