FEREGUTTI (Feragutti, Feragutti Visconti), Giuseppe Adolfo
Elena Longo
Figlio di contadini, nacque in Canton Ticino a Pura, presso Ponte Tresa, il 25 marzo 1850. Il padre Lodovico, per garantire un [...] vero, così lontani dai grandi quadri storici e digenere privilegiati dai professori dell'Accademia (per la maggior negli anni successivi a prediligere paesaggi, studi di figura e ritratti, furono tre soggetti a sfondo storico, dipinti tra il 1881 ...
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PAGANO, Matteo
Massimo Donattini
– Di questo incisore su legno, stampatore ed editore del XVI secolo si conosce il nome del padre, Pietro, mentre restano ignoti data e luogo di nascita: le poche notizie [...] la tendenza a cimentarsi con soggettidi maggiore difficoltà: è il caso di un’altra incisione conservata al nomi di spicco (Ludovico Ariosto, Luigi Tansillo), coprono un altro terzo. Una ventina di edizioni propongono prose di vario genere: vi ...
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MOLTENI, Giuseppe
Sandra Sicoli
– Nacque ad Affori, nei pressi di Milano, nel 1800 in una famiglia di umilissime origini («il padre di lui, umile oste»: Caimi, 1866-67, p. 6).
Grazie alla generosità [...] multiforme produzione artistica del M. – dai ritratti alle scene digenere, ai lavori disoggetto sacro e di carattere decorativo, alle copie dall’antico – che permette di risalire anche all’identità dei committenti. Attualmente numerosi dipinti si ...
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PATINI, Teofilo
Eugenia Querci
PATINI, Teofilo. – Terzo di dieci figli, nacque a Castel di Sangro il 5 maggio 1840 da Giuseppe, cancelliere di Giudicato Regio, poi notaio, e da Maria Giuseppa Liberatore, [...] ai canoni della pittura digenere con una vena ironica. Si dedicò anche, spinto da ragioni di sopravvivenza, alla pittura destinata ancora inconsapevole dei mali dell’esistenza. Il soggetto sarebbe stato in seguito parzialmente ripreso nell’Angelo ...
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SCHIAMINOSSI, Raffaello
Annalisa Pezzo
– Nacque a Sansepolcro da Bernardino e da Olimpia e venne battezzato il 26 settembre 1572. Prima del rinvenimento dell’atto del battesimo (Sansepolcro, Archivio [...] del pittore (pp. 98-102). Con l’eccezione di alcuni ritratti, di copie da maestri del secolo precedente e di una più abbondante quantità disoggetti religiosi, si tratta di opere digenere («venti quadretti con più sorte d’uccelli», «un buffone ...
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FIUMICELLI, Ludovico
Stefano Coltellacci
Non si conoscono con esattezza gli estremi anagrafici di questo pittore, figlio di un Bernardino, nato a Vicenza verso il 1500 (per le notizie riportate all'interno [...] come il "concerto" il F. dimostra di essere a conoscenza della produzione "digenere" allora in voga, che prediligeva temi amorosi e idilli pastorali, soggetti che caratterizzarono anche i contemporanei esordi di Bernardino Licinio e Paris Bordon. D ...
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VANCINI, Florestano
Stefania Parigi
– Nacque a Ferrara il 24 agosto 1926 in una famiglia di origine contadina, ultimo dei nove figli di Mario e di Caterina Rizzatti.
Visse la sua infanzia a Boara, un [...] in cui si cimentò con problemi di coppia, di modelli digenere e di culture sessuali diverse (svedesi e italiane minuti, come una soggettivadi Mussolini.
Con La violenza: quinto potere (1972), tratto dalla pièce La violenza di Giuseppe Fava, Vancini ...
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BONITO, Giuseppe
Robert Enggass
Terzo dei dodici figli di Saverio e di Anastasia Grosso, nacque a Castellammare di Stabia e fu battezzato in quella cattedrale il 2 nov. 1707(docc. in Fastidio, 1897, [...] ).
Questo non ha impedito alla critica, sin dal secolo scorso, di attribuire al B. un gran numero di pitture digenere dai soggetti più svariati: maschere, feste, intrighi di salotto, risse di strada, ecc.; ma, sin dal 1927, il Longhi ha dimostrato ...
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SARROCCHI, Tito
Marco Pierini
SARROCCHI, Tito. – Nacque a Siena il 5 gennaio 1824 dal fabbro Antonio e dalla sarta Rosa Mancini. Nel 1826, nacque il fratello Cesare, morto poi giovanissimo, e, a distanza [...] nel 1881, quando il modello dell’Ezechiele partecipò all’Esposizione nazionale. Più spesso, però, erano le opere digenere, pochi soggetti più volte replicati, a rappresentare l’artista alle mostre; tra queste, i piccoli gruppi La prima preghiera ...
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MARTINELLI, Gaetano
Mario Armellini
Nulla è noto circa i natali e i primi decenni di vita del Martinelli. È tuttavia probabile che se ne debba collocare la nascita non dopo il 1745, risalendo al 1764 [...] e il 18 dic. 1768, alle quali, dato l’inserimento di situazioni serie e momenti larmoyants, diede l’etichetta digenere – poco convenzionale, ma di lì in poi a lui assai cara – di «dramma serio-buffo per musica».
Come gli altri librettisti giocosi ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...