GIOVAGNOLI, Raffaello
Raffaella Di Castro
Nacque a Roma, il 13 maggio 1838, da Francesco e Clotilde Staderini.
Il padre, Francesco, nato a Monterotondo nel 1810, magistrato, dopo aver preso parte attiva [...] che era morto di consunzione: "la rivoluzione, che era il sillogismo storico, abbatteva P. Rossi, che era il sofisma politico" (ibid., pp. 267 s.). Analogamente il voltafaccia reazionario del pontefice era dal G. ricondotto all'inconciliabilità delle ...
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Arcivescovo di Canterbury e dottore della Chiesa.
La vita. - Nacque in Aosta sul finire del 1033 o sul principio del 1034 di nobile famiglia, che si volle poi anche imparentata con i Savoia, come si volle [...] forza di ragione quanta di eloquenza le questioni di fede e di disciplina, particolarmente quelle mosse dai Greci con sottili sofismi. L'anno seguente assisté in Roma ad un altro concilio di 150 vescovi, dove si rinnovarono i decreti di Piacenza ...
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Interesse
Lorenzo Ornaghi
Il termine e il concetto
Pochi concetti, come quello di interesse, si sono radicati nel campo delle scienze sociali, penetrandovi estesamente e in profondità, affiancando speditamente [...] 1908 Heinrich Geffcken pubblica Das Gesamtinteresse als Grundlage des Staats- und Völkerrechts, mentre, quasi vent'anni prima, sul sofisma dell'identità fra l'interesse generale' e gli 'interessi particolari' si era concentrata l'attenzione, da un ...
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Politica e ‘alta politica’: Croce e la Germania
Andrea Orsucci
Intellettuali in trincea
Risulta ben presto evidente, tra il 1914 e il 1918, come il conflitto mondiale costituisca «un fenomeno nuovo [...] un’astrazione».
Mariani, attento lettore di Stirner e di Nietzsche, denuncia con asprezza la funesta tirannia esercitata dalle utopie e dai sofismi dei moralisti: «E come nella lotta fra i privati la morale non è che un’arme, anche nella lotta fra le ...
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Gentile giornalista
Floriano Martino
Giovanni Gentile iniziò a collaborare con continuità ad alcune testate giornalistiche durante la guerra, quando aveva ormai pubblicato molti dei suoi lavori più [...] forza del diritto, che disciplina e governa tutta la vita di un popolo» (pp. 120-21). Il liberale non potrà, però, far suo «il sofisma dello Stato-forza», di cui Gentile parla sul «Carlino» del 19 aprile, che sia «al di qua o al di là del bene e del ...
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CORVETTO, Luigi Emanuele
Giovanni Assereto
Nacque a Genova l'11 luglio 1756 (l'atto di nascita lo registra come "Crovetto", poiché tale era il nome, solo in seguito "italianizzato", della sua antica [...] governo". Ad essa diede vita sulla base di troppo ottimistiche credenze finanziarie relative ai miracoli dell'interesse composto (il "sofisma" di Price); ma nondimeno il successo fu indiscutibile (la rendita, quotata 57 nel 1816, andò alla pari nel ...
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FABBRI, Diego
Sergio Torresani
Nacque a Forlì il 2 luglio 1911 da Augusto e Lina Camporesi. Il padre, repubblicano, era operaio in un'officina di pompe idrauliche; la madre, papalina, svolgeva lavori [...] il F. "interpreta la platea" e "scrive per la platea" (nella sua opera il miracolo è più frequente del sofisma), proponendosi di realizzare le intenzioni che ebbe ad esprimere in una pagina di Ambiguità cristiana: "Scrivere per qualcuno; e scrivere ...
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denaro
Jérémie Barthas
M. usa in genere il plurale danari; di rado il singolare danaio. Il d. è oggetto di un originale paradosso in uno dei capitoli più importanti e controversi dei Discorsi: «I danari [...] ben più serio. Donde la necessità di sapere bene «misurare le forze sue» (II x 2; cfr. anche Principe x). M. nega il sofisma che – estrapolato dal caso particolare in cui la mancanza di d. è stata causa di disfatta – conferisce in generale al d. un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Dante Alighieri
Cesare Vasoli
La mirabile costruzione della Comedia è l’esito del passaggio, attraverso le cosiddette opere minori, dal momento esistenziale e poetico della Vita nuova alla meditazione [...] e procedeva con il metodo dialettico. Scriveva che il concetto di unità era assai valido di «per sé stesso»; però era un sofisma quando se ne deduceva la subordinazione dell’impero al papato:
il papa e l’imperatore sono quello che sono per certe ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] Germania. Il F. additava all'attenzione il fenomeno Marx: "Non sarà con quattro frasi declamatorie, che si giungerà a denudare il sofisma di Marx. Proudhon, di fronte a lui, è un pigmeo. Chi legga il Capitale di Marx si guardi bene sin dalle prime ...
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sofisma
(ant. sofismo) s. m. [dal lat. sophisma, gr. σόϕισμα -ατος, der. di σοϕίξεσϑαι «fare ragionamenti cavillosi; usare argomenti sofistici»] (pl. -i). – 1. a. In filosofia, ragionamento apparentemente valido ma non concludente perché contrario...
conseguente
conseguènte (ant. consequènte) agg. [part. pres. di conseguire]. – 1. a. Che segue a qualche cosa o ne deriva: i danni c. alla guerra; deviazioni c. a un’educazione sbagliata. b. Che segue logicamente o è conforme alle regole della...