Storico italiano della filosofia antica (Perugia 1932 - Roma 1998). Laureatosi con G. Calogero, dal 1963 ha insegnato nell'Univ. di Roma "La Sapienza". È stato inoltre direttore del Centro di studio del [...] di testi e fonti di alcuni tra i momenti di maggior rilievo del pensiero greco, come quello relativo a Socrate, contribuendo a fornire strumenti metodologici e di ricerca divenuti imprescindibili. Tra le opere: I Cirenaici. Raccolta delle fonti ...
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induzione
Dal lat. inductio, der. di inducĕre «indurre». Processo mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale. Il problema a questo proposito più [...] limiti e della giustificazione di questo processo. Nell’opera di Aristotele l’i., la cui scoperta è attribuita a Socrate, è contrapposta alla deduzione sillogistica. L’i. può raggiungere solo dei risultati parziali, non potendo scoprire l’essenza del ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] suo rapporto con la ragione. Nel pensiero greco la v. è subordinata alla ragione e strettamente dipendente dalla conoscenza. Secondo il Socrate platonico l’azione malvagia si spiega con l’ignoranza; la v. infatti tende per sé al bene e dipende dalla ...
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MACEDONIANI
. In qual modo il nome di questi eretici - detti da principio pneumatomachi (avversarî dello Spirito Santo) - sia stato fatto derivare da quello di Macedonio vescovo di Costantinopoli, non [...] non appare prima dell'anno 380 e in fonti latine (S. Girolamo, papa Damaso, Teodosio). Quanto a Macedonio, i racconti di Socrate (Hist. eccl., II) e Sozomeno (Hist. eccl., IV) sono confusi e inesatti; certo è che fu eletto contro il vescovo Paolo ...
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diallele
diallele termine (dal greco diállelos, «ragionamento reciproco») usato in logica per indicare un circolo vizioso, cioè un ragionamento in cui le premesse si fondano sulle conseguenze e viceversa, [...] c’è solo una parvenza di dimostrazione. Secondo i filosofi scettici, il sillogismo stesso sarebbe un diallele, perché la premessa universale («tutti gli uomini sono mortali») presuppone accertata la conseguenza particolare («Socrate è mortale»). ...
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Scrittore francese (Angoulême 1595 - ivi 1654). Integrò per la prosa la riforma letteraria operata nella poesia dal Malherbe, mirando all'ordine e alla chiarezza. Arbitro del gusto fino alla metà del Seicento, [...] 'Hôtel de Rambouillet. Lasciò 820 Lettres; trattati: Le Prince (1631, per confutare il Machiavelli); Le Barbon (1648); Socrate chrétien (1652); Aristippe ou la Cour (1658); e gli Entretiens (71 dissertazioni religiose, morali, politiche e critiche). ...
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Storico della filosofia (Grancona 1857 - Milano 1932). Nel 1895 fu nominato prof. di storia della filosofia all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, poi (1923) trasformata in facoltà di lettere [...] filosofici (1892); La dottrina della coscienza morale nello Spencer (1896; 2a ed. 1905); Fra il pensiero antico e il moderno (1905); Socrate (1909); G. Stuart Mill e l'utilitarismo (1922); Uomini e dottrine (1926); Aristotele e la morale (1926). ...
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Nel suo significato generale, negazione del divino. Il termine individua diverse posizioni a seconda del concetto di divino cui si oppone; storicamente quindi esistono vari a. in rapporto ai numerosi contesti [...] quando è usato polemicamente da chi difende un determinato sistema religioso contro chi vi si oppone: fu considerato ateo Socrate dai suoi giudici, atei i cristiani dai pagani (e reciprocamente i pagani dai cristiani), ateo nel Cinquecento (è appunto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] si ispira al pensiero del filosofo americano Charles Sanders Peirce. Pensatore asistematico, Vailati è stato assimilato a Socrate per la capacità di dialogare con i principali protagonisti della cultura internazionale. Fautore di una filosofia che ...
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Repubblica
(gr. Πολιτεία; lat. Res publica) Dialogo di Platone. Vi si teorizza lo Stato ottimo, inteso come realizzazione dell’armonica convivenza basata sulla giustizia, la quale è a sua volta analizzata, [...] l’«utile del più forte» e, relativamente alla politica, come l’utile del governo che detiene il potere (338 a-339 b). Socrate, protagonista del dialogo, rimodula il problema in merito al rapporto fra giustizia, sapienza, felicità e virtù (350 c-354 c ...
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socratico
socràtico agg. e s. m. [dal lat. Socratǐcus, gr. Σωκρατικός] (pl. m. -ci). – Di Socrate, il filosofo ateniese del 4° sec. a. C.: il pensiero s., la dottrina s.; proprio dell’insegnamento di Socrate: metodo s., il metodo dialogico...
presocratico
presocràtico agg. e s. m. [comp. di pre- e socratico] (pl. m. -ci). – Anteriore a Socrate, allo sviluppo della speculazione filosofica di Socrate: la fisica, la filosofia p.; filosofi p. (e, come sost., i presocratici), tutti...