ROMA - Arti suntuarie
F. Pomarici
R. dovette di certo essere uno dei grandi centri di produzione e di commercio di oggetti preziosi dell'età tardoantica. Tra i cospicui donativi fatti da Costantino [...] , pseudosmeraldi e perle ampiamente diffusi nel mondo tardoantico. Una parte di questo tesoro di piazza della e argento in Roma tra il VII ed il IX secolo, in Cultura e società nell'Italia medievale. Studi per Paolo Brezzi, Roma 1988, pp. 273-293; ...
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Vedi VILLA dell'anno: 1966 - 1973
VILLA (villa; vella, in Varr., Re rust., i, 2, 14; connesso con vicus)
G. A. Mansuelli
Il termine latino indica l'edificio per abitazione e attività agricola, isolato [...] al consumo interno di un'azienda agraria. Questa autosufficienza pone già le basi per l'econornia curtense tardoantica, assimilata dalla società feudale del Medioevo, in un processo che modifica lentamente, fino all'opposizione, i rapporti fra città ...
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ROMA - Iconografia
S. Maddalo
Un'iconografia della città di R. - intesa come immagine che si proponga, attraverso morfologie figurative di matrice diversa, di significare la città - nacque in età tardoantica [...] di G. Porta, Milano 1979, p. 149. Letteratura critica. - V. Capobianchi, Immagini simboliche e stemmi di Roma, Archivio della R. Società romana di storia patria 19, 1896, pp. 347-389; C. Hülsen, La pianta di Roma dell'Anonimo Einsidlense, MemPARA 9 ...
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ARCHITETTURA RAFFIGURATA
A. Peroni
T. Velmans
P. Cuneo
Uno specifico interesse per le raffigurazioni architettoniche nei più diversi contesti iconografici del Medioevo è frutto di studi recenti e [...] Mittelalter und seine Anfänge in der Spätantike, in Tardoantico e Alto Medio Evo, "Atti del Convegno Die Überlieferung der technischen Literatur, in Artigianato e tecnica nella società dell'Alto Medioevo Occidentale, "XVIII Settimana di studio del ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] decorazione a fregi zoomorfi delle borchie di cintura militari tardoantiche. In genere le figure animali non erano rappresentate
K.F. Stoheker, Germanentum und Spätantike, Zürich 1965.
Società, legge e religione:
G. Mildenberger, Sozial- und ...
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INNOCENZO III
A. Iacobini
Pontefice dal 1198 al 1216, al secolo Lotario dei Conti.I. nacque nel 1160-1161 a Gavignano presso Segni, nel Lazio meridionale, da una famiglia della piccola nobiltà locale, [...] , pp. 129-135; F. Gandolfo, Assisi e il Laterano, Archivio della Società romana di storia patria 106, 1983, pp. 63-113; M. Maccarrone, L Cultus et decor. Liturgia e architettura nella Roma tardoantica e medievale, Città del Vaticano 1994); A. ...
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L'archeologia medievale
Alessandra Melucco Vaccaro
La disciplina oggi si definisce, rispetto alle altre archeologie, in relazione ad un dato di area culturale e ad uno cronologico: essa applica infatti [...] il corredo funebre non restituisce il quadro fedele di una società, ma è espressione diretta del rito e delle ideologie 1995; Leopoli-Cencelle. Una città di fondazione papale, II. Il Tardoantico e il Medioevo, Roma 1996; A. Molinari, Segesta, II ...
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Città, Regno di Sicilia, nuove
Mario Sanfilippo
Sopra le città di fondazione federiciana da sempre fa testo un breve brano: "Quasdam quoque civitates in regno fundavit et construxit videlicet Augustam [...] romano di Vibo Valentia. Dopo la grave crisi urbana tardoantica, in età bizantina l'abitato si era trasformato in , Impero e Regno meridionale dal 1210 al 1266, in Potere, società e popolo nell'età sveva. Atti delle seste giornate normanno-sveve, ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. L'organizzazione ecclesiastica delle campagne
Pier Giorgio Spanu
L’organizzazione ecclesiastica delle campagne
Nonostante [...] fortezze nell’Italia medievale, Roma 1991.
L. Pellegrini, “Plebs” e “populus” in ambito rurale nell’Italia altomedievale, in Società, istituzioni, spiritualità. Studi in onore di Cinzio Violante, Spoleto 1994, pp. 599-632.
A. Paravicini Bagliani - V ...
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SIGONIO, Carlo
Vincenzo Lavenia
– Nacque a Modena tra il 1520 e il 1523; il padre era il mercante di panni Nicolò Maria Sigone, la madre Ursolina Favalotti. Ebbe due fratelli (non ha riscontro la notizia [...] vita sua) e del contributo di Sigonio alla nascita di una Società tipografica cittadina. In ogni modo il primo lavoro che pubblicò VI, p. 386).
Sigonio si dedicò poi alla storia tardoantica (284-565) compilando i venti libri De occidentali imperio, ...
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