CAPRIN, Giuseppe
Francesco Del Beccaro
Nato a Trieste il 16 maggio 1843 da Giuseppe, operaio, e da Teresa Guardianich, aveva studiato presso la locale Accademia del commercio.
Gli eventi del 1859 determinavano [...] ; B. Z. [B. Ziliotto], L'Istria nobilissima di G. C., ibid., III (1905), pp. 149-152; A. Gentille, Il primo secolo della Società di Minerva, Trieste 1910; Id., G. C., in Archeografo triestino, s. 3, VII (1914), pp. 185-214; P. Molmenti, Friuli, in Il ...
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BIANCHINI, Antonio
Giorgio Di Genova-Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 18 sett. 1803 da Filippo, mercante oriundo del Canton Ticino ridotto alla miseria, e da Annamaria Barbiellini. Dopo aver studiato [...] e a L'Ape italiana. Ammesso in Arcadia verso il 1830 col nome di Arginto Mergario, fu dal 1833 al '53 segretario della Società romana degli amatori e cultori di belle arti. Fu infine socio dell'Accademia Ernica di Alatri e, negli ultimi anni di vita ...
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(o trovadore) Il poeta-musicista provenzale. Troviere è invece il poeta in lingua d’oil della Francia settentrionale. I due termini derivano dal verbo ‘trovare’ (trobar), d’etimo discusso; l’opinione prevalente [...] i tropi, ovverossia i versetti, le prose ritmiche).
Il t. rappresenta il nuovo poeta proprio della civiltà romanza, sorto dalla società feudale, e il contenuto della sua arte conferma i caratteri originali e aristocratici di una poesia che tende alla ...
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Scrittore inglese (Stoke-on-Trent 1925 - Oxford 1994), prof. di poesia nell'univ. di Oxford (1973-78). Fu negli anni Cinquanta uno dei più importanti "giovani arrabbiati" delle lettere inglesi: Hurry on [...] critica simbolo dell'iconoclastia e irriverenza della giovane generazione. Nei suoi romanzi e racconti la critica alla società inglese contemporanea è solidamente basata sulla difesa della dignità e indipendenza dell'individuo: Living in the present ...
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Scrittore italiano (Venezia 1894 - Cittadella 1982); già direttore di banca, partecipò alla Resistenza; collaboratore di varî periodici, esordì con alcune raccolte di versi, anche in dialetto veneziano [...] , racconti, memorie autobiografiche, ecc.; ma solo dopo la caduta del fascismo la sua vena di caustico osservatore della società e del costume contemporanei ha avuto modo di manifestarsi nella sua interezza, dall'ironia al sarcasmo all'invettiva: e ...
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Romanziere e commediografo danese (Copenaghen 1923 - ivi 1977). Fin dal primo romanzo Av, min guldtand ("Ahi, il mio dente d'oro", 1957), ispirato alla sua professione di dentista, P. aggredì con umorismo [...] i suoi personaggi non sanno o non vogliono adattarsi, mettendo nel contempo in rilievo gli aspetti schizofrenici di una società che maschera e rimuove le proprie angosce segrete dietro lo schermo di illusorie certezze. La sua grande popolarità, più ...
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Scrittrice inglese (York 1720 - Londra 1800). Seguendo il marito Edward, diplomatico, viaggiò molto, anche in Italia, e mandò ad amici lettere e impressioni di viaggio che mostrano spirito d'osservazione [...] l'intellettualismo femminile in Inghilterra nel sec. 18º, facendo della sua casa di Londra, dove il circolo da lei fondato era noto come Bluestock ing society, un centro della società intellettuale londinese. Le lettere furono pubblicate nel 1813. ...
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Scrittore russo (Orenburg 1829 - Kadaja 1865). Seguace delle teorie democratiche, fu nei suoi racconti e romanzi (Adam Adamyč, 1851; Pereletnye pticy "Uccelli migratori", 1854) un sostenitore della "scuola [...] assertore dell'emancipazione femminile, ottenne vastissima popolarità con articoli dedicati a questo tema (Ženščiny, ich vospitanie i značenie v sem´e i obščestve "Le donne, la loro educazione ed importanza nella famiglia e nella società", 1860). ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] e di schiettezza e l'avidità del clero (cfr. p. es.Jac. uo). Soprattutto sull'alto clero, ma in genere sulla società ecclesiastica corrotta, si appunta talora la polemica e la satira: perché la religione non vive più come pratica quotidiana in un ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] classici, di cui Pavolini fu segretario a partire dal 1902 e più tardi, dal 1931 al 1937, presidente. Diresse il bollettino della Società, la rivista Atene e Roma, tra il 1907 e il 1919, e collaborò a Il Marzocco, la testata letteraria più autorevole ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
societaire
sociétaire 〈sosietèer〉 s. m. e f., fr. [der. di société «società»]. – Chi fa parte di un’associazione; si dice soprattutto dei membri della Comédie française.