È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] , è un fatto sociale, e non esiste linguaggio presociale. Ciò significa che l’atto linguistico non esiste se non in società e che il significato che viene connesso a un insieme di segni è puramente convenzionale (diciamo pure buona parte delle volte ...
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Reso noto in Europa dal film di Akira Kurosawa, Rashōmon (1950) tratto in parte dall’omonimo racconto, Akutagawa Ryūnosuke (1892-1927) è uno degli autori più emblematici del periodo Taishō (1912-1926), [...] , come quello di Yamakawa Kaori, abbiano addirittura letto nelle deposizioni dei personaggi una metafora del solipsismo della società neoliberista o dell’epoca pandemica.Come nota Seiji Lippit, quella di Akutagawa è una letteratura-mosaico, che ...
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«sed tamen et lacrimae pondera vocis habent»«ma, nondimeno, anche le lacrime hanno il peso della parola»- Ovidio, Heroides, III, Briseide ad Achille, trad. di Nicola GardiniLacrime dorate sono quelle [...] all’equilibrio iniziale, seguendo le regole dettate dalla “ragion di mercatura”: evitando a tutti i costi, come in un’arcaica società della vergogna, il disonore per la loro famiglia, decidono di mettere tutto a tacere, come se nulla fosse successo ...
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William James, psicologo statunitense, pubblica nel 1884 What is an Emotion? sulla rivista Mind. Si tratta di un articolo introduttivo a un nuovo paradigma concernente la natura delle emozioni: il non-cognitivismo. [...] sociale e solo in un secondo momento a cambiamenti corporei. Non si potrebbe infatti desiderare la ricchezza in una società priva di denaro, così come non proveremmo vergogna per determinati comportamenti se non ci fossero i tabù sociali. James ...
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«Le radici dei suoi elementi sono nell'aria, e le sommità nella terra. E quando esse vengono estirpate dalla loro sede, si ode un suono terribile, e segue un grande timore».C.G. Jung L’albero capovolto [...] un vero rapporto con il passato, con la vita degli antenati (che pure continua in lui) e con la società umana del suo tempo» (da Simboli della trasformazione, Prefazione alla quarta edizione). Jung sembra essere consapevole della drammaticità della ...
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«Il tarantismo è la cura del morso di un mitico ragno avvelenatore, la taranta, mediante il simbolismo della musica, della danza e dei colori. [...] Morso, veleno, crisi e cura presentano nel tarantismo [...] a riflettere le dinamiche sociali e culturali del Sud Italia, fungendo da specchio per le tensioni e le trasformazioni della società contemporanea.Per saperne di più:Si consiglia la consultazione de Il (neo)tarantismo in letteratura: c’è sempre morso ...
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Il rapporto tra la religione islamica e ciò che chiamiamo “modernità” è complesso e variegato ma non per forza conflittuale. Schematicamente, si possono individuare tre macro-atteggiamenti: il rifiuto [...] in ogni sua forma, turismo compreso. Ciò è d’altronde ben giustificato per una religione sviluppatasi in una società prettamente commerciale, quale quella araba pre-Rivelazione (da cui, si è detto, deriverebbe anche quell’atavica vocazione agli ...
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«In quel giorno, completamente dislocato, incapace di vivere all’esterno con l’altro, ossia l’uomo bianco, che mi ha imprigionato senza pietà, mi sono allontanato dalla mia stessa presenza, molto lontano [...] , “discusso” tra di essi: una scuola di pensiero vede nell’intrusione della lingua dell’Impero all’interno delle società autoctone una minaccia, volta a sradicare la loro unità socio-culturale e linguistica; un’altra, invece, riconosce nell ...
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Nell’ambito pubblico, le due varietà più interessanti da osservare per i loro risvolti collettivi sono il journalese e il burocratese.Il journalese è, abbastanza intuitivamente, la lingua dei giornali. [...] di ‘concetti bulldozer’, veri e propri contenitori vuoti (‘mascolinità tossica’, ‘ideologia gender’, e il sempreverde ‘la società’, per rimanere super partes) privi di qualsivoglia contenuto informativo e di estensione massima. Questo fenomeno è ...
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Se d’infelice amore muoiono gli amanti, li hanno uccisi gli uomini e il destino: questo forma il paradigma minimo delle novelle della quarta giornata del Decameron. Gli amori a infelice fine che Filostrato [...] e non visto lo corrompe fino alla morte degli amanti; e questo male sarà il veleno più umano: gli stretti vincoli della società e una sorte avversa.Lisabetta da Messina, nella quinta novella, pianta il basilico nel vaso in cui ha nascosto la testa ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
societaire
sociétaire 〈sosietèer〉 s. m. e f., fr. [der. di société «società»]. – Chi fa parte di un’associazione; si dice soprattutto dei membri della Comédie française.
società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione dell’insieme stesso e dei suoi membri.
Antropologia
Anche...
Il codice civile italiano prende in considerazione il fenomeno societario nel Libro V, titolo V, avendo riguardo al momento e al modo della sua costituzione, ai rapporti tra soci, e tra soci e terzi, astraendo dall’altro aspetto del fenomeno...