IL (Lo) VERSO, Antonio
Rossella Pelagalli
Nacque a Piazza Armerina da Clementia e Matteo de lo Verso intorno al 1560. Il suo nome compare per la prima volta in un atto notarile del 19 genn. 1569, stipulato [...] ), segni evidenti di nuove libertà espressive si possono cogliere nella deformazione dei soggetti, senza che l Palermo tra il 1603 e il 1619.
Quanto alle rimanenti composizioni digenere profano, si ricorda ancora Il primo libro delle villanelle a 3 ...
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GRADI (Grady), Luigi Napoleone
Sergio Cortesini
Nacque il 26 sett. 1860 a Santa Cristina, presso Pavia, da Giuseppe e da Emilia Bianchi.
Nel 1870 la famiglia viveva già a Milano, in corso Concordia [...] a Milano con un paesaggio (Luogo abbandonato), uno studio di figura (Pensosa) e tre quadri digenere (Bel mattino, Nel parco e la scena settecentista di Ritrovo d'amore), tutti di ubicazione ignota (l'ultimo riprodotto nel catalogo dell'Esposizione ...
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GIOLI, Francesco
Giovanna Uzzani
Nacque a San Frediano a Settimo, frazione di Cascina (Pisa), il 29 giugno 1846, da Ranieri e da Rosa Del Panta.
Primogenito di una famiglia benestante, studiò presso [...] (ripr. in F. G. e la sua opera, p. 9). In queste opere, abbandonata la vena disoggetto storico, l'artista si lasciò attrarre dalla moda del quadro digenere ambientato nel secolo XVIII, tema che stavano diffondendo G. Boldini o i pittori seguaci del ...
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FALCONE, Francesco
Roberto Massetti
Nacque a Chiavari (Genova) il 14 febbr. 1892 da Andrea, artigiano ebanista, e Maria Sanguineti. Dopo i primi studi alla scuola di disegno della sua città natale, [...] distacca dai tradizionali canoni celebrativi del genere: tra essi ricordiamo quelli di Santa Maria del Taro (1921), costante interesse per i soggettidi ispirazione religiosa sfociò nella partecipazione alle Biennali di arte sacra di Roma del 1931 e ...
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COSTA, Pietro
Franco Sborgi
Nacque a Celle Ligure (Savona) il 29 giugno 1849 da Agostino "un povero calzolaio che partì per l'America lasciando la famiglia a Genova" (L'Illustrazione italiana, 24 marzo [...] in questi stessi anni sia la scultura digenere sia la produzione di monumenti funerari.
Opere digenere sono infatti quelle presentate all'Esposizione nazionale di Torino del 1880: oltre agli stessi soggetti presentati a Genova nel 1874 (Imiserabili ...
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FERRI, Gaetano
Amalia Pacia
Nacque a Bologna il 23 sett. 1822 da Domenico, scenografo, pittore e architetto, e da Clementina Nicoli. Adolescente, fu avviato allo studio della pittura dal padre che seguì [...] e patriottica dei soggetti, valendosi, per la resa formale, di suggestive citazioni e di richiami alla grande pittura In questi anni continuò ad esporre alla Società promotrice dipinti digenere, quali L'aspettativa (1856), L'orfana abbandonata e L ...
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INGANNI, Angelo
Monica Vinardi
Nacque a Brescia il 24 nov. 1807 da Giovanni Battista Bartolomeo, pittore di prospettiva, e da Teresa Gobbini.
La sua produzione giovanile è poco nota; sino al 1830 svolse [...] anni Quaranta l'I. affrontò anche la singola scena digenere, confrontandosi con il modello offerto dalla pittura di G. Molteni e anticipando quella di D. Induno. Tra i suoi soggetti, più volte replicati, si ricordano quello dello Spazzacamino (1843 ...
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DE FRANCESCO, Beniamino
Stefano Marconi
Nato a Barletta intorno al 1815, secondo i cronisti dell'epoca si recò in giovane età a studiare pittura a Napoli. Dai documenti dell'archivio allievi dell'accademia [...] ambienti interni, come in Le catacombe di S. Gennaro, del 1834, o illustrò soggettidi argomento storico-letterario, come in La attività il realismo si tramutò in naturalismo di maniera o, meglio, in pittura digenere.
Il D. visse per una ventina d ...
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LUGLI, Albano
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Carpi, presso Modena, il 13 nov. 1834, in una famiglia di umili origini, primogenito degli otto figli di Venanzio e di Quiteria Govi.
Quindicenne s'iscrisse all'Accademia [...] Fabiano della parrocchiale di S. Biagio in Palude, databile al 1884).
Anche sul versante della decorazione disoggetto profano il L. si dedicò anche alla pittura digenere, prediligendo dipinti di ispirazione domestica ambientati in un contesto ...
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GANDOLFO (Gandolfi), Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Catania il 28 ag. 1792. Pur avendo manifestato sin da bambino una spiccata predisposizione per le arti figurative, fu avviato dal padre agli [...] che nel complesso si presenta piuttosto uniforme e finisce spesso per scadere nel bozzettismo e nella scena digenere, la predilezione per alcuni soggetti, tratti dal mondo degli umili e dei diseredati - Il pegno, L'addio, Musica forzata, La reietta ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...