Giovani
Alessandro Cavalli
Il concetto di gioventù
Sia nel linguaggio comune sia nel lessico delle scienze sociali regna una certa confusione in merito al contenuto al quale si fa riferimento quando [...] Mead (v., 1935), non vi è un momento preciso in cui un ragazzo possa dire "ora sono un uomo", se la società non interviene per definirne le caratteristiche. La definizione di persona adulta varia nel tempo e nello spazio e l'acquisizione dello status ...
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Antropologia
Genericamente, gruppo etnico di ordine semplice, i membri del quale parlano uno stesso linguaggio, hanno consapevolezza di costituire un organismo sociale ben determinato e politicamente coerente, [...] termine indicava una forma di organizzazione politica propria di gruppi collocati in una fase iniziale dell’evoluzione delle società umane. Caduta ogni connessione con una pretesa evoluzione di questo genere, il termine t. è rimasto nell’antropologia ...
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marginalità sociale Termine con cui nelle scienze sociali si indica la condizione di chi, vivendo in società industriali avanzate, specialmente nelle grandi aree urbane, e subendo gli effetti di fenomeni [...] (detti appunto di emarginazione o di marginalizzazione) dovuti a cause diverse ma in generale connessi con le modalità dello sviluppo economico e industriale, si trova escluso dal mercato del lavoro e, ...
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In generale, il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività etnica [...] p. fu data talvolta alle organizzazioni di cittadini reclutati su base professionale (come le corporazioni) o territoriale (come le società nelle quali si raggruppavano gli abitanti di quartieri e simili). In alcuni centri urbani le associazioni di p ...
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Sciamanesimo
Roberte N. Hamayon
Introduzione
Lo sciamanesimo deve il suo nome a un tipo di operatore religioso, lo sciamano (termine derivato dal tunguso, una lingua siberiana), che sfugge a ogni definizione [...] i Desana dell'Amazzonia lo sciamano contratta il numero di anime umane da dare agli spiriti in cambio della selvaggina. In molte società i morti tornano sotto forma di pioggia che feconda i pascoli o i campi. È diffusa inoltre la credenza che un ...
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Nascite, controllo delle
Silvana Salvini
Introduzione: concetti, definizioni, modelli esplicativi
Nelle tendenze della fecondità europea a partire dalla seconda metà dell'Ottocento si possono individuare [...] demografici sono da ricercarsi in ragioni politico-culturali, che ostacolano sia l'inserimento della donna nella famiglia e nella società sia l'impegno in termini di pianificazione familiare (v. Salvini, 1996).
Fino a oggi, solo alcuni paesi in via ...
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tradizione Trasmissione nel tempo, da una generazione a quelle successive, di memorie, notizie, testimonianze; anche le memorie così conservate.
Antropologia
La nozione di t. è molto usata in etnologia [...] sarebbero statiche, immerse in t. millenarie e poco propense al mutamento. Le società dell’innovazione (l’Occidente in primo luogo) vengono così contrapposte alle società della tradizione. Gli studi compiuti dagli antropologi in varie parti del mondo ...
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(o BaSotho, o BaSuto) Popolazione bantu meridionale, stanziata nella Repubblica Sudafricana e in Lesotho. L’origine della società S., oggi culturalmente e linguisticamente omogenea, risale agli anni 1817-20, [...] quando, di fronte all’incalzare dei guerrieri zulu guidati da Shaka, decine di migliaia di fuggiaschi (prevalentemente Cwana) cercarono riparo sui monti del Basutoland. In queste nuove sedi essi si fusero ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1898 - Starnberg, Baviera, 1979); insieme a Horkheimer e Adorno fu uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta teoria critica della società elaborata dalla Scuola di [...] della massima integrazione, la realtà ingloba in sé anche l'ideale che dovrebbe confutarla. Il contrasto tra cultura e società appare appiattito, nel senso che la cultura non oppone più all'esistenza valori trascendenti e alternativi, ma si presenta ...
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tradizionale, direzione In sociologia, espressione introdotta da D. Riesman per designare una delle forme di controllo sociale sull’individuo. Nella società a direzione t. la condotta dell’individuo è [...] professioni e così via, ma si seguono gli antichi dettami della consuetudine e del rito. La società a direzione t. è tipicamente una società statica: in essa ogni individuo è socialmente infungibile in quanto appartiene a determinate istituzioni; ma ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
societaire
sociétaire 〈sosietèer〉 s. m. e f., fr. [der. di société «società»]. – Chi fa parte di un’associazione; si dice soprattutto dei membri della Comédie française.