Storico italiano della filosofia antica (Siracusa 1921 - Firenze 2010); prof. dapprima nelle univ. di Bari e Bologna, poi (1965-91) nell'univ. di Firenze; presidente dell'Accademia toscana di scienze e [...] " e del Museo e istituto fiorentino di preistoria. Ha studiato il rapporto tra l'insegnamento socratico e la sofistica (I sofisti e Socrate, 1961), estendendo poi i suoi interessi a Platone (di cui ha tradotto numerosi dialoghi), allo stoicismo ...
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Storico della filosofia italiano (Modena 1878 - Roma 1948); prof. (dal 1922) di storia della filosofia nell'univ. di Pavia, fu costretto (1938) per le leggi antiebraiche a ritirarsi dall'insegnamento. [...] di numerosi e apprezzati studî di storia della filosofia, particolarmente competente nel campo del pensiero greco (i sofisti, Platone, ecc.), sostenne (Sceptica, 1921) un radicale scetticismo, che però riteneva compatibile con una professione di fede ...
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Pittore greco (seconda metà del sec. 5º a. C.), ricordato da Aristotele che gli rimprovera di rappresentare gli uomini peggiori di quello che sono. Aristofane nomina un P. pezzente e affamato che gli scolî [...] dicono pittore. Si è visto in P. un pittore verista e caricaturale, contemporaneo dei sofisti. Tra i suoi soggetti preferiti dovevano essere figure di satiri. È ricordato un suo quadro con un cavallo che correva in una nuvola di polvere, raffigurato ...
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Letterato e sofista ateniese (n. Maratona 101 - m. 177); ricchissimo e mecenate, visse a Roma, dove fu sotto Antonino Pio console nel 143, e ad Atene dove tenne scuola di retorica e fece costruire lo stadio [...] popolo per eccitarlo alla guerra contro Archelao (413-399 a. C.), che da alcuni fu attribuito a Trasimaco di Calcedonia o ad altro sofista vivente in Tessaglia fra il sec. 5º e il 4ºa. C. Il suo ritratto è stato identificato grazie a un'erma iscritta ...
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1. Filosofo (sec. 5º a. C.), discepolo di Anassagora, noto per la sua interpretazione allegorica di Omero e per le sue identificazioni degli eroi con elementi del cosmo e degli dèi con parti dell'organismo [...] intitolò il suo Metrodoro e gli dedicò l'Euriloco. Della ventina di scritti di M., il più noto è Contro i nove sofisti (frammenti). Di M. resta il ritratto barbato in varie repliche: la più nota è un'erma bifronte (con Epicuro) nei Musei capitolini ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] spesso alla polemica o all'ironia. Aspetti di questa tendenza critica sono le ἅμιλλαι, contese di parole di gusto sofistico, assai frequenti nelle tragedie di E., spesso in contrasto col tono drammatico dell'insieme; anche il desiderio di rinnovare ...
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Oratore ateniese (436-338 a. C.). Seguace del sofista Gorgia, aprì ad Atene una scuola per l'insegnamento dell'eloquenza; nelle sue orazioni perorò l'unità panellenica in funzione antipersiana. Invocò [...] il mondo antico per il suo stile e il suo ideale di eloquenza.
Vita e attività
Educato secondo la dottrina sofistica e quella socratica, si perfezionò in Tessaglia presso Gorgia, accettandone la psicagogia, per cui il linguaggio è soprattutto mezzo ...
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BOVIO, Zefiriele Tommaso
Alfonso Ingegno
Nato a Verona da nobile famiglia nel 1521, Studiò legge a Padova, a Bologna e a Ferrara. Dedicatosi al mestiere delle armi, fu in vari paesi europei tra cui [...] la risposta di Claudio Gelli (Venezia 1584), cui il B. replicava con il Melampigo overo confusione de' medici sofisti che s'intitolano rationali (Verona 1585), cui seguiva, nel 1592, il Fulmine contro de' medici putatitii rationali, stampato ...
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LOMBARDO-RADICE, Giuseppe
Franco Cambi
, Nacque a Catania il 24 giugno 1879 (ma fu registrato all'Ufficio di stato civile in ritardo, sotto la data del 28 giugno) da Luciano Lombardo, modesto impiegato, [...] note d'archivio (s.l. 1899); Della origine dello scetticismo e dell'antitesi fra legge naturale e positiva nei sofisti (Firenze 1901); L'estetica di B. Croce: notizia (Napoli 1902); Osservazioni sullo svolgimento della dottrina delle idee in Platone ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] non si giustifichi da sé medesimo ma si richiami comunque a un'autorità; e in ciò è il suo nesso col grande movimento sofistico del sec. 5°, che gli è in parte contemporaneo e di cui quindi, in tali limiti, egli può esser considerato partecipe. Per ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...