SOGGETTIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, derivante dal significato che il vocabolo "soggetto" acquista nell'età moderna, quando viene riferito essenzialmente all'attività pensante (v. per [...] empirico, quindi negativo rispetto all'oggettività che dovrebbe fondare i valori teoretici e pratici. Così nella sofistica, e specialmente in Protagora, il soggettivismo appare come subordinazione di ogni valore conoscitivo e morale al criterio ...
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LÓPEZ de VILLALOBOS, Francisco
Medico, umanista e poeta spagnolo, nato nella provincia di Zamora, forse a Villalobos, intorno al 1473, morto a Valderas (León) nel 1549. Studiò a Salamanca, a spese forse [...] , con uno stile veristico e sempre gustoso; l'altro - sulla "gran parlería" (l'eloquenza ciarliera), la "gran porfía" (la dialettica sofistica), la "gran risa" (il riso vero e quello sciocco) - si risolve in una saporita e spassosa serie di tratti ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] ossa, un aedo. Nessuno vorrà sostenere che egli scrisse tutti quei carmi che dal sec. VII fino, si può dire, all'età dei sofisti gli sono attribuiti; ma è certo che egli dovette essere autore di un carme celebre. Il più celebre dei poemi è già, nell ...
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ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita [...] Sofilo. E c'è chi vorrebbe anche ricollegare le parti di cui è costituita l'orazione sua col sistema retorico del sofista Trasimaco calcedonio, il quale forse fu in Atene già prima di Gorgia, e cioè del 427 a. C., e v'insegnò, e, interprete del ...
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. Come termine specifico di logica, la contraddizione è il rapporto vigente tra un'affermazione e una negazione di egual soggetto e di egual predicato. In questa antitesi, vero essendo un termine, l'altro [...] quale sorge la determinazione di quel principio, non si oppone soltanto alla specifica capziosità logica dell'estrema sofistica ma anche, più in generale, alla corrente eracliteo-protagorea, propugnante il concetto dell'eterna incostanza di ogni ...
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MAZZONI, Jacopo
Davide Dalmas
– Nacque il 27 nov. 1548 a Cesena, da Battista, senatore e cavaliere, e da Innocenza Masini. Il padre aveva avuto due figli, Panfilo e Cesare, da un precedente matrimonio.
Compì [...] Id., Dire la verità al principe. Ricerche sulla letteratura del Rinascimento, Milano 1987, pp. 231-269; E. Russo, Il rifiuto della sofistica nelle postille tassiane a J. M., in La Cultura, XXXVIII (2000), pp. 279-318; V.B. Leitch, Giacopo M., in The ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] questione, alle circostanze, al pubblico; d’altro canto, e in ciò la r. di Gorgia si lega alla sua dottrina sofistica, poiché nulla è certo, a ogni questione sono applicabili almeno due argomentazioni (due λόγοι), l’una contraria all’altra. Allievo ...
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Le notizie intorno alla sua vita sono poche e poco sicure. Nacque intorno al 450 a. C., in Atene, nel demo Cidatenèo. E ateniesi e liberi erano, sembra certo, tanto il padre Filippo, quanto la madre Zenodora. [...] filosofo e la sua dottrina, s'è servito della sua figura, certo popolare in Atene, per simboleggiare tutto il nuovo indirizzo sofistico, del quale egli era ferocemente nemico. E che tra i due non corresse odio mortale, si può anche rilevare dal fatto ...
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. Filosofia. - Il primo valore del termine atto (gr. ἐνέργεια; lat. actus; fr. acte; sp. acto, acción; ted. Tat, Handlung; ingl. act, action) è quello attribuitogli da Aristotele, quando per costruire [...] in alcun modo far dipendere la realtà del mondo dall'atto della mente, per paura di cadere nella soggettività sofistica, questa intelligibilità dev'essere acquisita dall'oggetto in sé, indipendentemente da ogni atto del soggetto conoscente. Ne viene ...
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(Χαρίτων). - di Afrodisia nella Caria, scriba dell'avvocato Atenagora, autore del romanzo in otto libri Τὰ περὶ Χαιρέαν καὶ Καλλιρόην (Le avventure di Cherea e Calliroe).
Il Rohde e quasi tutti i critici [...] per costumi di popoli forestieri, per usi e avvenimenti remoti.
Lo stile è semplice e corretto, ma ben lontano dalla semplicità sofistica di Eliano e Filostrato. Non mancano gli elementi rettorici e così pure non mancano i monologhi e le lettere, che ...
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sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...
sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...