Poeta russo (Mosca 1805 - Pietroburgo 1827). Tra i fondatori della Obščestvo ljubomudrija ("Società degli amanti della saggezza"), amico di Puškin, fu autore di liriche delicate, di saggi critici (O sostojanii [...] prosveščenija v Rossii "Sullo stato della cultura in Russia", 1826) e di traduzioni da Goethe ...
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Scrittore inglese (Lowestoft 1567 - Londra 1601). Libellista e satirico vivacissimo, attaccò la società del suo tempo in Anatomie of absurditie (1590), Pierce Penilesse his supplication to the Divell (1592) [...] e The terror of the night (1594). Avverso ai puritani, partecipò alla polemica contro Martin Marprelate, lo pseudonimo con cui erano firmati gli opuscoli di propaganda puritani, attaccando in specie Gabriel ...
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Scrittrice statunitense (Somerville, New Jersey, 1885 - New York 1928). Appartenente all'alta società di Filadelfia, suscitò scandalo fuggendo, dopo un primo matrimonio sfortunato (1905), in Inghilterra [...] con H. Wylie (1910). Ivi pubblicò la prima raccolta di versi (Incidental numbers, 1912); tornata negli USA nel 1915 poté sposare H. Wylie e ottenne ampio riconoscimento col volume di liriche Nets to catch ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] Venezia, Neri Pozza, 1957, pp. 399-442); e quella di E. PISTELLI, in Le opere di Dante, testo critico della Società Dantesca Italiana, Firenze, Bemporad, 1921 (2a ed. 1960), preceduta dal saggio Dubbi e prospettive sul testo delle Epistole, in «Studi ...
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Scrittore e uomo politico (Palma Campania 1770 - Napoli 1799); rivoluzionario giacobino-socialista, membro della Società patriottica, poi del Club rivoluzionario (1794), fu coinvolto nei processi repressivi [...] ordinati da Ferdinando IV per stroncare l'attività dei primi giacobini napoletani; rimesso in libertà, visse a Milano e in Svizzera. Seguì l'esercito francese nella campagna del 1796 in Italia e svolse ...
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Poeta ungherese (Nagyszalonta 1817 - Budapest 1882). Attore, scrivano, notaio, soldato, professore, poi direttore della Società letteraria Kisfaludy e redattore delle riviste letterarie Szépirodalmi Figyelő [...] ("Osservatore letterario") e Koszorú ("Corona"), infine segretario dell'Accademia ungherese delle scienze. Nelle sue epopee storiche (la trilogia: Toldi, 1846; Toldi estéje "La sera di T.", 1854; Toldi ...
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Scrittore iraniano (n. 1936), noto anche sotto lo pseudonimo di Āmūzegār. Attento osservatore della società iraniana, nei suoi romanzi T., con toni satirici spesso pungenti, denuncia la crescente povertà [...] sociale, economica e culturale della realtà iraniana (Asīr-i khāk "Prigioniero della terra", 1962-63; Yād-dāshthā-ye shahr-i sholūgh "Appunti su una città caotica", 1969-70; dopo la pubblicazione di quest'ultimo ...
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Cabarettista e scrittore svizzero (n. Biel, Berna, 1943). Trasferitosi a Zurigo, al centro della fiorente società svizzera, tratta i temi che la stessa società gli offre ricorrendo a fantasticherie e trovate [...] graffianti, efficaci specialmente nella scrittura breve: Wegwerfgeschichten (1974), Die Rückeroberung (1982), Der Nachthafen (1987). Nel romanzo Der neue Berg (1989) anche la natura è coinvolta nel generale ...
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Scrittore russo (Mosca 1814 - Pjatigorsk 1841). Individualista e anticonformista, ebbe un atteggiamento critico verso la società del tempo. Dopo gli esordi lirici caratterizzati da toni enfatici e patetici, nelle [...] prima volta (1837) per la commossa poesia in morte di Puškin (Smert´ poeta "La morte del poeta") in cui si scagliava contro la società del tempo; la seconda volta (1840), a causa di un duello. E in un duello morì in condizioni simili a quelle da cui ...
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Scrittore romeno (Iaşi 1878 - Craiova 1914). Gli si deve in gran parte la costituzione della Società degli scrittori romeni (1908). Le sue migliori novelle si trovano raccolte nei volumi: Bătrânii ("Gli [...] antenati", 1905), Odată ("Un tempo", 1907), Cea dintâi durere ("Il primo dolore", 1907), Într'o noapte de Mai ("In una notte di maggio", 1908), Trei vedenii ("Tre spettri", 1910) e Nucul lui Odobac ("Il ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
societaire
sociétaire 〈sosietèer〉 s. m. e f., fr. [der. di société «società»]. – Chi fa parte di un’associazione; si dice soprattutto dei membri della Comédie française.