(Die Abderiten) Romanzo (1774) dello scrittore tedesco C.M. Wieland (1733-1813), capolavoro di ironia e celia piacevolissima delle varie forme dell'umana stoltezza realisticamente colte nella Germania [...] del tempo, ma letterariamente stilizzate grazie al trasferimento nella Grecia di Democrito, che nulla risparmia della mediocrità saccente e del provincialismo d'una certa società tedesca. ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] : il più ed il meglio continuò ad essere fornito dai maestri di scuola veneta e napoletana. Il che non impedì che la società dei nobili milanesi godesse di quegli spettacoli, né che l'orchestra del Ducale crescesse di numero e di forze al punto da ...
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FAGNANI, Antonietta
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, parrocchia di S. Babila, il 19 nov. 1778, ultimogenita di Giacomo, marchese di Gerenzano (nato a Milano il 1° sett. 1740), e di Costanza [...] ammessa fra le austere nobili componenti della Pia Unione. Certamente ella fu una delle figure di maggior spicco della brillante società milanese del Consolato e dell'Impero (come tale la ricorda anche Stendhal, Vie de Napoléon, Paris 1826, p. 138 ...
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Moro, Tommaso
Stefano De Luca
Il padre dell’utopia
Sebbene la Chiesa cattolica abbia proclamato santo Tommaso Moro a causa della sua opposizione allo scisma anglicano del 1534, opposizione che pagò [...] qualcosa che non c’è, ma che sarebbe bello se ci fosse.
Se la parola era nuova, l’idea – quella di una società perfettamente giusta – era senz’altro antica: non a caso nell’opera di Moro troviamo un aperto elogio di Platone, nonché molte idee simili ...
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Scrittore statunitense (n. Los Angeles 1964). Esponente della corrente dei minimalisti, ha esordito giovanissimo con il romanzo Less than zero (1985), ritratto disincantato della gioventù californiana. [...] opera più significativa, American psycho, duro atto d'accusa verso il consumismo sfrenato e il mito della ricchezza facile della società americana; la vicenda narrata è stata portata sul grande schermo nel 2000 dalla regista canadese M. Harron. Ha ...
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Galindo, Regina José. – Artista visuale guatemalteca (n. Città del Guatemala 1974). Specializzata in performance art, ha indagato attraverso un uso estremo e provocatorio della propria fisicità le implicazioni [...] delle ingiustizie sociali connesse con le discriminazioni di razza e di genere e con le relazioni diseguali di potere nelle società contemporanee. Presente a varie edizioni della Biennale di Venezia, nel 2005 è stata insignita del Leone d’oro per la ...
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Poetessa tedesca (Colonia 1912 - Heidelberg 2006). Dopo aver abbandonato nel 1932 la Germania per motivi razziali, compì parte dei suoi studî a Roma e a Firenze; visse poi in Inghilterra, nell'America [...] Latina e negli USA, rientrando in Germania nel 1954. Interessata a trovare per la poesia una giustificazione nella società programmata di oggi (si veda il saggio Wozu Lyrik heute, 1968), mirò a un'espressione essenziale, priva di compiacimenti ...
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Letterato (Parigi 1690 - ivi 1771). È noto soprattutto per aver legato il suo nome ai Mémoires secrets pour servir à l'histoire de la république des lettres en France depuis 1762 jusqu'à nos jours ou Journal [...] d'un observateur, in 36 voll. (1777-1787), raccolta di notizie e pettegolezzi sulla società francese del sec. 18º, documento di grande interesse ancora oggi. Fu certamente il promotore dell'opera, e pare che gli si debbano i primi 5 volumi, mentre ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] il quale «ogni cosa si piega dinanzi alle supreme necessità sociali, e tutto ciò che attiene alla difesa immediata della società non può essere misurato col solo principio della libertà» (cit. ivi, p. 71).
Ma anche negli anni successivi le polemiche ...
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Scrittore francese (Amiens 1741 - Taranto 1803); ufficiale di artiglieria (fino al 1788); poi segretario di Filippo d'Orléans; membro del club dei giacobini, fu nuovamente militare (1792) e servì come [...] napoleonico. Deve la sua fama al romanzo epistolare Les liaisons dangereuses (1782), quadro dei costumi libertini dell'alta società. La critica letteraria del sec. 19º, superando i motivi contingenti che avevano procurato al libro, al suo apparire ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
societaire
sociétaire 〈sosietèer〉 s. m. e f., fr. [der. di société «società»]. – Chi fa parte di un’associazione; si dice soprattutto dei membri della Comédie française.