D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] incrostati ancora di valori di stampo feudale e del senso di un decidevano all'inizio degli anni Quaranta d'entrare nella Società d'incoraggiamento d'arti e mestieri a fianco di ogni tipo punteggiarono così l'accelerata attuazione del programma di ...
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Città, Regno di Sicilia
Giovanni Vitolo
I trent'anni compresi tra la scomparsa di Guglielmo II (1189) e la celebrazione della Curia generale di Capua da parte di Federico II nel dicembre del 1220, che [...] verificarsi in area padana i primi esperimenti ditipo signorile. A questa coincidenza è da qualità di signore feudale del Regno, ottenendone il 21 di giugno di delle città ed economia urbana, in Potere, società e popolo nell'età sveva (1210-1266), ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Rosario Romeo
Guido Pescosolido
Rosario Romeo è stato uno dei maggiori esponenti della storiografia italiana del Novecento. Il suo prestigio è legato soprattutto ai suoi studi sul Risorgimento, sulla [...] , sulla liquidazione della proprietà feudale, con tutti i vincoli terriera crea una classe di barbari che sta mezzo fuori della società, che riunisce tutta . 29-30).
Una rivoluzione agraria ditipo gramsciano-sereniano avrebbe travolto non solo ...
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Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] la vita economica. Ma la diffusione di nuovi vincoli ditipo servile (ossia ereditari) è possibile soprattutto servitù nella società medievale, a cura di G. Cherubini, Firenze 1993, pp. 41-151).
Bonnassie, P., Del esclavismo al feudalismo en Europa ...
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ARISTOCRAZIE ECCLESIASTICHE E LAICHE, REGNO D'ITALIA
SSimone M. Collavini
Si è recentemente riconosciuto nel Duecento una fase di progressiva riduzione della mobilità sociale e di crescente selezione [...] feudale, usato non solo e non tanto per riconoscere e subordinare le signorie locali, quanto per far circolare ogni tipodi in Occidente: coscienza e strutture di una società. Atti della ottava settimana internazionale di studio (Mendola, 30 giugno-5 ...
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NOTAI, REGNO D'ITALIA
GGiorgio Tamba
Poco prima della incoronazione imperiale di Federico nel novembre 1220, Ranieri da Perugia aveva pubblicato in Bologna la sua prima opera teorica di notariato, il [...] la procedura tipica dell'investitura feudale. Alla presenza di testimoni il sovrano, il legato di socio e per conferire tale qualifica la società fece ricorso a una propria valutazione della preparazione professionale del nuovo notaio.
Questo tipodi ...
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DURAZZO, Girolamo Luigi Francesco
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 20 maggio 1739, terzo figlio di Marcello (Marcello Giuseppe, detto Marcellino) e di Maria Maddalena Durazzo: apparteneva dunque, [...] ditipo nuovo; ma la banca, dopo un avvio promettente, naufragò in brevissimo tempo. L'anno seguente partecipò alla fondazione della Società patria delle arti e manifatture, organismo difeudale degli antichi Stati continentalidella monarchia di ...
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DELLA ROCCA, Sinucello (detto Giudice di Cinarca)
Jean-A. Cancellieri
Nacque, secondo il cronista del sec. XV Giovanni Della Grossa, - la cui opera storica costituisce la fonte locale di gran lunga più [...] di Valle) nel Sudovest della Corsica, nel 1219. Rimasto il padre vittima, per mano dei nipoti Arriguccio e Ranieri, della violenza delle guerre private nella società o i detentori di un potere ditipo eminente. In feudale al Comune di Genova di molti ...
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Interpretazioni del Risorgimento
Guido Pescosolido
Storiografia di partito, storiografia agiografica e loro superamento
Le prime interpretazioni del Risorgimento risalgono agli stessi anni dell’unificazione [...] di una grande rivoluzione ditipo francese, né dell’azione di una forte monarchia militare come quella prussiana, bensì di era stato in grado di assicurare alla società un progresso ininterrotto in proprietà feudale, ma anche quelle forme di più ...
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La storiografia tra passato e futuro
Pietro Rossi
Per tutto l’Ottocento, e ancora nella prima metà del Novecento, la storiografia è stata in prevalenza storiografia nazionale, nel senso che gli storici [...] con la struttura delle societàdi cui erano espressione; la storia comparata di Bloch si sviluppava in riferimento soprattutto a un’epoca nella quale le nazioni moderne ancora non esistevano, cioè alla societàfeudale e alle sue varianti regionali ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...