Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Accademia platonica
Enrico Berti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Accademia è fondata da Platone come scuola per la formazione dei [...] pratiche di classificazione di piante e animali che dovevano essere compiute nella scuola.
Ateneo
La classificazione della zucca
Deipnosofisti (Sofisti a banchetto), II 59 d-f
A. Che dire di Platone,
di Speusippo e Menedemo?
a che attendono ora ...
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PAMPHILOS (v. vol. V, p. 919)
P. Moreno
L'esitazione sull'attribuzione a P. della pittura con gli Eraclidi, va superata con l'attenta lettura della fonte. Aristofane (Plut., 382-385) evoca la visione [...] , la sistematica retribuzione richiesta per le lezioni, e la preoccupazione didattica rivelano nel pittore una posizione analoga a quella dei Sofisti (Rouveret, 1989): piuttosto è da credere che la fortuna ottenuta da P. ad Atene fin dal 388 a.C ...
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Scienza greco-romana. Plinio, la tradizione enciclopedica e i Mirabilia
Mary Beagon
Plinio, la tradizione enciclopedica e i Mirabilia
Introduzione
Molte delle accezioni oggi implicite nel termine 'scienza' [...] dei Greci e la praticità dei Romani sia una semplificazione eccessiva (v. par. 3, per es., sulla dottrina sofistica greca), bisogna osservare che gli stessi Romani l'adottarono frequentemente per definire la propria identità culturale, l'evoluzione ...
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liberta
libertà
Capacità del soggetto di agire (o di non agire) senza costrizioni o impedimenti esterni, e di autodeterminarsi scegliendo autonomamente i fini e i mezzi atti a conseguirli. La l. può [...] sia il bene e il meglio per lui. Se per questo verso Socrate resta all’interno del cosiddetto soggettivismo dei sofisti, nel senso che anche per lui non è mai possibile uscire dall’ambito delle valutazioni, dei gusti e delle preferenze individuali ...
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SANGUINACCI, Jacopo
Davide Esposito
– Figlio di Giovanni, nacque a Padova intorno al 1400.
Sulla sua vita, a fronte di una consistente mole di testi tramandata da un’articolata tradizione manoscritta, [...] vena poetica, come per la facilità con cui tesseva l’encomio ed il biasimo del medesimo soggetto alla maniera dei sofisti» (Sabbadini, 1904, p. 246). È in questa occasione che Leonello, non ancora marchese (lo diverrà nel 1441, succedendo al padre ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Tre scuole di pensiero
Zheng Jianjian
Marc Kalinowski
Jean Levi
Tre scuole di pensiero
I moisti e il 'Canone moista'
di Zheng Jianjian
Fondatore della scuola [...] derivazione, o di un pendio scosceso da cui ruzzolano pietre e tronchi d'albero" (Zhanguo ce, pp. 376-377). Una disputa tra sofisti si gioca come una partita a scacchi; uno scambio di buone mosse al termine del quale uno dei due avversari non trova ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le etiche antiche tra bene, virtu e felicita
Federico Zuolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dietro le profonde diversità che animano [...] per giungere a una pratica di vita autarchica e alla provocazione teorica fine a se stessa.
Oltre al metodo la sofistica ha avuto in comune il tema dell’opposizione tra natura (physis) e legge (nomos). Rompendo l’identificazione tradizionale che vede ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia e altre forme di sapienza
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la nascita e lo sviluppo nella Ionia, il [...] in greco, in maniera generica, il “sapiente”, ma nell’Atene del V secolo a.C. assume un significato specifico. Per Socrate, infatti, sofista è “chi vende la propria sapienza per denaro a chi la vuole” (Senofonte, Memorabili, I 6, 13). L’oggetto dell ...
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pena
Con riferimento alla giustizia umana, sanzione afflittiva comminata dall’autorità giudiziaria nel rispetto di precise disposizioni processuali a chi abbia commesso un reato.
Il concetto di pena [...] classica, a partire da Parmenide, che riferisce della «Giustizia, che molto punisce», per passare alle posizioni relativiste e scettiche dei sofisti e poi a Platone (Protagora 324 a, b), che fa sua la teoria del valore preventivo della p., in un ...
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. Nell'uso comune della parola, "curva" significa linea non retta e non composta di linee rette. Già Parmenide d'Elea, secondo Proclo nel Commento all'Euclide, distingueva le linee in rette, curve e miste. [...] intorno all'esistenza di tali figure matematiche era viva in Grecia nella seconda metà del sec. V a. C. Sofisti, come Protagora d'Abdera, sostenevano che le vere linee hanno una certa larghezza e differiscono perciò dal concetto dei matematici ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...