CANNELLA, Salvatore
Mario Condorelli
Nato a Palermo intorno alla metà del XVIII secolo, fu indirizzato agli studi e al sacerdozio: ricevette gli ordini sacri prima del 1784 giacché il Villabianca lo [...] dal messinese Carmelo Guerra che additava nel sistema feudale il maggiore ostacolo allo sviluppo del commercio siciliano, gusto per la "galante letteratura", per la letteratura ditipo illuministico reputata brillante e vistosa, ma superficiale e ...
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CATENACCI, Catenaccio
Nicolò Mineo
Nacque quasi certamente ad Anagni verso la metà del sec. XIII.
Di un Catenaccio di Anagni dà notizia il Registrum vetus instrumentorum dell'Archivio comunale di Todi; [...] tipodi insegnamento abbastanza generico e generale (non caratterizzato, ci sembra, tipicamente in senso feudale più arcaica di traduzione dei volgarizzatori italiani (C. Segre, Ivolgarizzamenti del Due e Trecento, in Linguastile e società, Milano ...
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CASALI, Uguccio (Uguccione), detto il Vecchio
Franco Cardini
Discendeva da una famiglia feudale della montagna cortonese, signora di terre dominanti i passi dello spartiacque tra l'alta Valtiberina [...] ditipo encomiastico, volle attribuirgli. Pare piuttosto che egli riuscisse a divenire l'uomo di fiducia del vescovo Guglielmino. Di ciò è testimone non tanto l'atto di omaggio feudale questo periodo che i consoli delle società e i rettori delle arti ...
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GAUSLINO
Daniela Rando
Sono ignoti luogo, data di nascita e ceppo parentale di questo vescovo di Padova documentato dal 964. Il nome parrebbe rinviare a un'origine franca o alamanna, mentre destituita [...] ditipo vassallatico. Del resto, proprio negli anni dell'episcopato di Raterio di fronte al mondo feudale, in Raterio da Verona. Convegni del Centro di studi : storia della rinascita di un'area urbana, in Una società in trasformazione. Padova tra ...
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ALTIERI, Marco Antonio
Alberto Asor Rosa
Nacque a Roma nel 1450 da Girolamo e da Nicola Capodiferro; nel 1472 sposò Gregoria degli Albertoni. Appartenente alla piccola nobiltà urbana, ben distinta dalla [...] guardiano della Società dei Raccomandati all'Immagine del Salvatore di Sancta Sanctorum,di cui faceva parte
Ma, accanto a questi scritti politici, v'erano anche tre novelle ditipo umanistico: La Religiosa, La Thoridea, L'Amorosa (le prime due ...
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CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] feudale. La sua presenza alla corte del conte didi Poitiers trovò nel Foucois un consigliere giuridico e politico efficiente il quale, proprio perché radicato personalmente nella società primo monumento funebre di questo tipo in Italia. Secondo ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] di affitto, tributi di vario tipo, gli adohamenta dei vassalli, imposte indirette, dazi, diritti di e docum. sulla feudalità napoletana nel periodo angioino . e i conti di Ventimiglia (1257-1262), in Atti della Società ligure di storia patria, LXXVII ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] del successo del concordato francese, compendio e modello di un nuovo tipodi rapporto fra la Chiesa e le nazioni " "Archivio della Società Romana di Storia Patria", 83, 1960, pp. 189-268.
M. Tosi, La società romana dalla feudalità al patriziato ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] non più strumento di un appassionato sfogo individuale, ma specchio di una società, espressione di un momento storico sfarzosa civiltà feudale, ma libero e aperto, indulgente verso le passioni e aspro contro ogni forma di ipocrisia e di corruzione. ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] di feste e trattenimenti, i due principi avevano accolto la migliore società in Sardegna. Ma la proposta di abolire la feudalità "senza indennizzo" per i feudatari era scossa, bisognava stabilire un nuovo tipodi rapporto fra lo Stato e i cittadini ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...