non causa pro causa
Locuz. lat. («una non causa [considerata] come causa»). Nella logica esprime la forma di sofisma della «falsa causa», consistente nell’affermare che una cosa è causa di un’altra, [...] senza sufficiente ragione: così quando si considera un fatto causato da un altro, solo perché gli succede nel tempo (post hoc ergo propter hoc) ...
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IGNORATIO ELENCHI (dal gr. ἄγνοια ἐλέγχου)
Guido Calogero
ELENCHI Frase latina, usata in logica formale per designare l'errore o il sofisma in cui s'incorre quando si crede falsamente che la tesi avversaria [...] sia contraddittoria rispetto a quella che si vuol dimostrare, o che la tesi che si dimostra basti a contraddire quella avversaria. "Ελεγχος significa infatti "confutazione": "ignoranza della confutazione" ...
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sorite
Dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo». Termine usato da Diogene Laerzio per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma del mucchio [...] o dell’acervo) da lui attribuite a Eubulide di Mileto (e da Aristotele invece, sia pure in altra forma, a Zenone), che fu poi largamente usata dagli scettici greci per dimostrare l’impossibilità di distinguere ...
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SORITE
Guido Calogero
. Termine della logica formale, corrispondente al greco σωρίτης, il quale a sua volta è derivato da σωρός "mucchio". Il nome di sorite ha infatti, inizialmente, il sofisma megarico [...] del "mucchio" (il primo granello non costituisce un mucchio, il secondo neppure, ecc.: o si conclude che il mucchio non si costituisce mai, o, se si ammette che esso si costituisce per l'aggiunta di un ...
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errore
Ogni giudizio o valutazione che contravvenga al criterio ammesso come valido nel campo cui il giudizio si riferisce, o ai limiti di applicabilità del criterio stesso. A differenza della menzogna [...] e del sofisma, l’e. rappresenta un fallimento inconsapevole del pensiero nel raggiungimento della verità, e può attuarsi sia nel campo logico-gnoseologico sia in quello morale. Nelle teorie classiche e fino a Kant, l’e. viene ricondotto o a un ...
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paralogismo
Dal lat. tardo paralogismus, gr. παραλογισμός, comp. di παρα- «para-» (prefisso che indica sia affinità, somiglianza, sia alterazione) e λογισμός «ragionamento». Termine filosofico che denota [...] in genere un ragionamento fallace con apparenza di validità. A differenza del sofisma (➔), non gli è attribuito l’intento consapevole di ingannare argomentando. La notorietà del termine dipende dall’uso che ne fece Kant, designando con l’espressione ...
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enumerazione
Nella logica scolastica, l’enumeratio perfecta è l’«induzione perfetta» aristotelica o «epagoge», la quale estende ciò che si è provato delle singole parti di un tutto al tutto stesso; l’enumeratio [...] imperfecta, o «induzione insufficiente», è un sofisma, detto anche «ab uno disce omnes» («ciò che vale di uno, vale di tutti»), che si ha quando da alcuni particolari offerti dall’esperienza si conclude a proposizioni universali, sicché la ...
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sofistico
È aggettivo che qualifica un'argomentazione non ‛ scientifica ' (in quanto non muove da principi veri) e ‛ non probabile ' (in quanto non assume principi fondati sulla comune opinione e accettati [...] dai più), e capace di produrre solo scienza ‛ apparente ' (v. SOFISTA). La locuzione ‛ argomenti s. ' vale " sofisma " (v.) o " paralogismo ". Aristotele fornisce gli strumenti per la confutazione di tali argomenti negli Elenchi sofistici (v.), ...
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cogenitorialita
cogenitorialità s. f. inv. La condizione di chi condivide con un’altra persona l’essere genitore di un figlio.
• È dall’amore per i figli che bisogna partire e ripartire per maturare [...] della cogenitorialità e crescere nella propria umanità. (Paolo Benanti, Osservatore romano, 9 aprile 2014, p. 4) • sembra un sofisma affermare l’impossibilità di decidere diversamente da parte della giustizia italiana, visto che i due partner avevano ...
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Con questo nome Aristotele designò, fra le quattro forme che il sillogismo poteva assumere a seconda dello scopo della sua funzione dimostrativa, quella onde esso s'indirizzava propriamente alla dimostrazione [...] della verità filosofica. Per le altre tre forme v. aporema; epicherema; sofisma. In seguito il nome è passato a designare, più genericamente, ogni proposizione filosofica. ...
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sofisma
(ant. sofismo) s. m. [dal lat. sophisma, gr. σόϕισμα -ατος, der. di σοϕίξεσϑαι «fare ragionamenti cavillosi; usare argomenti sofistici»] (pl. -i). – 1. a. In filosofia, ragionamento apparentemente valido ma non concludente perché contrario...
conseguente
conseguènte (ant. consequènte) agg. [part. pres. di conseguire]. – 1. a. Che segue a qualche cosa o ne deriva: i danni c. alla guerra; deviazioni c. a un’educazione sbagliata. b. Che segue logicamente o è conforme alle regole della...