Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] che le società umane si sviluppano in tre stadi - magia, religione e scienza - Frazer non fa della mitologia il luogo specifico di un pensiero dotato di una sua autonomia.
Ad alcuni storici sociologi, come in Francia Marcel Granet e Louis Gernet, l ...
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MUSSOLINI, Benito (Benito Amilcare Andrea). – Nacque il 29 luglio 1883 a Dovia, frazione di Predappio (Forlì)
Emilio Gentile
, primogenito di Alessandro, fabbro, e di Rosa Maltoni, insegnante elementare.
Alessandro, [...] cui lo affascinò la teoria della circolazione delle élites: «forse la più geniale concezione sociologica dei tempi moderni», la definì imporre agli italiani la sua ideologia come una religione politica integralista e intollerante.
Per garantirsi una ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] nel suo Sistema di sociologia (1923), sostenne che la nazione è il prodotto della coscienza nazionale e non , la religionedella nazione fu al tempo stesso una religionedell'Umanità e dell'Europa. In questa nuova prospettiva la storia dell'idea di ...
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Governo, forme di
Nicola Matteucci
Premessa
Sin dal suo primo manifestarsi il pensiero politico ha costruito grandi tipologie per mezzo delle quali classificare le unità politiche esistenti: dato che [...] della sua opera, finché appare finalmente una chiara definizione dell'esprit: "molte cose guidano gli uomini: il clima, la religione e vengono prese in esame soltanto nella storia della scienza e dellasociologia politica.
Se la nostra parola chiave è ...
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Teoria critica della società
Giuseppe Bedeschi
La fondazione dell'Istituto per la Ricerca Sociale e la prima formulazione della 'teoria critica'
L'Istituto per la Ricerca Sociale fu fondato nel 1922, [...] tra gli ideali e l'agire obbediente - che prima della conclusione della pubertà è scossa assai di frequente - è quella di attribuire le religioni), sia con determinati comportamenti sociali.
Da tutto ciò Fromm ricava la conclusione che la sociologia ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] Max Weber, un tratto peculiare del cristianesimo rispetto ad altre religioni, come pure lo è il fatto che il suo diritto carismatica. Ratio e carisma nella società di massa, in Sociologiadelle rivoluzioni (a cura di L. Pellicani), Napoli 1976.
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Cristiani in movimento
Patrizio Foresta
Cristiani in movimento: significante e significati
I movimenti sono una componente rintracciabile in tutta la storia del cristianesimo e delle Chiese cristiane; [...] e il suo movimento. Analisi sociologicadella comunità cristiana primitiva, Torino 1979); Id., Urchristentum als Bewegung. Von innerjüdischer Oppositions- und Erneuerungsbewegung zur Entstehung einer neune Religion im Römischen Reich, in I movimenti ...
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Nuove mitologie religiose
Massimo Introvigne
Teorie del complotto e popular culture
Nell’ultimo decennio del 20° sec. le nuove mitologie religiose provenivano da movimenti religiosi: ricordiamo, in [...] americani e il 20% dei cittadini dell’Unione Europea. La religione di maggioranza in Occidente non è più il cristianesimo: il fenomeno dominante diventa, secondo la fortunata formula dellasociologa inglese Grace Davie, il believing without belonging ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Teorie della politica
Carlo Altini
Nonostante le prospettive teoriche che si occupano di politica in Italia diventino, nella seconda metà del Novecento, sempre più specializzate a livello accademico [...] sociologichedello status quaestionis e delledell’esplosione delle rivendicazioni di diritti individuali e di diritti collettivi (con questi ultimi che procedono attraverso il riconoscimento di minoranze ‘identitarie’ per genere, cultura, religione ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] l'uomo si affida a un elemento "ultrarazionale", la religione, che difende la sua socialità e le sue capacità evolutive capolavoro, Folkways (1906), che lo pone fra i pionieri dellasociologia novecentesca. Quest'opera giunse, però, quando si erano ...
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sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro processi ed effetti, nei loro rapporti...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...