Islam in Italia
Musulmani fuori dal Dar-al-islam
La questione islamica in Italia
di Khaled Fouad Allam
6 giugno
Hanno vasta eco sulla stampa le parole di aperto sostegno alla guerra santa pronunciate dall'imam [...] G. Giovannini, L.Q. Palmas, Torino, Fondazione Giovanni Agnelli, 2002; V.L. Fischer, M.G. Fischer, Scuola e società multietnica: modelli teorici di integrazione e studenti immigrati a Torino e Genova, Torino, Fondazione Giovanni Agnelli, 2002). Dalle ...
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Diritto
Modo di essere di un rapporto obbligatorio con più debitori (s. passiva) o con più creditori (s. attiva), caratterizzato dal fatto che la prestazione può essere richiesta a uno solo o adempiuta [...] modificata l’idea contrattualistica e sviluppa una propria teoria della giustizia ispirata a I. Kant. Poiché la società crea costantemente delle differenze, sorge il problema di come sia possibile la giustizia nonostante l’ineguaglianza. La soluzione ...
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Letterato e sociologo (Collegno 1896 - Roma 1979). Prof. di italiano all'univ. di Londra dal 1920 al 1939, insegnò all'univ. di Messina e quindi di Firenze la dottrina generale dello stato (denominata [...] le sue opere: Le lettere italiane del nostro secolo (1929); Il teatro inglese (1933); Una rivoluzione mancata (1948); Simbolo e società (1950); Lo spettacolo come forma di socialità (1951); La democrazia e la politica di massa (1952); Discussion sans ...
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mutualità Nel linguaggio giuridico e sociologico, complesso di istituzioni a base associativa regolate dal principio dell’aiuto scambievole e delle prestazioni reciproche. Ciò che caratterizza il fenomeno [...] variamente denominate: in Gran Bretagna friendly societies, in Francia associations ouvrières o compagnonnages, in Italia mutue o società di mutuo soccorso.
Nella stessa epoca e in quella successiva si delinearono due tendenze evolutive che dovevano ...
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Strathern, Dame Ann Marilyn (nata Evans). – Antropologa sociale britannica (n. Galles del Nord 1941). Docente di Antropologia sociale presso la Cambridge University (1993-2008, poi professore emerito), [...] differenze come codici fluidi e in costante negoziazione sulla base di contesti, ruoli e circostanze. Acuta indagatrice delle società extraeuropee, e segnatamente dell’area melanesiana, S. ha rivolto la sua analisi anche al “noi”, decostruendo le ...
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Sociologo britannico (n. Nottingham 1920 - m. 1992). Specializzatosi in economia alla London school of economics, dove è stato assistente (1948-52), ha quindi insegnato nella Fraser University di Vancouver [...] una rilevante revisione del concetto di classe (Classes in modern society, 1965; trad. it. 1970), rivelatosi inadeguato nelle società contemporanee caratterizzate da tipi diversi di stratificazione sociale. Di rilievo anche i suoi lavori volti alla ...
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Sociologo (Springfield, Massachusetts, 1910 - Chicago 1995), prof. di sociologia nelle univ. di Chicago (1933), Londra (1947) e infine Cambridge; fondatore e direttore della rivista Minerva; nel 1983 premio [...] , 1948; Toward a general theory of action, 1951, con T. Parson). Di rilievo, la teoria consensualistica, fondata sulla divisione tra società di massa e cultura di massa (Mass society and its culture, 1960). Altre opere: The torment of secrecy (1956 ...
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barbàrie Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva. Fin dall'epoca greca, ma anche presso civiltà extraeuropee, il termine b. ha indicato la condizione (più arretrata o selvaggia) delle [...] 'uso fattone da Bartolomé de Las Casas nella difesa dei nativi americani contro i dominatori spagnoli, per spingere la società di appartenenza a emendarsi da forme di arretratezza, miseria, violenza e ingiustizia, auspicando il raggiungimento di un ...
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(o Leibu) Popolazione del Senegal (penisola di Dakar), che parla un dialetto wolof e che sembra costituita da una mescolanza di Wolof, provenienti da Kayor e da Walo, e di Serer. Solo all’inizio del 19° [...] pescatori, ma lo sviluppo sempre maggiore di Dakar ha causato rapidi e spesso drastici processi di urbanizzazione e di proletarizzazione, causando una perdita di identità e di autonomia delle diverse unità locali che ne costituivano la società. ...
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Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] giungere a provare disgusto nei confronti di coloro che consumano abitualmente la carne dell'aborrito maiale.
D'altro canto molte società pongono il maiale al centro dei loro interessi alimentari e anche delle loro attività rituali. È il caso, per es ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
societaire
sociétaire 〈sosietèer〉 s. m. e f., fr. [der. di société «società»]. – Chi fa parte di un’associazione; si dice soprattutto dei membri della Comédie française.