Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] e modernizzazione. Una rigida politica repressiva venne perseguita nei confronti delle minoranze, in particolare dei Curdi (➔). Ammessa nella Società delle Nazioni (1932), la Turchia aderì nel 1934 all’Intesa balcanica e nel 1935 firmò un accordo di ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] e fantastiche. Sul Vico, delle cui opere complete diede tra il 1835 e 1837 un'apprezzata edizione in sei volumi editi dalla Società tipografica dei classici italiani di Milano, il F. si soffermò nel 1837 con l'opera La mente di Vico, che inseriva l ...
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Pensatore e critico russo (Kudinovo, gov. di Kaluga, 1831 - Troice-Sergieva Lavra, Mosca, 1891); medico militare durante la guerra di Crimea, e quindi (1863-70) console in varie città della Turchia. Passò [...] in un convento del M. Athos; rientrato in Russia, si fece monaco ed entrò nella Troice-Sergieva Lavra. Per L. la società moderna nella sua complessità può essere retta solo da un principio autocratico, in cui si associno l'aspetto monarchico e quello ...
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Storico e uomo politico (Aldourie, Scozia, 1765 - Londra 1832), formatosi alla scuola di A. Shaftesbury e di A. Smith, scrisse in risposta alle Reflections on the revolution in France di E. Burke, un'opera [...] , le Vindiciae Gallicae, or defense of the French Revolution (1791). Amico di Ch. Fox e di R. Sheridan, divenne segretario della nuova società Amici del popolo. La sua fama crebbe con il corso di lezioni di diritto tenuto a Lincoln's Inn (1799) e la ...
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Termine che designa i popoli iranici (ceppo linguistico indoeuropeo), coniato nell’Ottocento e derivante dall’appellativo con cui i popoli iranici si chiamavano fra di loro (dal sanscrito ariyà- «signore»). [...] fosse la lingua originaria, perfetta, madre delle lingue indoeuropee, portata nell’India da un gruppo di società antropologicamente omogenee e razzialmente integre, emigrate in epoca preistorica dall’Europa centrosettentrionale. Poiché i popoli di ...
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Attivista politica olandese (Amsterdam 1847 – ivi 1925). Nata fuori dal matrimonio, visse un’infanzia piuttosto difficile; tuttavia venne riconosciuta dal padre e quando questi morì ricevette in eredità [...] del movimento socialista (dal 1886), nel 1889 fondò la prima organizzazione femminile ispirata ai principi socialisti (la Società delle donne libere), divenendo un punto di riferimento importante e un esempio per molte donne a lei contemporanee ...
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Medievalista polacco (Mosca 1916 - Varsavia 1999); prof. di storia medievale all'univ. di Varsavia, si occupò della storia polacca, soprattutto altomedievale. Tra le opere: Władza Karola Wielkiego ("L'autorità [...] encyclical of Sergius IV (1009-1012) (1950); Thousand years of Poland (in collab. con S. Herbst e B. Leśnodorski, 1961); Società e cultura nell'alto medioevo polacco (1965); Medieval Poland (in History of Poland, 1968); L'Europe aux IXe-XIe siècles ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] (Scr. filos.,I, 260 s.). Questo nel 1844 a quattr'anni dal Manifesto. Ma vedeva come "una grande speranza d'Italia" le società operaie (Scr. polit., III, 123).per le quali, nel 1864, preparò un progetto di regolamento (Scr. polit., IV, 412 ss.), pur ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] tentativo di centralizzazione della giustizia o dell'assistenza costretto a ripiegare di fronte al particolarismo tradizionalistico della società romana, quanto come il frutto di una cultura politica e sociale segnata da una duplicità di fondo ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] del divorzio avevano già posto il partito della Fiamma nell’alveo dei partiti difensori dell’autorità e dell’ordine cattolico nella società italiana.
Se da un lato An ha attinto molti ex democristiani tra le sue fila, dall’altra però non è riuscita ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
societaire
sociétaire 〈sosietèer〉 s. m. e f., fr. [der. di société «società»]. – Chi fa parte di un’associazione; si dice soprattutto dei membri della Comédie française.