Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] libri degli Elementi di Euclide. E il cerchio? Il cerchio non si può triangolare (Aristotele liquida così Brisone, un sofista che quadrò, sì, il cerchio, ma soltanto col rozzo metodo approssimato della triangolazione). Lo si può allora misurare in ...
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Greci antichi
Emanuele Lelli
Alle radici della cultura occidentale
Per le straordinarie esperienze vissute in diversi campi ‒ dalla politica alla letteratura ‒ e per le affascinanti creazioni di cui [...] uomo è in grado, con le sue sole forze, di arrivare alla conoscenza? I termini e le questioni poste dai cosiddetti sofisti, che ad Atene tenevano le loro lezioni ai giovani indirizzati alla vita pubblica e a chiunque fosse desideroso di cultura, sono ...
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STIGLIOLA (Stelliola), Nicola Antonio
Saverio Ricci
STIGLIOLA (Stelliola), Nicola Antonio (Colantonio). – Nacque a Nola nel Regno di Napoli, nel 1546, da Federico e da Giustina, primogenito di sei figli.
Laureato [...] investigazioni celesti, intorno ai progressi astronomici (copernicani e galileiani), per fugare nelle autorità ecclesiastiche «le calunnie de Sofisti», «causa commune alle nazioni tutte del mondo» (p. 568). Tanto fervore cadde infatti a ridosso della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo romano officine e botteghe, cantieri edili, arsenali e porti divengono [...] dai creditori, vuole trovare un modo per non pagarli. Decide che la soluzione migliore è apprendere l’arte dei sofisti, grazie alla quale riuscirà, con la sola dialettica, a convincere delle sue ragioni i suoi interlocutori. Mentre prende lezioni ...
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DEL FURIA, Francesco
Maura Scarlino Rolih
Nacque a Pratovecchio (prov. di Arezzo) da Paolo e Margherita Mercatelli il 28 dic. 1777. Terminati gli studi elementari, nel 1788 A. M. Bandini, bibliotecario [...] perché continuamente si intrecciano con la sua attività bibliotecaria, non hanno lasciato una durevole traccia: si possono ricordare Dei sofisti greci, loro carattere e stato dell'eloquenza dei medesimi avanti e dopo il secolo di Costantino (in Atti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Spettacoli ed esecutori nella Roma imperiale
Francesco Scoditti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella Roma imperiale si sviluppa una [...] tiene a Roma, nella seconda metà del II secolo, un concerto pubblico che, racconta Ateneo di Naucrati nell’opera I Sofisti a banchetto (4, 183e), ha un tale successo da generare una sorta di mania musicale collettiva, tanto che ancora a distanza ...
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Quando viene riferito a un'opera letteraria o di arte figurativa o musicale, l'aggettivo anonimo significa che di tale opera non si conosce l'autore, sia che questi non sia mai stato noto o che si sia [...] . Ma ancora almeno una parte dell'appendix Vergiliana non spetta a Virgilio. E tra le orazioni dei grandi sofisti greci dell'età imperiale si sono insinuate orazioni di scrittori men noti. Non parliamo dell'infinita letteratura omiletica cristiana ...
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Uno dei maggiori rappresentanti della più antica filosofia greca. Nacque, secondo testimonianze quasi unanimi, in Abdera. Però regnano incertezze sia sulla data della nascita (fra il 470 e il 457 a. C.) [...] non è improbabile che l'atomista derivasse quella concezione dal sofista, pure nato in Abdera e più anziano di lui. nel movimento di pensiero che ha per rappresentanti i sofisti e Socrate. L'atomismo, interpretando eleaticamente il pluralismo ...
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1. A. di Ramnunte. - Oratore e uomo politico ateniese, nato al tempo della guerra contro i Persiani (primo quarto del sec. V a. C.), in anno non determinabile esattamente. I primi rudimenti dell'eloquenza [...] prosa, che chiude il pensiero in forme personali e recise, delle quali uno dei caratteri più frequenti e comuni alla prosa sofistica del tempo è l'antitesi stilistica, artifizio che però egli non usa a vuoto, come altri scrittori dell'età sua. Egli ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] intervengono i termini più generali dell'ontologia platonica: l'Essere, l'Identico e l'Altro, i grandi generi evocati nel Sofista (254 d-259 b). L'anima comporta infatti le stesse caratteristiche essenziali di ogni altra realtà: l'essere (x esiste ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...