Diritto
C. compromissoria Uno dei due tipi di convenzione di arbitrato (➔) previsti dal codice di procedura civile. Tradizionalmente si è soliti distinguerla dall’altro tipo di convenzione, il compromesso [...] sequenza di sillabe lunghe e brevi. La c., fissata nel 5° sec. a.C. da Trasimaco di Calcedonia, dominò nella prosa sofistica e fu perfezionata da Isocrate; Demostene le diede poi una grande varietà di forme. Con gli Asiani le cadenze dei membri e ...
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PIACERE
Guido Calogero
. La considerazione filosofica della natura del piacere ha origini assai remote, e si può dire nasca, nel pensiero occidentale, insieme con le prime forme di riflessione circa [...] suo periodo propriamente socratico, che a concepire la piacevolezza come essenziale al bene si rischia di risolvere addirittura (con i sofisti e con i cirenaici) il bene nel piacevole: e giunge quindi (tipico a questo proposito il Gorgia) a una prima ...
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sensazione
Ogni stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali dell’intera [...] ’immutabile. D’altra parte, lo scetticismo sente nell’inevitabile elemento soggettivistico della s., già rilevato dalla sofistica protagorea, solo la negazione della possibilità di raggiungere quella oggettività, che per tutto il pensiero antico è ...
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GUASTELLA, Cosmo
Ferdinando Albeggiani
Filosofo, nato a Misilmeri (Palermo), il 28 gennaio 1854, morto in Palermo l'11 settembre 1922. Fu professore di filosofia teoretica all'università di Palermo.
Propugnò [...] ; ma l'uomo è spinto a trascenderli per la tendenza - che è un caso dell'associazione delle idee, e che costituisce la sofistica naturale dello spirito umano - a ricondurre tutti i fenomeni ai più familiari; da essa avrebbe origine la metafisica e la ...
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TOPICA
Bruno Nardi
. Arte della disputa, ossia del metodo per trovare con facilità le ragioni o argomenti probabili intorno a qualunque tema posto in discussione, evitando le antilogie sofistiche.
A [...] 'esercizio alla ricerca della prova, non ha niente a che fare con l'arte sofistica, la quale si diletta della discussione in utramque partem. Pure è certo che i Sofisti, specialmente Protagora e Gorgia, furono i primi a trattare dei loci communes e a ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] tra la metà e la fine del V sec. a. C. come conseguenza del fermento intellettuale determinato dal pensiero della sofistica.
Al primo ritratto della serie, quello ideale dell'Omero-Epimenide (v.), segue, al principio del IV sec., la creazione di ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] Di qui il carattere negativo che presenta la prima vera e propria dottrina etica dei Greci, quale viene in luce nell'illuminismo della sofistica: ché in essa diviene norma appunto la negazione di ogni antica norma. Fino al sec. V per i Greci la legge ...
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MEGARICI
Guido Calogero
. Con questo nome, o con quello di Scuola megarica (in cui il termine di "scuola" è peraltro da intendere in quel senso più generico, di gruppo di aderenti a un dato indirizzo, [...] ) nacque quindi quella "eristica", o arte della pura confutazione verbale, che si riconnetteva a certi aspetti deteriori della sofistica contemporanea, quale p. es. quella di Eutidemo e Dionisodoro. Oltre a Euclide, Eubulide e Alessino i più noti ...
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Nome italianizzato (lat. Episcopius) di Simon Bishop o Biscop (Amsterdam 1583 - ivi 1643). Figura dominante dell'arminianesimo. Magister artium a Leida (1606), vi studiò anche teologia con F. Gomar e J. [...] incompiute, E. insiste sul carattere etico-pratico della teologia e del dogma, polemizzando contro l'intellettualismo della sofistica predestinazionista e contrapponendogli un concetto di fede che fa perno sull'adesione religiosa del sentimento e del ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] non si giustifichi da sé medesimo ma si richiami comunque a un'autorità; e in ciò è il suo nesso col grande movimento sofistico del sec. 5°, che gli è in parte contemporaneo e di cui quindi, in tali limiti, egli può esser considerato partecipe. Per ...
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sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...
sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...