Cittadina della Svizzera meridionale (14.909 ab. nel 2008), nel Canton Ticino, posta a 205 m s.l.m. sulla sponda nord-occidentale del Lago Maggiore, alla foce del Maggia. Distante 11 km dalla frontiera [...] rientrava con parità di diritto nel rango di grande potenza. Il patto, entrato in vigore con l’ingresso della Germania nella SocietàdelleNazioni (1926), instaurò un periodo di distensione tra le potenze europee (‘spirito di L.’). Fu denunciato da A ...
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Uomo politico britannico (Londra 1862 - Fallodon, Northumberland, 1933). Liberale, ministro degli Esteri dal 1905, sostenne l'intervento nella prima guerra mondiale (1914) e fu artefice del trattato segreto [...] si dimise; finita la guerra, eletto ambasciatore a Washington (1919-20), si adoperò per ottenere l'ingresso degli USA nella SocietàdelleNazioni, di cui fu tra i più accesi fautori. Sostenne ancora, malato e quasi cieco, fino al 1926, l'opposizione ...
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Pittore francese (Granville 1870 - Parigi 1943). Con P. Sérusier, P. Bonnard e P. Ranson, suoi compagni all'Académie Jullian, partecipò al movimento di reazione contro il naturalismo e il verismo, fondando [...] una maggiore monumentalità; intraprese impegnative decorazioni (da quella del teatro degli Champs-Élysées, 1913, a quella del palazzo dellaSocietàdelleNazioni a Ginevra, 1939) e fondò con G. Desvallières l'Atelier d'art sacré (1919). Tra i suoi ...
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Giurista francese (Bayonne 1887 - Parigi 1976); prof. alla Sorbona (1929-60), vicepresidente del Consiglio di Stato (1944-60), membro, dal 1960, del Consiglio costituzionale, presidente, dal 1962, dell'Académie [...] Ha rappresentato la Francia alla SocietàdelleNazioni (1924-38), all'ONU (1946-48, 1950-51) e più volte all'UNESCO, della cui costituzione fu uno dei principali artefici. Presidente, dal 1946, della Commissione dei diritti dell'uomo dell'ONU, per la ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (La Coruña 1886 - Muralto, Locarno, 1978). Prof. a Oxford di cultura spagnola (1928-31), dopo l'avvento della repubblica in Spagna fu nominato ambasciatore a Washington [...] (1931), poi delegato alla SocietàdelleNazioni. Esponente del liberalismo spagnolo, allo scoppio della guerra civile ritornò in Inghilterra; è stato un avversario del regime franchista. Ha scritto di storia, filosofia, critica letteraria (Ensayos ...
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Uomo di stato francese (Nantes 1862 - Parigi 1932). Socialista rivoluzionario in gioventù, abile oratore, deputato dal 1902, si avvicinò in seguito ai radicali, contribuendo all'elaborazione della legge [...] 1921-22, legò il suo nome nel dopoguerra a una politica di riconciliazione con la Germania e di valorizzazione dellaSocietàdelleNazioni. Dal 1925 al 1932, come ministro degli Esteri e più volte come primo ministro, portò a compimento tale politica ...
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Presidente degli USA (Cincinnati 1857 - Washington 1930). Avvocato, giudice della Corte Suprema dell'Ohio (1887) e giudice federale (1892-1900), fu poi presidente (1900-04) della Commissione per le Filippine, [...] nelle elezioni del 1912, insegnò diritto a Yale e sostenne, dopo la guerra mondiale, la partecipazione statunitense alla SocietàdelleNazioni. Nel 1921 fu nominato presidente della Corte Suprema degli USA, carica dalla quale si dimise nel 1930. ...
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Uomo politico tedesco (Colonia 1874 - Buchenwald 1944). Fu tra i fondatori, nel 1908, dell'Unione democratica, di cui fu poi presidente, ma nel 1912 divenne socialdemocratico. Passato al Partito socialdemocratico [...] 1918 al genn. 1919, deputato al Reichstag dal 1920, nel 1922 rientrò nella SPD. Rappresentò la Germania alla SocietàdelleNazioni, ma all'avvento del governo nazista (gennaio 1933) dovette riparare in Francia, dove tentò di unire gli esuli tedeschi ...
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Giurista e uomo politico francese (Parigi 1851 - Oger, Épernay, 1925), esponente del Partito radical-socialista, teorico del riformismo sociale di ispirazione solidaristica. Dal 1888 deputato, fu presidente [...] del Consiglio nel 1895-96. Successivamente più volte ministro, presidente della Camera (1902-04) e del senato (1920-23), fu delegato francese alla SocietàdelleNazioni (1919). Per la sua opera nella redazione del patto societario gli fu conferito ...
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Sindacalista francese (Parigi 1879 - ivi 1954), segretario generale della Conféderation générale du travail (1909-40; e di nuovo, dopo 4 anni di deportazione in Germania, 1945-46); è stato, insieme con [...] sindacale internazionale, rappresentante dei lavoratori francesi nell'Organizzazione internazionale del lavoro, delegato alla SocietàdelleNazioni, vicepresidente e poi presidente (dal 1947) del Consiglio economico nazionale. Premio Nobel nel ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...