Green, Thomas Hill
Filosofo inglese (Birkin, Yorkshire, 1836 - Oxford 1882). Fondatore dell’idealismo inglese, ne fu uno dei massimi esponenti. Entrato come studente nel Balliol College di Oxford (1855), [...] , fortemente orientata verso l’etica, muove dal rifiuto della «filosofia popolare» (Popular philosophy, 1868), paragonata alla sofistica per la superficialità dell’indagine sulle nozioni fondamentali, e si sviluppa attraverso una critica radicale ...
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Nome di quattro sofisti dell'età imperiale, tutti originarî di Lemno. L'omonimia ha portato confusioni nella tradizione a loro riguardo, sicché anche ora riesce difficile attribuire all'uno o all'altro [...] Nerviano, nipote del primo F., scolaro d'Ippodromo e del proprio suocero, il secondo F., è ricordato da questo nelle Vite dei sofisti con l'epiteto di Lemnio. Nacque verso il 191. Dopo la morte di Elagabalo (222) s'incontrò a Roma con Eliano. Insegnò ...
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NICIA (Νικίας, Nicĭas)
Gaetano De Sanctis.
Generale e uomo politico ateniese, figlio di Nicerato del demo di Cidantide. Nacque probabilmente intorno al 470 a. C. Le sue sostanze si valutavano a 100 talenti [...] . Coetaneo più giovane di Euripide, si sarebbe detto appartenesse ad altra età, tanto poco risentì l'influsso della sofistica, e tanto rimase fermo ai principî della religione e della morale tradizionale. Entrò nella vita politica mentre Atene era ...
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ORAZIONE
Achille BELTRAMI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
. Antichità classica. - Il sistema retorico che, derivato dalla conciliazione dei due indirizzi pratico e scientifico risalenti rispettivamente ai [...] comune a Greci e Romani a un dipresso dal principio del sec. I a. C. sino agli ultimi tempi della nuova sofistica e del neoplatonismo, ossia da Cornificio e Cicerone fino a Longino e Siriano, abbracciava, nel suo complesso, la seguente materia ...
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FRIGIMELICA (Frizimelega, Frisimellica), Francesco
Dagmar Von Wille
Nacque a Padova il 15 genn. 1490 da Iacopo, discendente da una antica casata padovana residente nel palazzo di famiglia a Ponte dei [...] dello Studio patavino in seguito alla guerra della Lega di Cambrai, con l'insegnamento di filosofia morale e sofistica. Addottoratosi poi in medicina nel 1524, divenne membro del Collegio dei medici e passò l'anno seguente all'insegnamento ...
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sofista
Solo in Pd XXIV 81 Se quantunque s'acquista / giù per dottrina, fosse così 'nteso, / non lì avria loco ingegno di sofista. Ascoltate le risposte date da D. riguardo alla fede con il riconoscimento [...] (e quindi non sono principi di scienza [v.]), e neppure probabili (e perciò non sono principi di argomentazione dialettica; v. PROBABILE). La sofistica (e il s.) perciò tratta dell'accidentale e del non essere (Metaph. VI 2, 1026 b 15 e XI 8, 1064 b ...
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nulla
Problema filosofico originato nel pensiero greco dall’antitesi tra «essere» e «non essere» (➔) nella filosofia eleatica.
Il pensiero antico
In Parmenide è centrale l’opposizione «ἔστιν»/«οὐκ ἔστιν» [...] in Platone che riesce a superarlo attraverso l’ammissione dell’essere del non-essere, definendo il n. come «alterità» (Sofista, 257 b). Platone, consumando così il celebre «parricidio» del maestro eleate, pone la distinzione tra n. assoluto e n ...
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Griffolino d'Arezzo
Piero Camporesi
Alchimista (" magnus et suptilissimus archimista ", Graziolo de' Bambaglioli), bruciato vivo come eretico certamente prima del 1272; nel 1258 lo si trova iscritto [...] persona, sottile e sagace, ed ebbe nome maestro Griffolino; sapea e adoperava quella parte d'alchimia che è appellata sofistica, ma facealo sì secretamente che non era saputo per alcuna persona. Or questo maestro avea contezza con un Albero ...
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Filosofo greco del sec. IV a. C. La tradizione, che ha tipizzato la sua figura in quella del più caratteristico rappresentante della filosofia cinica, l'ha insieme arricchita d'una così vasta fioritura [...] d'ogni valore borghese di fronte all'ideale della povertà sufficiente a sé stessa e interprete della contrapposizione sofistica della "natura" alla "convenzione" nel nuovo significato della negazione d'ogni esigenza di civiltà per il libero esercizio ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] nella conoscenza umana, negando la possibilità di conseguire una conoscenza oggettiva e immutabile. Sia in Protagora sia nella sofistica il r. investe non soltanto l’ambito della conoscenza, ma anche quello dell’etica, dove si caratterizza per ...
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sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...
sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...