Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] della g. eterna, aspetto dell’essenza stessa di Dio, innata nell’anima umana.
I giusnaturalisti dellascuola di o idealistiche della g., ne cerca il fondamento nella biologia e nella sociologia. Per Spencer la g. è l’‘etica della vita sociale ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] esponenti dellascuola marginalista austriaca – già con C. Menger agli inizi del 20° sec., e poi con L. von Mises e F. von Hayek – che si contrappongono alla maggior parte delle teorie ereditate dalla tradizione sociologica. La Scuola di Francoforte ...
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SOCIOLOGIADELLA DEVIANZA
Stanley Cohen
Introduzione. - I fenomeni specifici che costituiscono la devianza, naturalmente, erano già compresi in sistemi culturali che esistevano prima che la categoria [...] puramente distruttivo, mantiene la stabilità sociale. Lungo queste linee di pensiero sociologi di diverse scuole precisarono le funzioni positive della devianza: essa rafforza la solidarietà (aggregando l'opinione pubblica nella comune condanna ...
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SOCIOLOGIADELLA SCIENZA
Luciano Gallino
La scienza, dal punto di vista dellasociologia, è un ''sistema d'azione sociale'', specializzato nel produrre e accumulare, mediante metodi che pretendono di [...] . A partire dalla metà degli anni Settanta, ovvero da quando si è affermato nella sociologia cognitiva il cosiddetto Programma Forte (manifesto dellaScuola di Edimburgo) che tende a esaltare il ruolo del condizionamento sociale sulla scienza, chi ...
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Penalista, oratore e uomo politico italiano (S. Benedetto Po 1856 - Roma 1929). Appartenente all'estrema sinistra e militante nel partito socialista (a capo della corrente cosiddetta integralista), ne [...] divenne uno degli esponenti di maggior rilievo. Fu il rappresentante massimo dellascuola positiva di diritto penale e il fondatore dellasociologia criminale. Sua opera maggiore è Sociologia criminale (5a ed., 1929).
Vita
Fu allievo di R. Ardigò ...
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criminologìa Disciplina che studia il delitto nella sua realtà oggettiva e nelle sue cause. Sorta nell'ambito dellascuola positiva di diritto penale in seguito agli studi di C. Lombroso e di R. Garofalo [...] (1851-1934), la c. è divenuta poi una scienza interdisciplinare autonoma, riunendo in sé l'antropologia criminale, la psicologia criminale e la sociologia criminale. ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] del capitalismo e l’inevitabile acutizzarsi del contrasto endemico tra sfruttati e sfruttatori. A sua volta, la sociologia critica dellascuola di Francoforte ha accusato la s. industriale di essere una macchina infernale che snatura e impoverisce l ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] interessano scarsamente.
Nella seconda metà dell'Ottocento, per l'efficacia generale spiegata dal metodo e dalle scienze naturalistiche, nasce quella corrente di studî che fu detta "scuola positiva" (o sociologica o antropologica) del diritto penale ...
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Lavoro
Franca Rabaglietti
Aris Accornero
Francesco Mattioli
(XX, p. 650; App. I, p. 780; II, ii, p. 166; III, i, p. 968; IV, ii, p. 312; V, iii, p. 150)
Il tema del l. è stato esposto in maniera analitica [...] . Lo spirito Toyota, Torino 1993).
A. Pichierri, Introduzione alla sociologia industriale, Torino 1979.
The degradation of work? Skill, deskilling, anteponendo la cultura del l. a quella dellascuola, coerentemente con quanto avviene nelle famiglie in ...
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educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità, come correzione...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...