catarsi
Nella religione greca, originariamente, il rito magico della purificazione, inteso a mondare il corpo da una contaminazione visibile o invisibile, come il sangue o una colpa. Il termine aveva [...] a, 69 b-c), ma c. è anche la morte come purificazione e separazione definitiva dell’anima dal corpo (67 c-d). Nel Sofista (➔) c. è la purificazione o liberazione dell’anima dai vizi o mali interiori, così come con i bagni e la medicina si detergono ...
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BENCINI, Gaspero
Armando Petrucci
Nacque il 19 giugno 1775 a Colonnata (Massa Carrara) da famiglia povera. Fattosi ecclesiastico e trasferitosi a Firenze, ove compì gli studi, nel 1797, per interessamento [...] , e perciò si trovò coinvolto nella incresciosa questione della macchia che nel 1809 deturpò un codice Laurenziano di Longo Sofista, e che oppose P-L. Courier agli eruditi italiani, trascinandosi, fra accuse, controaccuse e libelli più o meno accesi ...
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PROCOPIO di Gaza (Προκόπιος, Procopius)
G. Manganaro
Letterato che resse la pubblica scuola di Sofistica della città di Gaza tra la fine del V sec. e il primo trentennio del VI d. C. Nella abbondante [...] ad opere teologiche. La fortuna della scuola di Gaza promossa da Procopio, che ebbe a successore il prolifico sofista Concio (al quale furono attribuite nella tradizione manoscritta molte opere del maestro), dipese in parte dalla decadenza, cui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] e soprattutto le sue riflessioni filosofiche sul rapporto tra i nomi e gli oggetti a cui si riferiscono), sia nel Sofista. Nel Cratilo (424c) distinse i suoni (o lettere, stoicheia) in vocalici (phoneenta), da una parte, e in consonantici (aphona) e ...
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errore
Ogni giudizio o valutazione che contravvenga al criterio ammesso come valido nel campo cui il giudizio si riferisce, o ai limiti di applicabilità del criterio stesso. A differenza della menzogna [...] come tale (Teoria dello spirito come atto puro, XVI, 7; Sistema di logica come teoria del conoscere).
Antichità
Platone nel Sofista (➔) parte dalla revisione della tesi eleatica circa l’inesistenza di ciò che non è, ricalibrandone la radicalità che ...
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ALAMANNI, Luigi
Clementina Rotondi
Figlio di Piero, nacque a Firenze nel 1558. Dedicatosi agli studi letterari, fu buon conoscitore della lingua latina e della greca, che apprese sotto la guida di Pier [...] contrariamente al Mazzuchelli, si possono attribuire all'Alamanni.
Curò anche la prima edizione delle Pastorali di Longo Sofista, pubblicate a Firenze nella tipografia di Filippo Giunti nel 1598, e lasciò due discorsi recitati nell'Accademia ...
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(raro, alla greca, Prometèo; gr. Προμηϑεύς, lat. Prometheus) Personaggio della mitologia greca con un suo preciso posto anche nel culto: la festa ateniese Promètheia (gr. τὰ Προμήϑεια; corse con fiaccole) [...] a Prometeo una intera trilogia, della quale rimane il Prometeo legato. Platone nel Protagora mette in bocca al sofista una versione poco diffusa del mito, che fa Prometeo creatore degli uomini; insieme a Epimeteo Prometeo viene poi incaricato ...
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nulla
Problema filosofico originato nel pensiero greco dall’antitesi tra «essere» e «non essere» (➔) nella filosofia eleatica.
Il pensiero antico
In Parmenide è centrale l’opposizione «ἔστιν»/«οὐκ ἔστιν» [...] in Platone che riesce a superarlo attraverso l’ammissione dell’essere del non-essere, definendo il n. come «alterità» (Sofista, 257 b). Platone, consumando così il celebre «parricidio» del maestro eleate, pone la distinzione tra n. assoluto e n ...
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NESTORE di Laranda
Vittorio De Falco
Poeta, nato a Laranda (Licia); visse sotto Settimio Severo (sec. III d. C.) e fu padre di un poeta Pisandro.
Compose un'Iliade detta λειπογράμματος ("mancante di [...] N. compose anche altre opere, un 'Αλεξίκηπος, una Πανάκεια e probabilmente una 'Αλεξίκηπος in più libri; e fu pure sofista.
Bibl.: Needham, Prolegomena ad Geopon., p. lxii; A. Meineke, Analecta Alexandrina, Berlino 1846, p. 270; Croiset, Hist. de la ...
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possibilita
possibilità
Il definirsi di tale concetto si connette strettamente alla più generale riflessione sul concetto di ‘realtà’ o di ‘essere’. Il ‘possibile’ non è infatti un ‘reale’ o ‘ente’, [...] ‘eraclitei’ quello del divenire reale, esclude dal primo e ammette nel secondo il principio della possibilità. Nel Sofista (247 d-e), a superamento delle aporie eleatiche, definisce l’essere come «potenza» (δύναμις). Aristotele, invece, distingue ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...