DE FALCO, Carlo
Rosanna Cioffi
Figlio di Filippo, mediocre scultore, nacque a Napoli il 26 nov. 1798; apprese i primi elementi di disegno presso la bottega del padre che aveva tentato di adeguare ai [...] e delle suppellettili di un interno altoborghese, rappresentate secondo un genere che si sarebbe molto diffuso nella seconda metà dell'Ottocento.
Nel 1836 il D. dipinse due quadri disoggetto religioso: S. Ferdinando, re di Castiglia e S. Cristina ...
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LACCETTI, Valerico
Elena De Luca
Nacque a Vasto il 18 giugno 1836 da Antonio, capo plotone della guardia d'onore del re, e da Glafira dei conti Mayo.
Ricevette una buona formazione letteraria, studiando [...] Ipatia filosofessa greca e delle composizioni di grandi dimensioni in genere. Presso l'Esposizione nazionale artistica di Venezia nel 1887 espose Animali, un quadro di piccolo formato.
Tornò su un soggetto cristiano con l'opera Christus vincit, che ...
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BEROALDI (Beroaldo, Beroardo, Beraldus), Giovanni
Silvana Menchi
La data di nascita del B. non è nota con precisione, ma va posta fra il 1489 e il 1490; viene detto palermitano: certo quando il suo [...] , perché molte concessioni del genere furono fatte sotto lo stesso pontefice, per quanto si trattasse di uno dei più deplorati abusi precedenti, che non sarebbero stati liberi bensì soggetti all'intervento di autorità e poteri esterni. A nome del ...
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CUSATI, Gaetano
Adriana Compagnone
Il luogo di nascita e i nomi dei genitori di questo pittore di nature morte, attivo a Napoli e, secondo il De Dominici (1742: "Andò a Palermo e guadagnò gran danari"), [...]
Tutto ciò attesta quanto il C. si inserisca in un momento della produzione pittorica di natura morta in cui la moda di dipingere uno specifico generedisoggetti, o fiori, o frutta, o animali, o figure, nel quale ciascun artista era particolarmente ...
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BRAMATI
Fabia Borroni
Fratelli disegnatori, incisori, calcografi, "i più fecondi nel campo delle vedute e dei rilievi architettonici" (Arrigoni), operosi a Milano nella prima metà del sec. XIX. Il genere [...] in nero e a colori si specializzò nell'acquatinta e trattò soggetti diversi: dalle vedute architettoniche a quelle celebrative, dai disegni di ornato alle riproduzioni di opere di artisti contemporanei e forse ai ritratti. Nel 1820 circa collaborò ...
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GIOVANARDI (Zanardi), Nicolò
Rossella Pelagalli
Conosciuto anche come "lo Zanardino", nacque a Bologna il 31 luglio 1661 da Vincenzo e Angela Laurenti.
Ancora giovane si dedicò allo studio della musica, [...] cui modernità nei confronti delle coeve composizioni del genere è riconducibile a "una fisionomia definita, una posto di maestro di capella, e pregarlo a non s'incommodare più per l'avvenire, stante l'esser noi provvisti di due soggetti della ...
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CONTI, Giacomo
Daniela Moretti
Figlio di Giovanni, operaio, e di Paolina Pompeo, nacque a Messina nel 1813. Ricevette i primi insegnamenti di piaura a Messina, allievo di L. Subba, di cui abbandonò [...] delle opere di Aristotele, per il quale P. Selvatico, che criticava aspramente il falso teatralismo di quel generedi pittura, formulò mostri di risentire, come indica del resto la stessa scelta dei soggetti per lo più storico-patriottici o di gusto ...
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BOCCACCIO, Giuseppe
Amalia Barigozzi Brini-Paola Ceschi Lavagetto
Figlio di Girolamo e Caterina Sporta, nacque a Colorno nel 1790 o1791. Pare che fin da bambino si esercitasse nello studio del disegno, [...] ).
Nel 1821 il B. fu nominato dall'Accademia di Belle Arti professore consigliere con voto e destinato all'insegnamento di paesaggio. Nella sua attività pittorica, in genere, scelse come soggetti fiori e paesaggi, solo animati a volte da figurette ...
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BILLY (Billi, Bijlli), Nicola, il Vecchio
Fabia Borroni
Incisore, calcografo e mercante di stampe, saltuariamente anche disegnatore. Di origine francese, parente di Giacomo (Jacques Belly) e di Vincenzo [...] metà del Settecento. Poco chiari i repertori tanto sul genere e sugli estremi cronologici della sua attività, quanto sui sbrigativi, può far attribuire al B. un gruppo di stampe: soggetti religiosi e ritratti in specie. La prima attività documentata ...
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ENRICO (Enrico da Metz, "de Metis")
Josef Riedmann
Originario della Lorena, entrò, ignoriamo quando, nell'Ordine cisterciense; rivesti dal 1297 al 1307 l'ufficio di abate dell'abbazia di Eusserthal in [...] giuramento di fedeltà dei suoi soggetti. Come suo uomo di fiducia, in questa occasione, agi il cisterciense Corrado di Eusserthal e fu minacciato di deposizione per opera del papa.
In una quadro più ampio, E. intrattenne in genere buoni rapporti anche ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...