GAI, Francesco
Gabriella Centi
Nacque a Roma il 4 maggio 1835 da Paolo, romano, e Adelaide Rossini, originaria di Subiaco. Ebbe due sorelle, Giustina e Teresa, la quale ultima andò a vivere con il G. [...] istorici" che avrebbero dipinto a tempera quattro figure allegoriche sul velario di mussola del plafond: al G. di Silvio si ricorda il disegno del 1876 (Roma, Gabinetto nazionale delle stampe). La Societàdi incoraggiamento alla pittura cristiana di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra la fine del Settecento e la prima guerra mondiale, il continente europeo assiste [...] anno era la copia dell’anno passata e di quello ancora di là da venire.
Questi attributi di Coketown erano per lo più inseparabili dal lavoro ad essere religiosa. Poi c’era la società della Temperanza, che si lamentava che questa stessa gente voleva ...
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religione e filosofia
Il termine religione e il termine filosofia hanno accezioni differenti a seconda del contesto in cui sono utilizzati e dei concetti che intendono esprimere. Se ci si limita alla [...] possibile questa attività – fedeltà alle leggi della Città, temperanza nel soddisfacimento dei bisogni naturali, moderazione delle passioni tradizioni delle societàdi cui sono membri, dunque come credenza determinata e insieme di azioni particolari ...
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GRONDONA, Felice
Giorgio Bigatti
Ultimo di tre figli, nacque a Milano il 4 sett. 1821 da Benedetto e Caterina Strozzi. Il padre, sellaio, dal 1814 aveva avviato con successo la costruzione di carrozze [...] In primo luogo quello dell'irregolarità delle commesse. La Società delle ferrovie dell'Alta Italia tendeva infatti, come era suburbani e del Patronato centrale ditemperanza con sezione accattonaggio). A suggello di una vita appartata, i funerali ...
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GUELPA, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Biella il 22 dic. 1843 da Giuseppe, notaio, e da Giovannina Lombardi. Cresciuto in una famiglia borghese, ricevette la prima istruzione in seminario; quindi, [...] 1892 i rappresentanti di 22 società operaie per parlare di organizzazione e procedere alla nomina dei delegati al congresso di Genova. La 1879]; I benefattori del Comune di Cossato. Discorso, Biella 1886; Cassa ditemperanza, ibid. 1886; Epitalamio [ ...
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Doglia mi reca ne lo core ardire
Vincenzo Pernicone
Questa canzone (Rime CVI) è citata nel De vulgari Eloquentia (II II 9) come esempio di canzone che ha per argomento la rettitudine (directio voluntatis), [...] dove [vv. 63-64] Amore dice alle tre donne: Larghezza e Temperanza e l'altre nate / del nostro sangue mendicando vanno). In un'altra Tre donne, si riferiscono a una situazione generale della societàdi quel tempo.
Il tema della canzone (mancanza negli ...
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CHIERICI, Luigi
Marina De Marinis
Nacque a Bologna il 14 luglio 1823 da Francesco Maria, vicerettore dell'università di Bologna, e da Geltrude Negri. Il C. seguì gli studi di medicina, pur manifestando [...] miranti a promuovere l'educazione e la moralizzazione sociale. A tal fine nel 1863 fondava a Torino la prima Società italiana ditemperanza per la lotta contro l'alcolismo. Per i suoi meriti, lo stesso anno, venne incaricato dell'insegnamento della ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] guerriero. In risposta alle esigenze di una società contadina troviamo invece, nelle opere di Esiodo, la prevalenza di virtù come l’operosità e la una forma di comportamento virtuoso: avremo le diverse virtù etiche (coraggio, temperanza, liberalità, ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] Favaro curò con infinito amore lo studio della vita e dell'opera di Galileo. L'opinione presente della cultura gesuitica sul grande di Arcetri è autorevolmente esposta con somma temperanza e nobiltà dal padre Carlo Bricarelli. A Newton e alla sua ...
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GIUOCO
Antonio BANFI
Federico *RAFFAELE
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Giulio BERTONI
Giulio LAZZERI
Ernesto BATTAGLINI
J. Ge.
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Camillo Viterbo
(lat. iocus; fr. jeu; sp. juego; ted. Spiel; [...] i giuochi in luoghi chiusi, detti pure "da salotto" o "disocietà", i quali ancor oggi sono press'a poco gli stessi che si Fortuna X; Forza XI; Appiccato XII; Morte XIII; Temperanza XIV; Diavolo XV; Casa di Dio XVI; Stella XVII; Luna XVIII; Sole XIX; ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
insocievole
insociévole agg. [comp. di in-2 e socievole]. – Non socievole, di persona che non sa adattarsi alle consuetudini e alle convenienze della vita in società, o che rifugge dalla compagnia degli altri uomini perché scontroso, selvatico,...