FALCONE, Andrea
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli intorno al 1630. Fu scultore e decoratore in marmo, creatore di modelli per la fusione di opere in argento. La sua formazione artistica ebbe luogo a [...] 141). Scelta politica sostenuta da quella culturale di gusto naturalistico temperato dall'amore per le opere classiche ammirate il F. si unì in società con il marmoraro Pietro Pelliccia per una serie di opere di carattere decorativo in marmo (Borrelli ...
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MALIPIERO, Troilo
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 21 nov. 1770, primogenito di Angelo di Troilo ed Emilia Fracassetti, discendente da una famiglia di mercanti d'origine bergamasca aggregata al [...] in favore di una riaffermata unicità e divinità del mondo, e sull'eguale, necessaria, temperanzadi razionalità e in Italia, a cura di R. Zorzi, Firenze 1992, pp. 351-370; M. Gottardi, L'Austria a Venezia. Società e istituzioni nella prima ...
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Repubblica
(gr. Πολιτεία; lat. Res publica) Dialogo di Platone. Vi si teorizza lo Stato ottimo, inteso come realizzazione dell’armonica convivenza basata sulla giustizia, la quale è a sua volta analizzata, [...] irascibile, razionale, cui corrispondono tre tipi di virtù, temperanza, coraggio, saggezza (434 c). Platone prospetta un modello ‘invasivo’ di Stato, in cui sono previsti regolamentazioni e controlli della società e della vita civile. Esemplare è la ...
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MONICO, Giuseppe
Francesca Brancaleoni
– Nacque il 24 dic. 1769 a Riese (Treviso) da Adamo e da Angela Cavallini.
Dopo una prima formazione umanistica, acquisita presso la vicina Altivole, passò al [...] del classicismo in linea con la temperie culturale veneta, il M. partecipò alla fondazione dell’Accademia dei Granelleschi di Postioma, ideale prosecuzione dell’omonima società veneziana scioltasi nel 1762, di cui ereditava la tutela della purezza ...
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fortezza
Philippe Delhaye
Il termine ricorre spesso nelle opere di D., con riferimento alla virtù della f. e ai connotati morali che la distinguono. Esamineremo di seguito la nozione di f. nell'opera [...] virtù della prudenza, giustizia, f. e temperanza enumerate nella Repubblica di Platone (IV 429c), due allusioni si possono né davanti a ostacoli, e che cerca di assumere un ruolo importante nella società. Essa è la virtù caratteristica dell'uomo ...
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CALBI, Ruggero
Claudio Mutini
Nacque a Ravenna nel 1683 da Giovan Battista, di agiata famiglia cittadina, e da Maria Donati. Nella città natale apprese grammatica e retorica; studiò poi a Ferrara medicina, [...] devono regolare, in una ben ordinata società, l'azione degli individui. L'opera, che sembra improntata agli ideali di pia temperanzadi origine muratoriana, s'indugia su una serie di dettagli e di considerazioni marginali che eludono le aspettative ...
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proibizionismo
Massimo L. Salvadori
Gli Stati Uniti in guerra contro le bevande alcoliche
Col termine proibizionismo si intende la legislazione che tra il 1920 e il 1933 rese illegali negli Stati Uniti [...] sviluppandosi numerose organizzazioni che invocavano la temperanza e la proibizione, la più attiva di far rispettare la legge. La conclusione fu che l’uso dell’alcol era ormai troppo radicato e sostenuto da una parte troppo grande della società ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
insocievole
insociévole agg. [comp. di in-2 e socievole]. – Non socievole, di persona che non sa adattarsi alle consuetudini e alle convenienze della vita in società, o che rifugge dalla compagnia degli altri uomini perché scontroso, selvatico,...