Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bernardino Telesio
Alessandro Ottaviani
Se non si rinviene immediatamente una schietta componente politica nel pensiero telesiano, il tentativo di scardinare i principi della filosofia naturale di Aristotele [...] efficace testimonianza dell’immagine che di Telesio si è venuta costruendo: «Telesio, il telo della tua faretra / uccide de’ sofisti in mezzo al campo / degli ingegni il tiranno senza scampo; / libertà, dolce alla verità impetra», versi oggetto di ...
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Da Olimpia ai giochi moderni
Roberto L. Quercetani
La parola inglese sport è sinonimo di divertimento, svago, passatempo. Deriva dal francese desport e significava inizialmente "svago, divertimento". [...] di grande esperienza. Pindaro, per esempio, ne parla come di persone di vasta cultura generale. Alcuni erano addirittura dei sofisti, cioè maestri di retorica e di saggezza. In definitiva la passione per gli esercizi ginnici assurse a una specie di ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] teologiche; ma la fondazione della Sorbona, "omnium academiarum mater", finì per restaurare il regno dei teologi e dei sofisti. Primo fra gli aperti "reclamatores" della vera dottrina fu l'abbate Gioacchino da Fiore, cui seguirono Abelardo, Erasmo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La “questione sociale” verrà a delinearsi soltanto attorno alla metà del XIX secolo, [...] , richiamando Platone quando descriveva la contrapposizione fra la piccola polis ordinata e morigerata nei costumi – ma secondo i sofisti tanto misera da essere più adatta ai porci che agli uomini – e la tronfia città del lusso. Mandeville descrive ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] per comprendere la sua posizione giusfilosofica è La legge della ragione (1964), opera in cui Fassò mostra che dai sofisti ai giorni nostri il diritto ha avuto la funzione di educare gli uomini ad organizzare razionalmente la loro convivenza e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Arthur Schopenhauer si forma nella Germania del dibattito post-kantiano e idealista, [...] va ricordato in modo del tutto particolare il soffocamento (...) della filosofia kantiana attraverso le millanterie dei tre famosi sofisti. Anzitutto Fichte e Schelling, che pure non mancavano di talento, e in seguito il goffo e disgustoso ciarlatano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Illuminismo italiano condivide con l’Illuminismo europeo la nozione chiave di autonomia [...] stima, ed usurparono il premio dovuto al vero sapere; ciò che fu l’esca fatale che riempì ne’ vecchi tempi d’indiscreti sofisti la Grecia, e ne’ secoli a noi più vicini buona parte dell’Europa. La prima e la più antica filosofia delle nazioni non ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] , e soprattutto dall’ordinata successione di sillabe brevi e lunghe. Teorizzato per la prima volta in Grecia dai sofisti, il n. oratorio è stato un elemento caratteristico della prosa letteraria greca e latina (Gorgia, Trasimaco, Demostene, Isocrate ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] e gli altri pensatori la mettono a servizio della filosofia, come già Ecateo della storia. Più ancora importano i sofisti. Nella codificazione di regole linguistiche l'iniziatore è Protagora, il quale distingue i tre generi del nome; segnala varî ...
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GOETHE, Johann Wolfgang von
Arturo FARINELLI
Poeta universale che, nel secolo dell'illuminismo, all'alba della fervida aspirazione romantica, riproduce il vasto e universale mondo della conoscenza vagheggiato [...] il compimento non è di loro. Un Caesar, concepito appena, resta abbozzo. Similmente un Sokrates, lanciato contro i Farisei e Sofisti, appena impugna il suo vangelo, scompare. Rimangono, per un tratto, i profeti e i fondatori di nuove religioni. Le ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...