Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] al sistema industriale e scientifico. Finché il sistema feudale-militare fu in pieno vigore, la società fu organizzata in un certo modo, perché essa aveva uno scopo chiaro e definito, quello di esercitare una grande azione bellica; tutte le parti ...
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DELLA ROCCA, Arrigo
Jean-A. Cancellieri
Figlio di Guglielmo, nacque nel quarto decennio del sec. XIV in Corsica, da nobile famiglia della Banda di Fuori che aveva preso nome dal sito fortificato di [...] o nel 1357, alla testa della rivolta ditipo comunale contro la feudalità insulare, rivolta cui aveva sin dall' genovesi nel Medio Evo e in particolare sulla Casa di S. Giorgio,in Atti della Società ligure di storia patria,XXXV (1906), I, p. 214 ...
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CANNELLA, Salvatore
Mario Condorelli
Nato a Palermo intorno alla metà del XVIII secolo, fu indirizzato agli studi e al sacerdozio: ricevette gli ordini sacri prima del 1784 giacché il Villabianca lo [...] dal messinese Carmelo Guerra che additava nel sistema feudale il maggiore ostacolo allo sviluppo del commercio siciliano, gusto per la "galante letteratura", per la letteratura ditipo illuministico reputata brillante e vistosa, ma superficiale e ...
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CASALI, Uguccio (Uguccione), detto il Vecchio
Franco Cardini
Discendeva da una famiglia feudale della montagna cortonese, signora di terre dominanti i passi dello spartiacque tra l'alta Valtiberina [...] ditipo encomiastico, volle attribuirgli. Pare piuttosto che egli riuscisse a divenire l'uomo di fiducia del vescovo Guglielmino. Di ciò è testimone non tanto l'atto di omaggio feudale questo periodo che i consoli delle società e i rettori delle arti ...
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La borghesia
Luciano Cafagna
La borghesia è il gruppo sociale che compare nel basso Medioevo con la rinascita e la diffusione, nei Paesi dell’Europa continentale, di agglomerati urbani, generalmente [...] ditipo acquisitivo che si differenzia dalla mentalità meramente possidente tipica della struttura feudale , il terzo stato comprendeva tutta la società esente da privilegi, sia quella dotata di ricchezza, come la borghesia vera e propria ...
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Giappone, storia del
Francesco Tuccari
Futuro e tradizione
La storia del Giappone ha origini oscure. Il paese si diede una struttura imperiale, sul modello cinese, intorno al 7°-8° secolo d.C. Per oltre [...] il titolo di shogun e diedero vita a un regime ditipo militare denominato bakufu ("governo della tenda"). Si affermarono allora i samurai, un vero e proprio ceto feudaledi guerrieri che impresse il proprio carattere alla società giapponese. Il ...
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ALTIERI, Marco Antonio
Alberto Asor Rosa
Nacque a Roma nel 1450 da Girolamo e da Nicola Capodiferro; nel 1472 sposò Gregoria degli Albertoni. Appartenente alla piccola nobiltà urbana, ben distinta dalla [...] guardiano della Società dei Raccomandati all'Immagine del Salvatore di Sancta Sanctorum,di cui faceva parte
Ma, accanto a questi scritti politici, v'erano anche tre novelle ditipo umanistico: La Religiosa, La Thoridea, L'Amorosa (le prime due ...
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giacobinismo
Bruno Bongiovanni
Estremismo e intransigenza nell'azione politica
Il termine giacobinismo si riferisce alle posizioni di un gruppo politico emerso nel corso della Rivoluzione francese, [...] sotto il nome di club breton e poi di Société des amis de la Constitution ("Società degli amici della ditipo democratico-radicale, invece, hanno teso a giustificare il giacobinismo come momento di rottura necessariamente violento con il mondo feudale ...
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antico regime
Francesco Tuccari
Una società dominata dalla disuguaglianza e dall'ingiustizia
Antico regime è il termine con il quale gli storici indicano l'insieme delle istituzioni politiche, giuridiche, [...] monarchiche di questo tipo stavano al vertice disocietà segnate da profonde e radicali disuguaglianze, non solo di fatto alle società dei ceti, del privilegio aristocratico e dello stato di schiavitù di matrice feudale subentrarono società fondate ...
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Curia regis
Beatrice Pasciuta
Il termine Curia regis compare già nelle prime strutturazioni monarchiche europee come assemblea convocata in occasioni solenni e alla quale partecipano la grande aristocrazia [...] di applicazione, uno astratto, coincidente con una generale funzione di vertice di governo, e uno invece più concreto, con rimando a specificazioni ditipo Regno: corte, uffici, cancelleria, in Potere, società e popolo nell'età sveva (1210-1266). Atti ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...