Simmel, Georg
Filosofo e sociologo tedesco (Berlino 1858 - Strasburgo 1918). Laureatosi (1881) all’univ. di Berlino, dove dal 1892 fu libero docente di filosofia, divenne nel 1914 prof. ordinario all’univ. [...] metropoli e la vita dello spirito) che ebbe larghissima influenza sulla filosofia e sulla sociologia successive: in esso viene lato, sulla scia delle concezioni soggettivistiche del valore economico affermatesi con la scuola marginalistica alla fine ...
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economia politica
Fabio Ranchetti
Forma del sapere che ha per oggetto la produzione, lo scambio e la distribuzione della ricchezza, sia a livello individuale e disaggregato (un singolo individuo o la [...] l’econometria (➔), il cui scopo è quello di applicare i metodi della matematica e della statistica ai dati economici effettivi. Nel pensiero economico contemporaneo vi sono diverse scuole e differenti approcci. Non tutti, per es., ritengono che il ...
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AGOSTINO da Montefeltro (al secolo Luigi Vicini)
Giovanni Odoardi
Nato a S. Agata Feltria il 1 marzo 1839, fu ordinato sacerdote nel 1861; nominato canonico della collegiata del paese natale, fu ben [...] dal 1877 dal convento di Montecalvario, fondò una scuola popolare e una scuola normale (1887); a Marina di Pisa eresse un contribuirono allo sviluppo della predicazione apologetica ed alla diffusione di concetti dellasociologia cristiana.
Fonti e ...
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Angiulli, Andrea
Pedagogista e filosofo italiano (Castellana, Bari, 1837 - Roma 1890). Fu prof. di pedagogia (1872-76) nell’univ. di Bologna e poi in quella di Napoli. Allievo di B. Spaventa, divenne [...] positiva, 1868; Questioni di filosofia contemporanea, 1873; La pedagogia, lo Stato e la famiglia, 1876; La filosofia e la scuola, 1888). Assegnò grande importanza, nell’elaborazione della pedagogia, ai contributi dell’antropologia e dellasociologia. ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] Francia, É. Durkheim intese fornire basi scientifiche alla sociologia, adottando come principio di spiegazione il fatto sociale a promuovere le tendenze spontanee e creative dell’alunno, e di una scuola positiva del diritto penale (massimi esponenti ...
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Il modo in cui un sistema (anche vivente) è strutturato al fine del corretto espletamento delle sue funzioni o associazione di persone e istituzioni volte a un fine comune.
Diritto
Organizzazioni internazionali
Enti [...] di ricerche (la sociologiadell’organizzazione) e a elaborare una vera e propria teoria dell’organizzazione. Il secondo risorse umane e materiali. Parte da questo presupposto la scuola americana di human relations che, con il contributo fondamentale ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] D. Harris, D. Harvey, W. Isard e B.J.L. Berry con la sua scuola; in quello francofono E. Juillard, J. Labasse e P. Claval; e ancora E. Otremba la sociologia politica, i neofunzionalisti hanno messo in dubbio la concezione parsonsiana della democrazia ...
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Economista tedesco (Schwarmstedt, Hannover, 1899 - Ginevra 1966). Di orientamento liberale, legato alla scuola di Vienna, fu inizialmente assertore del liberalismo economico, successivamente ha elaborato una [...] 1946). Dopo la guerra collaborò con L. Erhard alla ricostruzione dell'economia tedesca e la sua Jenseits von Angebot und Nachfrage (1958) è un'opera che sfuma nella sociologia. Tra le altre opere: Die Theorie der Kapitalbildung (1929); Weltwirtschaft ...
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Hall, Stuart McPhail. – Antropologo culturale giamaicano (Kingston 1932 - Londra 2014). Trasferitosi nel Regno Unito nel 1951, dal 1964 al 1968 è stato direttore del Centre for contemporary cultural studies [...] di Sociologia presso la Open University (1979-97), poi professore emerito nello stesso ateneo, e presidente della British sostanziale all’incorporazione dei paradigmi provenienti dalla scuola antropologica francese. Ritenuto il massimo teorico del ...
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Psicologo (n. Varsavia 1888 - m. 1983), nipote di Émile. Trasferitosi a Parigi nel 1906, vi compì studî di medicina, scienze e filosofia. Nel 1923 divenne direttore del laboratorio di psicologia fisiologica [...] di É. Durkheim, maturato nel rapporto con studiosi di sociologia e di storia come M. Mauss e L. Gernet e recepito nella ricerca di J.-P. Vernant e della sua scuola. La sua concezione della psicologia storica è consegnata in particolare al libro Les ...
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educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità, come correzione...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...