opinione pubblica
Giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di o.p. incominciò a prendere forma in Europa in seguito alla crisi [...] profonde nell’o.p., e solo in tal caso essa è in grado di esprimere un governo degno di questo nome. Il legame tra la rappresentanza e , nel suo libro Public opinion (1922), osserva che nelle società complesse «ciò che l’individuo fa si fonda non su ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] anche in questo caso la lingua che ancora oggi va sotto il nome di a frutto gli stilemi dell'immaginario collettivo: palme, mari azzurri, surf, per connettere alla tradizione i mutamenti della società cinese. In ogni caso, ci si serve ancora di ...
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GIORNALE e GIORNALISMO
Paolo Murialdi
(XVII, p. 184; App. I, p. 675; II, I, p. 1057; IV, II, p. 78)
La stampa italiana dal 1978 al 1992. − Grandi cambiamenti sono avvenuti nel sistema italiano dei mass [...] l'accordo per fondere in un'unica società i quotidiani locali dei due gruppi: in tutto sono 12 testate parlamentare sulla legge Mammì (dal nome del ministro delle Poste e Telecomunicazioni collettivo, con problemi delicati e non facili da risolvere in ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] del kinetoscopio a quella, ingigantita e collettiva, della proiezione su grande schermo (The che la scienza, la società, il pubblico hanno di fronte al diverso. In tutti i casi il il nome di 'antropologia visuale'). La messa in scena cinematografica ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. La comunicazione scientifica ed erudita
Michael J. Gorman
La comunicazione scientifica ed erudita
Nei tre libri del De occulta philosophia, [...] in linea di principio, trovare conferma in illustrazioni dettagliate, tabelle e mappe astrali. In pratica, il fatto che la produzione di libri stampati fosse un processo collettivo e delle società scientifiche creò islandese di nome Duracotus, figlio ...
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PANNUNZIO, Mario
Massimo Teodori
PANNUNZIO, Mario. – Nacque a Lucca il 5 marzo 1910, secondogenito (dopo Alessandra, detta Sandrina) dell’avvocato Guglielmo, di origini molisane con simpatie socialiste [...] fra l’interesse privato e quello collettivo, di fronte alla quale il Ci siamo sempre battuti per dare il nome ai fatti e ai personaggi […] Gli società».
Dopo avere trascorso gli ultimi due anni nella biblioteca personale della sua abitazione in ...
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DOMENICO da Pistoia
Paola Scarcia Piacentini
Le sole notizie che attualmente si hanno su questo domenicano figlio di Daniello o Daniele da Pistoia sono strettamente legate con la storia della tipografia [...] dei Filiarchi, la sola in cui il nome del padre, Daniello, ricorre presentava come una sorta di "artista collettivo" (Perini), erano locali per la rubricazione cartolai, con alcuni dei quali D. forma società, spesso brevi e tavolta ripetute, i nomi ...
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collettivo1
collettivo1 agg. [dal lat. collectivus, propr. «che raccoglie insieme», der. di collectus, part. pass. di colligĕre «raccogliere»]. – 1. Che è comune a più persone o cose: benessere, danno c.; interesse c.; lavoro c.; impresa c.;...
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...