GRIMALDI, Boverello
Riccardo Musso
Nacque a Genova, nei primi anni del XIII secolo, da Ingone di Oberto, importante esponente dell'aristocrazia cittadina.
I Grimaldi costituivano, insieme con gli Spinola, [...] territoriali è certo indizio della precisa volontà del G. di dare una solida base ditipofeudale al proprio potere, ma anche di garantirsi da avversi colpi di fortuna, giacché il ruolo di punta acquistato dai Grimaldi all'interno del ceto dirigente ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] uomini; il delinearsi del tipo del rex iustus e di quello contrapposto del tyrannus 1820) A. Thierry celebra contro l’aristocrazia feudale, dipendente da conquistatori stranieri, il Terzo il progetto wilsoniano diSocietà delle Nazioni trovò consenso ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] di Celestino III nel Liber censuum, i tributi feudali, le tasse per l'esercizio della giustizia, le tasse di Cancelleria e donazioni di ogni tipo Stato della Chiesa, in Società e istituzioni dell'Italia comunale. L'esempio di Perugia, Perugia 1988, pp ...
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MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] sua forma peculiare di economia basata su di un'agricoltura intensiva ditipo mediterraneo, un lenta transizione dal modo di produzione feudale tipico del Medioevo a unirono nel 1602 in un'unica societàdi capitali, rappresentò il primo passo verso ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] autorità spirituale, ma anche il ruolo di superiore signore feudale. In una lettera del 15 luglio di tale tipo su regnanti per richiamarli al rispetto di del Regno' nei cronisti meridionali, in Potere, società e popolo tra età normanna ed età sveva. ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] e dei privilegi feudali.
Sono, chiaramente, i settori essenziali dell'assetto di una monarchia del tipodi quella normanna, suo dominio, e comprendeva che il buon ordine della società costituiva il suo primo dovere e che quest'armonia principalmente ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] Altri parlavano di un concordato ditipo medievale, di "un colpo di mazza sulla feudale in ritardo, il partito del Lueger aveva i suoi meriti, non era il caso di Leone. Erano gli anni del rafforzamento della società in Italia, ma anche in Francia, ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] , che con la crisi del sistema feudale si formarono in Inghilterra, in Boemia la schiavitù antica ditipo patrimoniale e quella moderna ditipo salariale, prospettando ed educativo nei processi di trasformazione della societàdi massa. Non ultimo, la ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, [...] economia nelle società antiche, ditipo pubblico, si colloca in una prospettiva di tradizione statuale, pur ricorrendo a mezzi diffusi nel mondo signorile e consueti nel regolare i rapporti di potere fra le forze concorrenti, come il contratto feudale ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] di Jan Hus, nonché un vasto movimento spirituale e politico in aperto conflitto con le gerarchie della Chiesa romana e con la feudalità germanica. Né ebbe mai inizio la reformatio Ecclesiae, così spesso invocata come suprema necessità della società ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...