Vivere insieme
Ermanno Detti
Grandi e piccole comunità
Gli uomini tendono a vivere insieme. Formano così grandi e piccole comunità. Grandi comunità sono una città o un intero Stato. Piccole comunità [...] giustizia da solo. In alcuni casi poteva intervenire il capo o il re, in altri un consiglio dei saggi. Tutte le società si sono dovute confrontare con il problema della giustizia. Oggi in Italia, come in molti altri paesi, la Costituzione prevede che ...
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TELLINI, Enrico
Gianluca Fulvetti
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 95 (2019)
Nacque a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) il 26 agosto 1871 dal magistrato Angelo e da Egidia Masini. Ebbe due [...] aperti: la Grecia più volte palesò la sua avversione verso la commissione; gli albanesi avrebbero preferito un ruolo diretto della Società delle Nazioni; il neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni non era ancora stato riconosciuto da tutti i Paesi ...
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Popolazione precolombiana portatrice di una cultura fiorita sull’altopiano di Bogotá (Colombia). Al tempo della conquista spagnola era ripartita in nove Stati, dei quali i due maggiori in fase di espansione [...] anziché intessuta.
Il sistema politico era teocratico: le cariche di capo e sacerdote si ereditavano in linea materna; la società era divisa in classi (nobili, guerrieri, popolo, schiavi e prigionieri di guerra). La religione includeva il culto del ...
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Antropologo italiano (Medicina 1916 - Ferrara 2007). Laureatosi in etnologia nell'univ. "La Sapienza" di Roma (1946), ha conseguito il PhD in African studies all'univ. di Città del Capo; prof. di antropologia [...] , agli sviluppi dell'etno-antropologia italiana. Tra le opere: The Mugwe. A failing prophet (1959); Uomo, cultura, società. Introduzione agli studi demo-etno-antropologici (1974); I sistemi delle classi d'età. Ordinamenti sociali e politici fondati ...
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MAUSS, Marcel
Samele Sabino ACQUAVIVA
Sociologo e storico delle religioni, nato a Épinal il 10 maggio 1872, morto a Parigi il 10 febbraio 1950. Prof. alla Sorbona dal 1900, dapprima di storia delle [...] , ma debbono invece essere visti nel loro integrato concorrere alla formazione della persona umana e del suo essere nella società. In particolare la sociologia e la psicologia devono essere considerate parte di una più vasta scienza antropologica che ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] soprattutto nelle regioni più periferiche del mondo islamico, in particolare nelle province iraniche, e fra gli strati più poveri della società musulmana.
Fra il sec. X e l'XI, lo sciismo, che aveva avuto un ruolo importante nel rovesciamento del ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] abbaside (8°-9° sec.), ha inizio un rinnovamento di forme e temi, in corrispondenza del passaggio dal tipo di società beduina a quella sedentaria, urbana e raffinata, con forti influssi iranici. Corifeo della nuova poesia, bacchica e parnassiana, è ...
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Popolazioni, caratterizzate da bassa statura (meno di 150 cm), tra loro notevolmente diverse per cultura e organizzazione sociale, diffuse nell’Asia insulare (Andamanesi del Golfo del Bengala, Semang della [...] interfamiliare su base parentale, con un anziano che funge da guida. Sempre tra i BaMbuti vi è la caratteristica società Tore, nel cui ambito si consacrano i cacciatori che hanno raggiunto la virilità, e che hanno anche funzioni etico-economiche ...
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Centro abitato di modesta entità. In etnologia rappresenta una forma elementare dell’abitato umano stabile e si differenzia, come tale, dall’accampamento, sede transitoria delle popolazioni nomadi. Il [...] . Accanto alle singole dimore familiari, il v. comprende spesso costruzioni con scopi speciali: granai e magazzini, logge per le società segrete ecc. Nelle regioni abitate da gruppi bellicosi, i v. sono spesso cintati da siepi spinose o da muri di ...
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Sociologo statunitense (Washington 1913 - Cambridge, Massachusetts, 2005), studioso del Russian research center della Harvard University e docente nel dipartimento di sociologia della stessa università. [...] . it. 1983) e Authority and ineguality under capitalism and socialism (1987; trad. it. 1989), emergono le sue critiche alla società contemporanea. Scrisse ancora, tra l'altro, Moral aspects of economic growth (1998; trad. it. 1999) e Moral purity and ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
societaire
sociétaire 〈sosietèer〉 s. m. e f., fr. [der. di société «società»]. – Chi fa parte di un’associazione; si dice soprattutto dei membri della Comédie française.