Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] La propensione a valorizzare una visione dall’interno, elaborata mediante principi e categorie particolari e irripetibili, specifici di una società determinata, salda il relativismo culturale con il r. linguistico. Da Boas a E. Sapir, da questi a B.L ...
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Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] si trovano in tutti gli organismi politici, uno ve n'è la cui evidenza può essere a tutti manifesta: in tutte le società, a cominciare da quelle più mediocremente sviluppate e che sono arrivate appena ai primordi della civiltà, fino alle più colte e ...
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Antropologia
Riti di f. Pratiche propiziatorie che in molte società antiche e attuali accompagnano la costruzione di città, villaggi, edifici religiosi e profani. Il luogo in cui sorge la nuova costruzione, [...] il suo orientamento nello spazio, la connessione con aspetti del territorio (per es., l’antica dimora di un santo o di un antenato prestigioso, il punto in cui apparve una divinità) e il momento scelto ...
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VECCHIAIA
Raffaele Corso
. Etnologia. - La sorte dei vecchi nelle società primitive oscilla fra due principî: il rispetto e la venerazione da una parte, l'abbandono e il vilipendio dall'altra. Nel primo [...] caso i vecchi rappresentando i depositarî delle tradizioni della tribù, sono consultati per la loro conoscenza d'iniziati e per l'esperienza della vita. Questo sentimento di rispetto e di ossequio è generale ...
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ISTITUZIONI
Alessandro Cavalli e Mary Douglas
Processi e tipologia
di Alessandro Cavalli
Il concetto di istituzione
Sia nel linguaggio comune che nel lessico delle scienze sociali il concetto di istituzione [...] Chiesa, che hanno perso le competenze globali di cui erano investite un tempo, induceva a postulare una fase primitiva della società in cui mancano istituzioni specializzate per la religione, la politica e l'economia, e in cui la divisione del lavoro ...
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Clientela
Shmuel Noah Eisenstadt
Luis Roniger
Introduzione
L'espressione 'relazioni patrono-cliente', coniata in origine nell'antica Roma repubblicana, è stata usata in misura crescente nell'antropologia, [...] .
In secondo luogo il mutamento è stato la conseguenza del fatto che tali studi sono stati estesi a un'ampia gamma di società in tutto il mondo. Risultò in modo sempre più evidente come i legami e le transazioni clientelari fossero molto diffusi nel ...
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Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] la sovranità è alienata, cioè ceduta dal popolo (titolare originario) ai suoi rappresentanti, si produce una duplice scissione: nella società, tra sfera pubblica e sfera privata, e nell’uomo, tra citoyen e bourgeois. La perdita o il trasferimento ad ...
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Discriminazione razziale
Imanuel Geiss
Introduzione
L'espressione 'discriminazione razziale' sarà qui usata per indicare la realizzazione nella prassi del 'razzismo' in quanto teoria: per indicare cioè [...] una donna dasa invece di tenerla semplicemente come schiava o come concubina priva di diritti.Quella indiana è la più antica società formalmente divisa in caste su base razziale: al vertice di essa vi sono i brāhmaṇa, l'antica casta sacerdotale, che ...
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Evoluzione culturale umana, processi della
Pietro Scarduelli
Introduzione
Nella seconda metà dell'Ottocento il paradigma evoluzionistico si afferma in diversi ambiti disciplinari, dalla biologia alla [...] di più di un mero aggregato di bande non è adeguatamente argomentata" (ibid., p. 165). Fried definisce banda e tribù "società egalitarie" e le colloca al medesimo livello di integrazione socioculturale in quanto la banda non è che il gruppo che ...
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omosessualità Tendenza a rivolgere l’interesse libidico verso persone del proprio sesso, che può essere presente in forme e gradi diversi, ora latente e inconsapevole, ora manifesta e più o meno inibita [...] ancora una diffusa riprovazione (per lo più morale e religiosa) del comportamento omosessuale, l’atteggiamento prevalente nelle società occidentali va sempre più orientandosi verso la tolleranza. Ciò si deve anche alla formazione, almeno a partire ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
societaire
sociétaire 〈sosietèer〉 s. m. e f., fr. [der. di société «società»]. – Chi fa parte di un’associazione; si dice soprattutto dei membri della Comédie française.