Nacque verso il 955 da Dadone, conte di Pombia, figlio - forse - di un fratello del re Berengario Il (Anscario II, secondo il Carutti; Amedeo I, secondo il Baudi di Vesme). Il suo nome ripeteva quello [...] di una fase della carriera di A. per la quale non è ancora pos~ sibile invocare una spiegazione ditipodi altri personaggi, appartenenti con ogni probabilità a quella classe di "secundi milites" che rappresentava la zona più mossa della societàdi ...
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BLANCH, Luigi
Nino Cortese
Nato a Lucera il 29 marzo 1784 da Raimondo, che ivi era commissario di guerra, e da Teresa Brown, entrò nell'aprile 1793 nell'Accademia militare della Nunziatella. Costretto [...] giudicato mediocre uomo di stato per l'"indolenza nello studiare la società, disprezzo per l di Roma sotto il doppio aspetto temporale e spirituale, nel governo feudale illuminato ditipo murattiano o addirittura l'occupazione del Regno da parte di una ...
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CARAFA, Tiberio
Carla Russo
Nacque a Chiusano il 27 genn. 1669 da Fabrizio principe di Chiusano e da Beatrice della Leonessa dei duchi di Ceppaloni. Dopo aver ricevuto una prima educazione da maestri [...] di più viva energia assolutistica, una esaltazione ditipodi alleanza con la nobiltà feudale, e che si sarebbe risolta in uno stato di spagnola dopo Masaniello. Politica,cultura,società, Napoli 1972, ad Indicem; V. Conti, Il parere di T. C. a Carlo d ...
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BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] avventuriero della penna o onesto gentiluomo, e al di là di tanta sregolata ecletticità, più di un'osservazione acuta, più di una testimonianza valida e illuminante sul costume e sulla società dell'Italia secentesca, sulle sue oligarchie, sulle sue ...
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GUARINO AMELLA, Giovanni
Giuseppe Sircana
Nacque l'8 ott. 1872 a Sant'Angelo Muxaro, in provincia di Girgenti (odierna Agrigento), da Calogero Guarino e Giuseppina Amella, in una famiglia di piccoli [...] in un ambiente di grande arretratezza economica e culturale, caratterizzato da rapporti ditipofeudale e da un 1927, Roma 1976, ad ind.; G. Barone et al., Potere e società in Sicilia nella crisi dello Stato liberale. Per una analisi del blocco ...
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PALOMBA, Francesco Paolo
Cristina Passetti
PALOMBA, Francesco Paolo. – Nacque nel 1779 ad Avigliano, importante centro agricolo a poca distanza da Potenza, da Giustiniano e da Angela Maria Parrini.
Come [...] tensioni sociali a causa del permanere di rapporti ditipofeudale, dove crescenti erano le tensioni sociali sacerdote Francesco Antonio Pomarici, assurto all’Unione centrale della Società patriottica nella quale Lauberg e i suoi compagni avevano ...
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GRIMALDI, Boverello
Riccardo Musso
Nacque a Genova, nei primi anni del XIII secolo, da Ingone di Oberto, importante esponente dell'aristocrazia cittadina.
I Grimaldi costituivano, insieme con gli Spinola, [...] territoriali è certo indizio della precisa volontà del G. di dare una solida base ditipofeudale al proprio potere, ma anche di garantirsi da avversi colpi di fortuna, giacché il ruolo di punta acquistato dai Grimaldi all'interno del ceto dirigente ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] di Celestino III nel Liber censuum, i tributi feudali, le tasse per l'esercizio della giustizia, le tasse di Cancelleria e donazioni di ogni tipo Stato della Chiesa, in Società e istituzioni dell'Italia comunale. L'esempio di Perugia, Perugia 1988, pp ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] incrostati ancora di valori di stampo feudale e del senso di un decidevano all'inizio degli anni Quaranta d'entrare nella Società d'incoraggiamento d'arti e mestieri a fianco di ogni tipo punteggiarono così l'accelerata attuazione del programma di ...
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DURAZZO, Girolamo Luigi Francesco
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 20 maggio 1739, terzo figlio di Marcello (Marcello Giuseppe, detto Marcellino) e di Maria Maddalena Durazzo: apparteneva dunque, [...] ditipo nuovo; ma la banca, dopo un avvio promettente, naufragò in brevissimo tempo. L'anno seguente partecipò alla fondazione della Società patria delle arti e manifatture, organismo difeudale degli antichi Stati continentalidella monarchia di ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...